I cani possono mangiare le nettarine o sono pericolose?
L’alimentazione della nostra piccola palla di pelo è fondamentale per favorire la sua salute. In quest’ottica, i cani possono mangiare le nettarine?
Quando adottiamo un amico a quattro zampe dobbiamo pensare in primis al suo benessere psicofisico. In tal senso è importante stabilire la formula alimentare migliore per la sua età, il suo stile di vita e la sua salute.
La frutta e la verdura sono alimenti che devono far parte della dieta di Fido, ma a patto che non siano tra quelle tossiche e nelle quantità consigliate dal veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere sulle scelte alimentari.
I cani possono mangiare le nettarine? Visto che siamo di fronte a un frutto ricco di vitamine e minerali, utilissimo anche per salvaguardare la salute del nostro amico a quattro zampe, la risposta in breve è sì. Ma ci sono delle precisazioni da fare, perché non sempre è concesso loro di assumerlo.
Il parere del veterinario
I cani possono mangiare le nettarine, ma prima di inserirle nella dieta aspettiamo il nulla osta del nutrizionista. Infatti è importante conoscere il loro stato di salute e non sottovalutare alcune problematiche che l’introduzione di questa verdura dalle tante proprietà benefiche potrebbe provocare.
Una volta analizzato il quadro clinico generale, il veterinario ci dirà cosa è meglio fare per non mettere a rischio lo stomaco sensibile della nostra piccola palla di pelo. Non ricorriamo mai al fai da te, non prendiamo iniziative e non fidiamoci di nessun parere che non sia qualificato.
L’alimentazione di Fido
Che sia industriale, Barf o un’alimentazione naturale del cane, poco importa. Fondamentale è che tenga in considerazione le componenti nutritive di cui i pet hanno bisogno. Non dimentichiamo, infatti, che per quanto siano addomesticati, rimangono dei predatori che amano la caccia e che necessitano prevalentemente di proteine di origine animale.
Chi ha un peloso in giro per casa e ha la propensione di alimentarlo con degli ingredienti che fanno parte della dieta umana, si deve chiedere cosa sia consentito e cosa no, inoltre fondamentali sono le quantità. Se si eccede, infatti, il rischio è quello di un’indigestione e di danni all’apparato gastrointestinale.
La salute e la qualità della vita di Fido dipendono anche da ciò che mangia, per questo è importante prestare particolare attenzione al tipo di alimentazione prescelta. Non a caso si dice che “siamo quello che mangiamo“. Il cibo rappresenta il termometro del nostro benessere e di quello del nostro amico a quattro zampe.
Nettarino sì o no?
I cani possono mangiare le nettarine. Ricche di vitamine A e C, magnesio, potassio e fibre alimentari, abbiamo di fronte un frutto estivo dolce, ma anche nutriente. La nostra domanda riceve una risposta assolutamente positiva, ma con riserva che riguarda le dosi consentite. Per quelle atteniamoci alle valutazioni del veterinario di fiducia.
Per quanto esistano diverse varianti delle pesche, tutte possono essere somministrate con tranquillità al cane. L’importante, però, è che a stabilirlo sia il nutrizionista, dopo un esame a 360 gradi delle condizioni di salute dell’esemplare in questione. Infatti, la moderazione è la parola d’ordine quando si parla di questo tipo di frutta. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere quale frutta possono mangiare i cani.
Le proprietà delle nettarine
Le nettarine rappresentano una valida fonte di fibre, minerali come il potassio, magnesio e sono ricchi di vitamina C. Fanno bene ai muscoli del nostro adorato Fido e aiutano durante la fase digestiva. Se il cane è costipato, infatti, le fibre nella giusta quantità possono aiutarlo a liberarsi. Oltretutto da questa frutta ne trae beneficio anche il sistema immunitario.
Questo tipo di frutto, ma tutte le pesche in generale, sono ricche di vitamina C. Ma non dimentichiamo mai che l’organismo dei nostri amici a quattro sono già capaci di produrre la vitamina C di cui hanno necessità. Di conseguenza non servono grandi quantità. Di contro, alcuni esperti pensano che un aumento della vitamina C sia utile quando si ingeriscono delle sostanze tossiche. A tal proposito, ecco quali sono i cibi proibiti per i cani.
Le fibre aiutano la regolarità intestinale del nostro amico a quattro zampe. Anche in questo caso le dosi sono importanti nella dieta giornaliera per scongiurare eventuali casi di costipazione o di diarrea. La vitamina A, invece, serve per favorire la salute degli occhi e della pelle. Mentre il potassio contribuisce a bilanciare i fluidi e consente a enzimi, muscoli e nervi di funzionare nel migliore dei modi. Il magnesio è anche un nutriente importante per tutti i cani, poiché aiuta il corpo ad assorbire le vitamine. Contribuisce alla salute delle ossa del tuo cane e al funzionamento di molti importanti enzimi.
Il cane può mangiare gli avanzi
Appurato che i cani possono mangiare le nettarini, è arrivato il momento di capire come darli da mangiare al nostro amico a quattro zampe. Infatti il trattamento delle materie prime può incidere, e non poco, sul mantenimento delle proprietà nutritive.
Questo frutto possiamo tritarlo finemente e aggiungerlo alla pappa che normalmente diamo al nostro peloso oppure, in alternativa, tagliarlo a pezzetti, congelarlo e somministrarlo a mo’ di ghiacciolo croccante. Un po’ come fosse uno snack goloso: una valida opzione quando cerchiamo rinforzi positivi per premiare un comportamento virtuoso.
Fondamentale è tenere bene a mente che il prodotto va somministrato in piccole dosi senza svilire le proprietà nutritive della dieta del nostro adorato Fido. Insieme al veterinario di fiducia, infatti, si deve trovare la formula ottimale per le esigenze specifiche della nostra piccola palla di pelo. L’abuso, infatti, potrebbe comportare l’insorgenza di problemi legati allo stomaco del cane, che è risaputo essere particolarmente delicato.
I cani possono bere il latte di mandorla
In conclusione, le nettarine sono tra i cibi che fanno bene; tuttavia è comunque importante che lo somministriamo con parsimonia. Il peloso, infatti, potrebbe essere allergico a tale alimento, per questo durante le prime somministrazioni è consigliabile che la quantità di pesca sia irrisoria.
La prova del nove può essere quella che vede l’utilizzo di una dose minuscola, se non notiamo alcuna reazione sospetta possiamo procedere seguendo le indicazioni del nutrizionista. In caso contrario è meglio optare per un’alternativa che non causi effetti collaterali fastidiosi.
Torna quindi, prepotente, l’importanza del parere del nutrizionista, soprattutto se si tratta di una prima somministrazione e non sappiamo come il nostro amico a quattro zampe possa reagire. Solo lui è in grado di considerare tutti gli aspetti anche quelli meno ovvi e che a noi profani possono sfuggire. L’età e le condizioni di salute possono incidere in maniera determinante.