Cani e gatti esposti a cocaina e metanfetamine negli USA e in Canada: casi in aumento

In aumento i casi di animali domestici esposti negli USA e in Canada alle droghe

È allarme negli Stati Uniti d’America e anche in Canada, per l’aumento dei casi di cani e gatti esposti a cocaina, metanfetamine e altre sostanze stupefacenti. I veterinari sono preoccupati del fatto che sempre più spesso gli animali domestici vengono a contatto con tali droghe. Sostanze che possono essere molto pericolose per i nostri pets (così come per noi esseri umani).

Cane e gatto insieme
Fonte foto da pixabay

Una ricerca recente ha confermato un aumento significativo del numero di animali domestici, in particolare cani e gatti, esposti alla cocaina e alle metanfetamine in Nord America. Il dato emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Carolina del Nord, che ha analizzato i casi registrati dal Pet Poison Helpline, un servizio internazionale che si occupa di emergenze legate ai veleni per animali. Tra il 2019 e il 2024, il numero di animali coinvolti è cresciuto del 52% per i gatti e del 39% per i cani. L’indagine ha esaminato diversi fattori, tra cui l’età e il peso degli animali, tutti provenienti da famiglie residenti negli USA e in Canada.

I dati erano suddivisi in sei categorie principali: gatti esposti alla cocaina, gatti esposti alla metanfetamina, gatti esposti a entrambe le sostanze, cani esposti alla cocaina, cani esposti alla metanfetamina e cani esposti a una delle due droghe. In totale, gli studiosi hanno preso in esame 63 gatti e 433 cani, con un numero decisamente maggiore di casi riguardanti i cani. Questo potrebbe essere spiegato dalla maggiore presenza di cani nelle famiglie rispetto ai gatti, come suggeriscono gli stessi ricercatori. Il fenomeno delle esposizioni accidentali a droghe illecite solleva preoccupazioni significative. Le sostanze come la cocaina e la metanfetamina, tra le più diffuse in Nord America, possono avere effetti devastanti sulla salute degli animali.

Cane bianco e gatto nero
Fonte foto da pixabay

Lo studio, infatti, punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti dalla somministrazione involontaria di queste sostanze agli animali domestici. La crescente consapevolezza riguardo a questo fenomeno è cruciale per migliorare la prevenzione e la gestione delle emergenze veterinarie legate alle tossicodipendenze.

Articoli correlati