Cani di grossa taglia abbandonati in aumento, l’appello di un rifugio di Padova

Un rifugio di Padova denuncia l'abbandono sempre maggiore di cani di grossa taglia. Ecco cos'ha detto la struttura che ospita i poveri randagi della città veneta

Un rifugio di Padova ha lanciato un appello per un fenomeno preoccupante, che non deve passare inosservato. Sarebbe in aumento il numero di cani di grossa taglia abbandonati. La situazione è davvero allarmante, sia per i poveri pets lasciati dall’oggi al domani senza nessuno che si prenda cura di loro, sia per la sicurezza pubblica.

Cani di grossa taglia abbandonati
Fonte foto da Pixabay

Il parco canile San Francesco a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, sostiene che è in aumento l’abbandono di cani. In particolare quelli di grossa taglia. Se l’estate è il periodo dell’anno in cui aumentano i pets lasciati indietro da proprietari sconsiderati, qui non c’è stagione che tenga. I numeri sono preoccupanti tutto l’anno e non solo nei mesi più caldo. In 12 mesi sono stati accolti, infatti, 150 animali che i padroni hanno deciso di lasciare indietro. Preoccupa anche il fatto che molti sono esemplari di grossa taglia, come ad esempio Rottweiler e Pit Bull. Sono più di una decina da quando è iniziato l’anno.

Il rifugio spiega che spesso si tratta di cani aggressivi, tendenti a mordere e a ferire. Lo fanno solo perché nessuno li ha educati in modo corretto dai precedenti proprietari. Nella struttura vengono accolti, nutriti, amati e anche addestrati da personale qualificato, in modo da favorire una successiva adozione. Una decina di persone si occupa di loro. Alcuni sono dipendenti. Altri, invece, sono volontari che, semplicemente, dedicano il loro tempo a queste povere creature a cui nessuno ha dato una possibilità nella vita. Qui la speranza è che possano tornare a vivere serenamente accanto alle persone, anche se i traumi del tradimento si fanno sentire.

Cane abbandonato dal padrone
Fonte foto da Pixabay

L’allarme per i cani di grossa taglia abbandonati nel padovano è reale e non deve essere sottovalutato. Sicuramente non è l’unica zona del nostro paese dove la situazione è così allarmante.

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