Cani e avena nella dieta: pro e contro
È uno degli alimenti più diffusi, soprattutto di prima mattina. Ma cani e avena vanno d'accordo, e in che misura? Ecco i dettagli di questo sodalizio
Un cereale tra i più sani e gustosi, ha dalla sua anche la convenienza per le nostre tasche. Cani e avena vanno d’accordo ma, come spesso accade quando si parla di alimentazione, bisogna fare attenzione ai possibili effetti collaterali.
Conoscere pro e contro, dosi consentite e casi in cui è meglio che il nostro fedele amico non la ingerisca può aiutarci a salvaguardare la sua salute e a bilanciare correttamente la dieta.
Cani e avena, prima i pro
Prima di tutto vediamo quando cani e avena vanno d’accordo. Al netto di allergie o intolleranze, verificabili con la dieta della privazione e con il supporto del veterinario, questo alimento è assolutamente indicato per integrare l’alimentazione di Fido.
È un alimento curativo – che può essere ingerito o applicato a livello cutaneo – con tanti benefici per il nostro amico quadrupede:
- Si tratta di un ottimo sostituto del grano per chi è allergico al glutine;
- È ricca di vitamine B5 e B9, minerali come lo zinco, il ferro, il manganese, il rame, l’acido folico e la biotina;
- È fonte di fibra solubile, che serve a regolare il colesterolo e tutti i processi intestinali, aiutando a ridurre problemi quali la stitichezza, la diarrea, i gas e persino il vomito;
- Migliora la pelle e il manto del cane;
- Stimola la produzione di globuli rossi nel sangue;
- Anche se è classificata tra i carboidrati, è indicata per i cani in sovrappeso per la presenza di fibra e perché dà sazietà;
- È un alimento naturale ricco di proteine di qualità.
Nessuna controindicazione apparente quindi, solo buoni motivi per farla mangiare ai nostri quadrupedi. Attenzione però: non è tutto oro quello che luccica.
E i contro?
Come spesso accade quando si parla di più o meno corretta alimentazione, il problema principale è l’eventuale abuso, che può provocare effetti indesiderati spiacevoli. Episodi di vomito nel cane e casi di diarrea sono i più frequenti.
Oltretutto l’avena, per il nostro peloso, è meglio sempre al naturale, senza additivi né zuccheri aggiunti, magari anche biologica o ecologica. Infatti, alcuni fiocchi adatti per il consumo umano sono prodotti troppo industriali per i cani.
Questo alimento, inoltre, se lasciato crudo può causare problemi digestivi. Banditi il sale, il burro, il cioccolato, l’uvetta o l’uva: possono essere molto dannosi per la salute. Mai aromatizzare la farina con cannella, mirtillo o zucchero: potrebbero contenere anche dolcificanti artificiali – come lo xilitolo – altamente tossici.
Meglio non miscelare l’avena con il latte: il lattosio è tra i cibi proibiti perché non viene digerito bene dalla maggior parte degli esemplari canini. L’acqua è la soluzione migliore, senza l’aggiunta di zuccheri, sale o qualsiasi altro prodotto.
Dosi consentite e somministrazione
Il modo migliore per prepararla al nostro amato quadrupede, dallo stomaco spesso sensibile, è quello di cucinarla, anche perché l’avena cruda potrebbe non piacergli e potrebbe essere difficile da masticare, ingoiare e digerire (lo abbiamo già detto). Dopo averla cotta, ricordiamoci di lasciarla raffreddare per evitare che il cane si bruci.
Ogni tanto, si può mischiare l’avena al cibo del cane per fornirgli un’alimentazione completa e diversificata; e la si può integrare preparando dei deliziosi biscotti fatti in casa, ottimi come spuntino o premio quando vogliamo far sapere a Fido che siamo orgogliosi di lui.
La dose consentita dipende da quanto pesa il cane: l’ideale è un cucchiaio per nove chili di peso, una o due volte a settimana, e non più di tre. Piccole quantità saranno ottime per la dieta e la salute del cane.