Cani in quadri famosi: una lista con i nostri amici a quattro zampe
I quattro zampe fanno parte della vita dell'uomo in maniera totalizzante, che i cani vengano raffigurati in quadri famosi ne è una diretta conseguenza
Gli artisti di tutto il mondo raffigurano e reinterpretano, in maniera più o meno fedele, quello che li circonda e che ha un significato particolare per loro. I cani in quadri famosi, allora, non possono certo mancare. Come non sono pochi gli esempi di sculture di tutte le dimensioni.
Le tecniche sono tante, così come gli stili che possono riprodurre i soggetti in senso letterale o metaforico. In questo modo riempiono i musei, le pagine dei libri e sul web possiamo ammirarli anche a costo zero. Ma cerchiamo di fare un excursus che renda loro giustizia.
Buona notte di Arthur Elsie
I cani in quadri famosi spesso vengono ritratti durante lo svolgimento della vita di tutti i giorni, ed è proprio il caso di Arthue Elsie. All’epoca della Buona notte, la classe della media borghesia sempre più in auge infatti preferiva le scene familiari, e l’artista ne ha tenuto conto.
Gli amici a quattro zampe sono spesso in compagnia dei più piccini, il San Bernardo raffigurato poi è famoso per avere una predisposizione verso la cura dei bimbi. A tal proposito potrebbe essere interessante conoscere le razze più adatte ai bambini.
Questa tela è piena di conforto e gioia domestica nel momento in cui una bambina viene portata nella sua cameretta per la buonanotte. La troviamo intenta a guardare la cognolina co-protagonista con i suoi due cuccioli. Un esempio emblematico di come il rapporto bipede-quadrupede possa essere simbiotico e profondo.
Ancora una volta di Fedor Reshetnikov
Anche in questo caso la rappresentazione è abbastanza realistica, anche se l’amico a quattro zampe non è in primo piano come nell’esempio precedente.
Tutti i personaggi principali della tela sono rammaricati dall’ennesimo brutto voto preso dal bambino, il cane invece esce fuori dal coro e appare visibilmente contento di vedere il proprio padroncino a casa.
Cani che giocano a poker di Cassius Coolidge
Se parliamo di cani in quadri famosi, al primo posto non può che esserci forse il dipinto più celebre della serie. Alcuni cani attorno a un tavolo da poker, intenti a giocare.
L’autore è il noto fumettista Cassius Coolidge, ed è particolarmente apprezzato per aver rappresentato i nostri amici a quattro zampe in un contesto e in atteggiamenti prettamente umani.
Si tratta di una seri di 16 dipinti che hanno portato alla fama mondiale l’artista realizzati su misura dall’agenzia pubblicitaria Brown & Bigelow per la realizzazione di un calendario di un’azienda di sigari.
Le opere di Thomas Blinx
La caccia era lo sport per eccellenza dell’aristocrazia degli anni ’20. Un hobby diventato popolare in tutta Europa, Russia compresa. Tra gli artisti che hanno reso omaggio ai cani attraverso dipinti famosi c’è Thomas Blinx.
Le sue opere sono state spesso esposte nella galleria della Royal Society of Great Britain, così come in Accademia. Aveva appreso una tecnica impeccabile nella rappresentazione dei cani da caccia, sia a riposo che durante gli inseguimenti delle prede. Da notare è la bellezza naturalistica delle sue opere che esprime al meglio l’eccitazione dell’inseguimento e la tensione che pervade bipedi e quadrupedi.
Day Walk di Arthur Wardle
Gli amanti degli amici a quattro zampe lo conoscono per aver reso gli animali degli eroi, cani compresi. Tra le sue opere più famose, Day walk.
Una giovane donna ben vestita viene rappresentata con un’aria sognante ed è circondata da tre cani di razze diverse. Si registra un cambiamento artistico, dovuto alle necessità mutate del pubblico.
Le opere di Sir Edwin Landseer
Si tratta di una dei pittori più in voga in epoca vittoriana, il prediletto dalla regina Vittoria, inoltre era un notevole scultore: certamente i suoi leoni che decorano Trafalgar Square, a Londra, rappresentano la sua opera più celebre. La scelta di rappresentare il mondo animale deriva dall’interesse sempre crescente, nel XIX secolo, da parte degli scienziati verso l’intelligenza faunistica.
Ecco perché la scelta di ritrarre amici a quattro zampe in uno stato di forte tensione emotiva, rappresentandoli con sembianze simili a quelle umane. Un particolare interesse l’ha sempre dimostrato nei confronti del Terranova, successivamente chiamato Landeseer in onore del pittore.
Nel dipinto Salvato, Fido è il protagonista che ha tratto in salvo dall’annegamento una ragazza che viene rappresentata incosciente e distesa per terra. L’animale appare spaventato e stanco: il suo sguardo è implorante, come quello di un uomo che guarda il cielo nell’intento di chiedere aiuto a Dio.
Il ritratto di un insolito cane musicale di Philip Reingel
La rappresentazione dei cani in dipinti famosi non è una prerogativa solo inglese, tra gli artisti più celebri troviamo lo scozzese Philip Reingel, in una rappresentazione davvero divertente.
Il suo cavallo di battaglia raffigura un musicista di pianoforte a quattro zampe. La sensazione è che il pittore lo abbia distratto dalla sua importante prova artistica oppure dal processo creativo che la composizione richiede.
B. Adam
Il suo ‘Fido’ è rappresentato in una stalla insieme ai suoi cuccioli. Sta riposando lontano dal caos e protegge ciò che ha di più caro al mondo. Sembra quasi stia guardando lo spettatore con riserbo: gli permette di avvicinarsi, ma non troppo.
I piccoli, dopo aver trovato il giusto nutrimento, si riposano e si godono il contatto con la madre: un periodo fondamentale prima dello svezzamento e della fase di socializzazione.
Lo schema dei colori è molto interessante: un mix di toni rossi, neri e marroni esalta la luce del sole che entra timidamente all’interno del fienile. Nessuna somiglianza con l’uomo, ma non per questo il suo dipinto è meno bello.
Anton Van Dyck
Tra i cani in quadri famosi non possiamo non citare la tecnica fuori dal comune e la complessa composizione dell’immagine di Anton Van Dyck. Uno dei suoi dipinti più celebri ritrae i cinque figli di Carlo I.
Al centro dell’immagine un massiccio Mastino, leale e devoto alla famiglia reale. All’occhio salta senza dubbio il volto del giovane principe, il colore del suo costume in contrasto con quello del cane.
A riportare l’attenzione sul quadrupede è la mano del neonato che si rivolge proprio a lui, cercando di avvicinarsi. L’ennesimo esempio di come gli animali abbiano avuto un ruolo di primo piano nell’evoluzione artistica europea e non solo. La dimostrazione di quanto il ‘gap comunicativo‘ tra cane e essere umano si stia sempre di più riducendo.