I cani possono mangiare il frutto della passione?
L'alimentazione di Fido è fondamentale, deve essere sana e bilanciata. In ques'ottica, i cani possono mangiare il frutto della passione o no?
La salute del nostro amico a quattro zampe passa anche dalla dieta che facciamo in modo che segua. Il nostro adorato Fido non è famoso per autocontrollo e autogestione, fosse per lui mangerebbe qualsiasi cosa e 24 ore su 24. La sua alimentazione, quindi, è una nostra precisa responsabilità.
Se vogliamo apportare delle modifiche o abbiamo dubbi sugli ingredienti da utilizzare oppure sulle quantità, chiediamo consiglio al veterinario di fiducia. Solo lui infatti può avere un quadro clinico completo, valutare eventuali pregressi e caratteristiche di razza che possono incidere.
In generale, comunque, i cani non possono mangiare il frutto della passione, a meno che non si tratti di una varietà particolare. Sulla versione blu, invece, non ci sono dubbi, non è un alimento da prendere in considerazione nemmeno in piccolissime dosi. Capire perché può tornare utile per salvaguardare il benessere della nostra piccola palla di pelo.
I cibi tossici per Fido
Esistono dei cibi proibiti per i cani e questo è uno di questi, almeno nella sua variante blu: assolutamente velenosa per Fido. Infatti, in questo caso non si tratta di comprendere delle condizioni specifiche di somministrazione: il no è secco, senza sì e senza ma.
Approfondire l’argomento però aiuta ad avere una maggiore consapevolezza e conoscere maggiormente i meccanismi che regolano il funzionamento del tratto gastrointestinale del nostro amico a quattro zampe. Il nutrizionista, che va sempre interpellato in caso di dubbi o incertezze, potrà confermare quanto appena detto da noi che non vogliamo in alcun modo sostituirci al ruolo qualificato degli specialisti in materia.
I cani possono mangiare il frutto della passione, soltanto nella sua versione dorata o viola. Se ci sono alcuni alimenti vegetali che fanno bene alla salute della nostra piccola palla di pelo, non è il caso di questo alimento particolarmente esotico, ma ormai entrato nell’alimentazione mediterranea a pieno titolo. Il frutto della passione blu può provocare un avvelenamento del cane che va evitato a tutti i costi. Se abbiamo dubbi sulla natura del frutto in nostro possesso, non corriamo rischi inutili. A tal proposito, può tornare utile conoscere il rapporto tra cani e frutta esotica, quella salutare e quella che invece è meglio tenere a debita distanza.
I possibili effetti collaterali
A essere particolarmente problematici per lo stomaco sensibile del nostro amico a quattro zampe sono i semi che sono contenuti all’interno del frutto della passione. Da qui la risposta assolutamente categorica e negativa. Non si tratta di un alimento che può essere assunto solo se in piccole dosi, come possiamo dire nel caso dei cani che possono mangiare gli edamame.
Questi dolcissimi e buonissimi frutti, infatti, contengono degli elementi, cioè i semi, fortemente nocivi per il nostro amico a quattro zampe. Si tratta di elementi che provocano diversi disturbi, perché non possono essere sintetizzati e digeriti correttamente da un animale che ha un’altra tipologia di apparato gastrointestinale.
Tra gli effetti collaterali ci sono episodi di diarrea nel cane, di vomito e di crampi addominali. Se poi l’indigestione è importante, le conseguenze possono essere anche gravi. La disidratazione, per esempio, se trascurata, può provocare anche la morte. In tal senso, ecco come aiutare un cane disidratato e in che tempi.
Prevenire è meglio che curare
È altamente consigliato, dunque, fare molta attenzione e controllare che il cane non abbia accesso alla cucina e a zone di essa in cui sono conservati degli alimenti altamente nocivi. Chi ha un amico a quattro zampe per casa sa benissimo che Fido non è in grado di comprendere ciò che è opportuno mangiare e cosa no. Se ha accesso al tavolo della cucina o agli stipetti, ingurgiterà qualsiasi cosa gli capiti a portata di zampa.
Meglio quindi scegliere gli sportelli in alto e che possano essere chiusi bene per conservare ciò che a noi non fa male, ma che invece può danneggiare la nostra piccola palla di pelo. Se stiamo preparando una cena di famiglia e c’è tutto in mezzo, chiudiamo direttamente la porta di accesso alla cucina. In tal caso si potranno prevenire situazioni di rischio e soprattutto si potrà evitare di far stare male il nostro adorato Bau. Insomma, meglio fare in modo che il cucciolo finisca in una situazione difficile da gestire, anche per sbaglio.
Fido e il mancato autocontrollo
In quest’ottica attenzione anche alle incursioni durante il pranzo o la cena. Spesso e volentieri, se il fine giustifica i mezzi, la nostra piccola palla di pelo è disposta a tutto e a mettere in atto azioni che nemmeno ci passerebbero per l’anticamera del cervello.
Fermo restando che la socializzazione e l’addestramento sono fondamentali per avere a che fare con un pet obbediente, teniamo gli occhi aperti se il menù mette a rischio la salute di Fido. A tal proposito, può tornare utile conoscere i corsi di addestramento per cuccioli.
Inoltre, non dimentichiamo di avvertire eventuali ospiti che non hanno esperienza con i quattro zampe: non devono cedere agli occhi supplicanti per nessuna ragione al mondo. Per curiosità o per vera fame poco importa: i cani non possono mangiare il frutto della passione e non deve assolutamente succedere che ne assaggi uno, neanche per errore.
Rimedi in emergenza
Se vogliamo essere sempre pronti a ogni evenienza teniamo in casa un kit del pronto soccorso per cani. Inoltre, non perdiamo tempo e chiamiamo subito il veterinario di fiducia o corriamo alla clinica veterinaria più vicina. Se dubitiamo che possa esserci stata una indigestione involontaria di frutti della passione, la tempestività può fare la differenza fra la vita e la morte. Una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra, inoltre, può dare degli elementi utili per la formulazione della diagnosi da parte dello specialista.
Si tratta, infatti, se Fido ha ingerito la versione blu del frutto esotico, di una vera e propria emergenza. La situazione si aggrava in maniera direttamente proporzionale alla quantità mangiata. Di norma, il nostro amico a quattro zampe dovrebbe vomitare proprio nel tentativo di liberarsi.
Se abbiamo dubbi sul fatto che si sia liberato completamente, ma anche solo per averne conferma e non correre pericoli inutili, non risparmiamo su una visita extra dal veterinario. Meglio un viaggio a vuoto ed essere rassicurati, che mettere a rischio la vita del nostro amico a quattro zampe, colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti. Insomma, i frutti della passione sono nocivi per il cane ed è bene tenerli alla larga dall’amico a quattro zampe.