Cani e piastrine, cosa succede se la conta è troppo bassa
Cani e piastrine, bisogna sempre tenerli d'occhio per evitare che la conta si abbassi troppo. Vediamo le eventuali conseguenze e come intervenire
Il nostro Fido ha una conta troppo bassa? Non va per niente bene: cani e piastrine devono andare d’accordo, altrimenti potrebbero esserci esiti spiacevoli.
Possiamo trovarci a dover fronteggiare emorragie, forme di anemia o problemi di coagulazione. Ma vediamo i dettagli.
Cosa sono le piastrine
I trombociti, se vogliamo chiamarle in maniera dotta, sono dei frammenti di cellule che vengono prodotte dal midollo osseo. Si uniscono tra di loro per sigillare i vasi sanguigni in caso di eventuali lesioni.
Se la conta si abbassa troppo non riescono a svolgere la loro funzione al meglio e le conseguenze possono essere più o meno gravi, e più o meno facili da affrontare.
Cani e piastrine basse
Un amico a quattro zampe – che sia canino o felino è lo stesso – quando è in salute ha una conta uguale o superiore a duecentomila microlitri. Quando questo valore si abbassa troppo, siamo di fronte a quella che viene definita piastrinopenia (altrimenti detta trombocitopenia).
Sotto i trentamila microlitri si possono verificare sanguinamenti spontanei e improvvisi, e questo disturbo può colpire qualsiasi razza e a qualsiasi età. È una condizione molto frequente e la prognosi dipende dalla causa e dall’efficacia della terapia da mettere in atto.
Le possibili cause
Qualsiasi emorragia prolungata e consistente può portare a un abbassamento della conta delle piastrine nel sangue. Lo stesso accade se, per qualche ragione, il midollo osseo non dovesse essere più in grado di produrne a sufficienza.
Molte patologie serie hanno come sintomo una piastrinopenia acuta (occasionale e limitata nel tempo) o cronica (se il valore rimane basso per un periodo più prolungato).
Alcune infezioni (come la ehrlichiosi), forme di neoplasie maligne (come la leucemia o il linfoma); deficit del sistema immunitario o pancreatici possono esserne la causa. Esattamente come succede a noi bipedi, anche alcune terapie farmacologiche possono portare a una conta eccessivamente bassa e che mette in pericolo la salute di Fido.
E i sintomi
Come già accennato, uno dei possibili sintomi è il sanguinamento spontaneo. Anche dei problemi di coagulazione, che non permettono (per esempio) alle ferite di cicatrizzarsi nei tempi prestabiliti, possono portare a un abbassamento delle piastrine. Il cane con un valore fuori norma può accusare:
- Febbre alta;
- Sonnolenza e stanchezza;
- Soffio al cuore (annoverato tra i disturbi cardiaci);
- Sangue nelle urine;
- Tosse persistente;
- Produzione eccessiva di muco;
- Perdita di sangue dal naso;
- Collasso (nei casi più seri).
Quando abbiamo il dubbio che il nostro cane possa stare male, e soffrire magari di trombocitopenia, è bene correre dal veterinario: l’unico in grado di poter diagnosticare con certezza un deficit del genere.
La diagnosi
Stabilire se la conta delle piastrine è nella norma o meno è semplice, basta sottoporre il nostro fedele amico a delle analisi del sangue di routine.
Una volta esclusa una significativa perdita ematica recente, si procederà all’individuazione delle cause primarie con altre tipologie di esami.
Il trattamento
Per portare il valore delle piastrine in un range che non desti preoccupazioni, potrebbe essere necessario sottoporre lo sfortunato peloso a una trasfusione di sangue intero, o solo delle piastrine.
Se questo intervento non dovesse essere consigliato dallo specialista, la cura consisterà nella somministrazione di farmaci o di alimenti che faranno risalire la conta (per esempio cibi contenenti ferro). Tutto dipende dal caso in oggetto e dalla sua gravità.