Cani avvelenati per vendetta a Catanzaro dopo la morte di Simona Cavallaro
Dopo la tragedia che ha colpito Simona Cavallaro, ne è arrivata un'altra: molti cani sono stati avvelenati per vendetta
Dopo la morte di Simona Cavallaro, che aveva sconvolto tutti ecco che arriva un’altra brutta notizia: molti cani sono stati avvelenati per vendetta. Una settimana fa la comunità di Satriano era rimasta sconvolta per la perdita di Simona Cavallaro. Alcuni cani da pastore del posto hanno azzannato e ucciso la povera donna.
Ma la questione non sembra essersi risolta, purtroppo, un’altra brutta storia ha colpito Satriano. Una ventina di cani sono stati avvelenati per vendetta. Hanno utilizzato la stricnina per avvelenare i cani. Qualcuno ha pensato di farsi giustizia da solo o semplicemente di risolvere le cose a modo proprio.
Alcuni di questi cani non erano randagi, ma avevano dei proprietari. I cani non avevano mai recato danni o creato problemi a nessuno, anzi, erano ben integrati all’interno del paese. Spesso, gli animali si ritrovavano a giocare con i bambini nelle aree verdi della piccola cittadina.
Le volontarie sono rimaste scioccate dall’accaduto ed hanno detto: “Persone dotate di poca cultura, per non dire ignoranti, hanno deciso di risolvere il problema del randagismo nei loro quartieri nel modo più atroce e vigliacco possibile, ossia avvelenando i cani che avevano sotto casa”.
Questi episodi mettono in evidenza l’assenza di un piano per il randagismo che funzioni, sia a livello regionale che comunale. Tutte le associazioni di volontariato hanno denunciato ciò nelle ore successive all’accaduto. Qualcuno ha avvelenato una ventina di cani per vendetta, la maggior parte di essi erano randagi.
C’è bisogno di un piano che regoli il randagismo. In queste ultime ore, le volontarie hanno una preoccupazione grandissima. Ovvero, che la convivenza tra uomo e animali sia messa a rischio da episodi del genere. Portando l’uomo a compiere atti insensati e crudeli contro animali innocenti.
La tragedia di Simona Cavallaro deve far riflettere tutti. Non possono esserci cani randagi che sono incustoditi. Bisogna assolutamente fare qualcosa al più presto per impedire altre tragedie. Soprattutto per impedire che l’uomo si metta contro gli animali.
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