I cani collezionano i loro oggetti?
Il nostro amico a quattro zampe ha le proprie abitudini e i propri istinti. I cani collezionano i loro oggetti e li nascondono per preservarli
Il comportamento della nostra piccola palla di pelo ha quasi sempre una ragione. Il punto è conoscerla, imparando a interpretare correttamente il suo linguaggio del corpo.
Gli accessori preferiti di Fido – ossi, peluche, giochi vari ed eventuali – sono considerati come veri e propri tesori da preservare contro tutti e tutto.
Ecco allora che, non solo i cani collezionano i loro oggetti, ma li nascondono e li tengono in zone che loro reputano sicure e non raggiungibili da possibili minacce.
Cosa amano i cani
I cani collezionano i loro oggetti preferiti. Alcuni scelgono i divani per mettere tra i cuscini palline e pupazzi. Chi ha un giardino a propria disposizione crea una buca e seppellisce gli ossi e qualsiasi altra cosa reputi preziosa. A tal proposito, può tornare utile sapere perché il cane scava e quali sono le razze di cani che scavano più di altre.
I veri e propri accumulatori seriali, poi, potrebbero decidere di nascondere anche le crocchette e gli snack che ogni tanto ricevono in premio. Questo perché il loro istinto atavico, riconducibile a quando vivere allo stato brado e procacciarsi il cibo autonomamente era considerata la normalità, li porta a creare una sorta di scorta per i affrontare i tempi più duri. Questo accade indipendentemente dal fatto che abbiano reale bisogno di nutrirsi da soli o ci sia qualcuno che pensa alla loro alimentazione.
Succede anche che i nostri amici a quattro zampe collezionino oggetti che non gli appartengono nel senso stretto del termine. Infatti, non è raro che Fido rubi calzini, ciabatte e altra roba che appartiene a chi considera famiglia. È un modo per sentirsi più vicino alla persona con la quale è avvenuto il cosiddetto imprinting e per combattere la solitudine, nemico numero uno dei cani, quando è costretto a rimanere in casa. Nei casi più gravi si arriva a parlare anche di ansia da separazione nei cani.
Questione di istinto
Ormai considerati tra gli animali da affezione più diffusi sul pianeta, i cani fanno parte della vita di noi umani a tutti gli effetti. Non solo come strumenti contro eventuali intrusioni, per la ricerca delle persone scomparse o durante le battute di caccia, ma come parte della famiglia.
Decenni e decenni di addomesticamento e di strettissimo contatto, quasi simbiotico, hanno permesso che il rapporto tra bipede e quadrupede si trasformasse. Per quanto le abitudini siano cambiate, però, gli istinti ormai scolpiti nel dna di Fido fanno capolino quasi quotidianamente. Ed è questo uno dei motivi per cui i cani collezionano i loro oggetti.
Il comportamento che spinge i cani ad accumulare riguarda l’istinto.
Un atteggiamento che ha avuto origine quando i suoi antenati non avevano pasti regolari. Erano fortunati se mangiavano una volta al giorno, e se c’era la possibilità di nutrirsi di cibo che poteva essere conservato seppellendolo in un luogo sicuro. In sostanza, nascondere gli alimenti e i resti della caccia equivaleva a conservare nel frigorifero delle provviste che garantissero qualche giorno di autonomia rispetto all’abitudine di cacciare. Anche oggi, la tentazione di pianificare e accumulare è ancora viva nella mente delle nostre piccole palle di pelo che, per fortuna, non hanno più motivo di preoccuparsi come in passato.
Perché il cane prende le ciabatte
I cani collezionano i loro oggetti (e anche i nostri). Al nostro amico a quattro zampe, infatti, non piacciono solo i suoi giochi preferiti e le crocchette che ama di più, ma è portato anche a rubare i nostri oggetti personali. L’odore che emanano, per esempio, a lui così familiare, lo spinge a sceglierli per sentirsi più vicino a chi considera famiglia quando questa è costretta a stare fuori per qualche ora.
Inoltre, potrebbe anche classificarli come giocattoli divertenti. Oltre alla questione olfattiva, c’è anche quella materica. La consistenza di determinati accessori, infatti, potrebbe attirarlo e spingerlo a sceglierli come refurtiva o bottino da tenere al sicuro. A tal proposito, ecco come abituare il cane al kennel affinché non lo veda solo come un mero mezzo di trasporto ma anche come un luogo dove sentirsi protetto, un rifugio.
Inoltre, gli esemplari che vivono in strada o in una gabbia un metro per un metro al canile, assolutamente non abituati ad avere dei giocattoli o oggetti di qualsiasi tipo, potrebbero vedere qualsiasi cosa come un accessorio prezioso e da preservare. In questo caso, quindi, Fido non va troppo per il sottile e qualsiasi cosa va bene per avere l’illusione di ricevere un po’ di affetto (se non da altri esseri viventi, da peluche, palline e utensili di qualsiasi tipo).
Perché il cane ruba gli oggetti
I cani collezionano gli oggetti che attirano la loro attenzione. Il punto cruciale è comprendere se si tratta di un’abitudine che rientra in un sacrosanto istinto o se si tratta di un comportamento ossessivo compulsivo che denota un malessere psicofisico che va rintracciato e curato.
Il linguaggio del cane non è sempre facile da interpretare ed è bene che ci si affidi a un professionista esperto. Per qualsiasi dubbio o incertezza, infatti, è bene chiedere consiglio al veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.
Oltretutto, la sicurezza del nostro amico a quattro zampe deve essere una priorità. Se notiamo che le sue scelte mettono in pericolo la sua salute, magari perché le dimensioni e i materiali non sono adatti a lui, è bene prevenire e tenerlo alla larga da tutto quello che può danneggiarlo. Stiamo parlando di oggetti, sicuramente, ma anche di alimenti. Infatti, ci sono dei cibi proibiti per i cani che devono essere tenuti sottochiave. In questo modo si evitano possibili indigestioni che Fido non è certamente in grado di prevenire, visto che è estremamente goloso.
Rimedi e soluzioni
Per fare in modo che il cane si concentri solo ed esclusivamente su oggetti o ingredienti salutari dobbiamo creare nella sua memoria associazioni positive e distogliere la sua attenzione da quello che può fargli male.
Se, per esempio, afferra il telecomando, non togliamoglielo e basta: diamogli un’alternativa che lo faccia sentire gratificato e che faccia al caso suo. Questo riprende il concetto del rinforzo positivo e preserva l’equilibrio psicofisico di Bau.