Cani nell’arte: come e da quando Fido ispira quadri e opere
I pelosi sono sempre stati di compagnia per gli uomini, a tal punto da essere ricordati anche nella storia; ecco i cani nell’arte
I cani sono creature meravigliose e hanno da sempre accompagnato l’uomo, a tal punto da essere perfino immortalati. Non è difficile infatti trovare cani nell’arte; molti pittori hanno ritratto i pelosi in compagnia dei propri padroni.
E con il passare delle ere, la cosa non è affatto cambiata; è cambiata solo la modalità con cui vengono ritratti i pelosi.
I cani nell’era Avanti Cristo
Come già accennato i cani nell’arte sono parecchio raffigurati, sia da soli, che in compagnia. Le prime attestazioni sono parecchio antiche; è stato infatti ritrovato un mosaico, raffigurante un cane nella Casa del Poeta tragico di Pompei, una struttura risalente al I secolo a.C. Nel mosaico sono state incise le seguenti parole “Cave Canem”, tradotto in “Attenti al cane”.
Si presume che l’iscrizione servisse per informare i visitatori della presenza di uno o più cani. all’interno della casa e non per minacciare. Questa risulta essere la raffigurazione più antica di un cane nell’arte e nella storia dell’arte in generale.
Cani nei dipinti
Appurato che non è difficile notare la presenza dei cani nell’arte, è possibile vedere che i pelosi sono raffigurati nei ritratti, spesso commissionati da esponenti dell’alta borghesia. Durante il periodo del Rinascimento in particolare, i pittori raffiguravano molto spesso un cane al fianco del proprio padrone o seduto sulle gambe del padrone o della padrona, ma non solo. I cani infatti sono stati spesso raffigurati in quadri molto più grandi che raffiguravano diverse azioni; in questi ultimi quadri, appena citati, i cani venivano dipinti come cani da caccia e da lavoro.
Con il passare del tempo, la rappresentazione artistica dei cani non è cessata, si è solo trasformata. Nel 18° secolo, gli artisti avevano iniziato a ritrarre cani come fossero i protagonisti dei quadri e non meri contorni. È il caso del quadro “I cani che giocano a poker” di Cassius Marcellus Coolidge, del 1903.
Da adesso quindi, i cani sono gli effettivi protagonisti dei quadri dei pittori. Adesso, con l’avvento del digitale, la situazione non è cambiata, è solo cambiato il modo di immortalare i pelosi.
Artisti che hanno dipinto cani
Sono tantissimi i cani nell’arte e, ancora di più, sono gli artisti che hanno deciso di mettere un peloso nelle proprie opere d’arte. A seguire, sarà possibile visionare un elenco di alcuni dei numerosissimi artisti che hanno raffigurato dei cani:
- Edouard Monet con il ritratto “Un King Charles Spaniel” del 1866
- Pierre-Auguste Renoir con il ritratto “Testa di cane” del 1870
- Frida Kahlo con il ritratto “Itzicuintli Dog with me”, del 1938
- Andy Warhol, con il “Ritratto di Maurizio” del 1976
Questi sono solamente un’irrisoria parte degli artisti che hanno deciso di immortalare in eterno i cani. I pelosi riescono ad insinuarsi così bene nelle vite delle persone, che dimenticarli è pressoché impossibile. La loro importanza è riscontrabile in tantissime altre forme d’arte e non solo nei dipinti. Fortunatamente, grazie al digitale, tutti adesso possono scattare al proprio peloso tutte le foto che si desiderano . Il quadro o la foto rendono il ricordo un momento eterno, a cui tutti adesso possono accedere con facilità.