Cani e acqua: perché ad alcuni piace e ad altri no?
L’immagine di Fido in spiaggia o con la testolina fuori dall’acqua l’abbiamo tutti presente. Ma cani e acqua non vanno sempre d’accordo, perché?
Alcuni sono dei pesci nel corpo di quadrupedi pelosi, altri la evitano come se fosse la peste. Cani e acqua, acqua e cani: un rapporto dagli esiti per nulla scontati, ma potenzialmente sorprendenti.
A volte, però, la paura può essere circoscritta a situazioni particolari. Ci sono amici a quattro zampe che amano i laghi, e odiano piscine e vasche da bagno, per fare un esempio. Ma andiamo nel dettaglio.
Le ragioni di un “odi et amo”
Catullo proprio così lo definirebbe: un rapporto conflittuale, o perlomeno a sorpresa. Nel senso che c’è chi l’acqua la odia e chi invece la ama. La prima ragione potrebbe essere legata a esperienze passate. Un evento traumatico può essere determinante nelle scelte future di un amico a quattro zampe.
La paura potrebbe derivare dall’inesperienza. Un peloso che non è mai stato a mare o al lago potrebbe vedere questi specchi d’acqua con timore; oppure potrebbe essere temerario e lanciarsi in una corsa folle: destinazione mare.
I cani poi si fidano molto dell’olfatto, annusano tutto e decidono il da farsi. La saponata del bagno caldo, per esempio, ha un profumo che per loro non è per nulla piacevole. Il bagnetto poi, la maggior parte delle volte, lo detestano: un’altra ragione sono i rumori sinistri (almeno per loro) provenienti dalle tubature, non li mettono per nulla a proprio agio. Meglio allora una doccia con un ugello a mano.
Possibili approcci
“Buttalo in acqua e vedrai che si abitua”: molti darebbero questo consiglio, ma noi come reagiremmo se venissimo catapultati in mezzo al nostro peggior incubo (senza avere la possibilità di respirare per giunta)?
Potrebbe funzionare per alcuni pelosi, ma per altri potrebbe rappresentare l’ennesimo trauma. Fido, si chiama così perché noi possiamo fidarci ciecamente di lui, deve avere fiducia nel proprio compagno di avventure bipede. Meglio un approccio meno traumatico, più graduale:
- Lasciamo che guardi l’acqua da lontano, magari mentre innaffiamo le piante in giardino;
- Quando si avvicina ricompensiamo la sua audacia con un premio, il cosiddetto rinforzo positivo;
- Siamo calmi, rilassati e rilassanti, facciamo apparire questo liquido sospetto come una fonte inaspettata di divertimento;
- Se il nostro peloso è al guinzaglio, camminiamo lentamente verso l’acqua, mettiamo i piedi a mollo e – se ci sembra spaventato – torniamo indietro.
Capirà che cani e acqua può essere un connubio meraviglioso, e lo farà grazie al nostro sapiente supporto. Siamo per Fido dei compagni di viaggio; esattamente come lo è lui per noi, sempre e comunque.
Conclusioni
Se c’è una spiaggia o una piscina per i cani mostriamo al nostro Fido che cani e acqua possono avere un ottimo rapporto. Generalmente è il metodo più semplice e diretto per aiutarlo a superare la paura.
Ci sono però alcuni quadrupedi che non impareranno mai ad amare l’acqua, e va bene. Non significa che non possano divertirsi in spiaggia, e che a noi sia preclusa. Lasciamoli giocare sulla terraferma, con la sabbia.
A tal proposito, una rapida lettura alle leggi sui cani in spiaggia potrebbe salvarci la vacanza.
Unico must: nessuna costrizione. Deve abituarsi gradualmente e spontaneamente, se non vuole saperne niente rispettiamo la sua natura e amiamolo ancora di più: anche per questa caratteristica che lo rende – noi diremmo – più ‘umano’.