I cani possono mangiare il capocollo?
I cani possono mangiare il capocollo? Meglio di no, è carne di maiale cruda, grassa e con una dose eccessiva di sale; ma vediamo nel dettaglio
I cani possono mangiare il capocollo? In realtà non si tratta del cibo più salutare. I nostri amici a quattro zampe hanno infatti un appartato gastro-intestinale molto delicato, devono seguire una dieta pensata appositamente per loro e non esagerare con le quantità.
Qualsiasi sia l’alimento che vogliamo dare al nostro Fido, se non siamo sicuri che sia innocuo per il suo intestino, chiediamo sempre un parere al veterinario di fiducia. Conosce pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente sulla digestione e sul benessere generale.
La carne cruda
I cani possono mangiare il capocollo? Anche se la carne di maiale è relativamente sicura per i gatti, non lo è quella cruda. Può andare incontro alla trichinosi e avere reazioni allergiche spiacevoli.
La trichinosi, anche conosciuta come trichinella, viene trasmessa da un parassita che può essere ingerito mangiando carne infetta, come la carne di maiale cruda o la selvaggina, per l’appunto. Meglio comprare per Miao soltanto carne di origine controllata. Si tratta infatti di una malattia molto rara, ma non del tutto debellata. La maggior parte delle infezioni si presentano senza sintomi e non richiedono una cura specifica.
Le forme più comuni vengono contrastate con i farmaci per combattere gli ascaridi. Tuttavia, le larve possono rimanere all’interno dei tessuti muscolari. Per essere sicuri di avere debellato il parassita è necessaria una cottura di almeno 30 minuti a 55 gradi.
Perché fa male?
Lo abbiamo già accennato, è meglio non inserirlo nella alimentazione del cane, soprattutto se si tratta di quella giornaliera; ma vediamo di capire perché. È un salume e, come tutti gli insaccati, contiene una quantità di grassi e di sale assolutamente pericolosa per i nostri amici a quattro zampe.
Tra i cibi proibiti per i cani infatti ci sono anche la mortadella e la salsiccia, lo speck, la bresaola e qualsiasi altro prodotto ricco di sale o sottoposto a essiccazione. Facciamo, quindi, sempre in modo che Fido non abbia libero accesso alla cucina, a meno che non sia a prova di irruzione: assicuriamoci che tutti gli alimenti dannosi siano lontani dalla sua portata.
I cibi grassi
Gli insaccati sono dannosi per due motivi, uno di questi riguarda i grassi. La dose giornaliera, infatti, non deve superare il 10% dell’apporto nutrizionale totale. Quando sono bilanciati, contribuiscono all’assimilazione di vitamine e a mantenere in buona salute il pelo, la pelle e i cuscinetti delle zampe.
Le esagerazioni, invece, possono favorire condizioni di sovrappeso e obesità, oltre che provocare problemi digestivi. Richiedono una procedura complessa che Fido non riesce a sostenere, se non si sta attenti alle dosi. Questa oltretutto diventa ancora più difficile quando i cibi vengono cotti.
Il sale
Il sale è una componente importante nell’alimentazione dei cani: aiuta la funzionalità degli organi vitali e del sistema nervoso e trattiene i liquidi corporei.
Generalmente viene usato per dare loro maggiore sapore, tuttavia alcuni studi hanno anche fatto emergere il fatto che, se si esagera, il nostro amico a quattro zampe può soffrire di pressione alta e incorrere in malattie cardiache, anche di una certa entità. Oltretutto, può fare male ai reni.
Capocollo? Lo dice il veterinario
I cani non possono mangiare il capocollo. Li predispone a patologie epatiche, come la pancreatite, e a una vecchiaia precoce. Oltretutto può provocare la toxoplasmosi, una malattia pericolosa per quadrupedi e donne in gravidanza.
Altro non è che una zoonosi, provocata da un parassita che può trovarsi all’interno della carne cruda di maiale e agnello e negli insaccati. Solo attraverso la cottura possiamo essere sicuri di eliminare questo fastidioso microrganismo. La pelle stessa dei salumi, inoltre, è dannosa perché il budello classico ormai è stato sostituito da un involucro di plastica.
Attenzione alle quantità
I salumi per i cani, tuttavia, non costituiscono un vero e proprio cibo proibito, piuttosto sconsigliato. Gli insaccati si possono inserire nella dieta, una volta ogni tanto e solo dopo avere ottenuto il nulla osta del veterinario, ed essersi accertati che non ci siano rischi di alcun tipo.
Se siamo di fronte a un cibo mai ingerito prima, facciamo una prova allergica attraverso la somministrazione di una piccolissima quantità. Se non notiamo niente di sospetto atteniamoci alla ‘prescrizione’, altrimenti cerchiamo un’alternativa valida e che non faccia male.