Cani e pompelmo: è vero che è velenoso?
I sapori aiutano a discernere tra cibi consentiti e non. Sebbene abbia un gusto aspro e poco gradevole, cani e pompelmo devono stare lontani?
Il gusto tiene lontani cani e pompelmo. Non è una tipologia molto amata dalle papille gustative del nostro fedele amico, e non è detto che questo sia un male.
Ma al di là del sapore, è bene conoscere i benefici (se ce ne sono) e gli eventuali danni che questo frutto esotico può provocare alla salute del nostro peloso.
Cani e pompelmo, solo questione di gusto?
La polpa del pompelmo è molto acida e può causare problemi digestivi, può portare a diarrea e vomito nel cane. Tra i frutti presenti in commercio ce ne sono sicuramente di più indicati. La mela e la banana sono tra i cibi consentiti, per fare un esempio.
La buccia poi rende impossibile un’unione culinaria serena tra cani e pompelmo: i suoi oli essenziali sono tossici, ecco allora che in caso di sospetta ingestione conviene chiamare il veterinario di fiducia.
Pianta, buccia e polpa: nulla si salva di questo frutto, almeno per il palato e l’intestino del nostro amato amico a quattro zampe. Più indicazioni diamo allo specialista sull’incontro ravvicinato del terzo tipo, più è facile intervenire in maniera mirata e veloce.
Intossicazione da pompelmo
I sintomi da intossicazione quando cani e pompelmo, qualsiasi sia la parte, entrano in contatto possono essere lievi – come i disturbi gastrointestinali – o più gravi, se vengono trascurati.
I sintomi sono variabili, da caso a caso. Tra i più comuni troviamo:
- Casi di depressione;
- Episodi di vomito;
- Diarrea severa;
- Fotosensibilità.
Gli oli essenziali e gli psoraleni sono il vero problema. Possono provocare una dermatite, se il cane si espone ai raggi solari dopo averlo mangiato; e anche la buccia e i semi contengono tossine pericolose.
La diagnosi
Per arrivare a una diagnosi l’anamnesi è fondamentale: più sarà dettagliata, più lo specialista avrà modo di intervenire nella maniera più corretta.
Se il nostro peloso vomita mentre è in ambulatorio, il veterinario esaminerà il contenuto per cercare indizi su ciò che ha ingerito; se invece avrà un episodio di diarrea, verrà raccolto un campione e verranno condotti test clinici per escludere altre possibili cause (come parassiti interni o proliferazione batterica).
Il sintomo della depressione può avere innumerevoli cause e non esistono test specifici per determinarla; qualora ci si trovasse di fronte a una dermatite da esposizione al sole, verrebbe prelevato un campione di pelle per analizzarlo al microscopio: questo permetterebbe di escludere altre cause di tipo cutaneo.
Un emocromo completo e altri esami daranno un quadro clinico chiaro e completo, in grado di dirci come l’organismo sta reagendo alle tossine in circolo. Potrebbe anche essere necessaria un’analisi delle urine per valutare la funzionalità dei reni; e verrà anche verificato il grado di disidratazione nel cane.
Cani e pompelmo, la cura
La disintossicazione è la chiave per il trattamento e il recupero. Una volta che la tossina non è più in circolo, le condizioni di salute di Fido dovrebbero normalizzarsi senza effetti collaterali a lungo termine.
L’induzione al vomito, da parte di mani esperte, potrebbe facilitare l’eliminazione di eventuali residui presenti nello stomaco, ancora causa di avvelenamento. Se è passato troppo tempo, il carbone attivo potrebbe essere la soluzione: neutralizzerà le tossine prima che il corpo le assorba.
Qualora il vomito dovesse essere frequente, gli verrà somministrato un antiemetico per fermare questo fastidioso e pericoloso disturbo: se non curato può portare alla disidratazione del cane. Se si dovesse arrivare a questo potrebbe essere necessario mettere Fido sotto flebo.
La dermatite sarà curata invece con pomate specifiche da applicare localmente, solo sulle aree colpite. Questo aiuterà a calmare ogni irritazione o prurito, e renderà la guarigione più veloce; inoltre, se soffre di una sorta di fotosensibilità, dovrà rimanere il più lontano possibile dal sole finché la tossina non sarà scomparsa dai radar.
Tutti gli agrumi danneggiano Fido?
Assolutamente no! Non tutti gli agrumi sono acidi come il pompelmo. Il nostro amato amico a quattro zampe può mangiare piccole quantità di arancia e di mandarino.
Qualsiasi alimento nuovo, comunque, dovrà prima essere testato per scongiurare l’insorgenza di eventuali intolleranze o allergie. Resta in ogni caso valida la regola del dieci: l’ingestione non deve mai superare il 10% dell’apporto calorico giornaliero del cane.