Cani ammessi ovunque: arriva la legge a tutela dei pet
Cani ammessi ovunque: ecco la proposta di legge per i pet. Divorzio, morte del proprietario e pensione dei cani poliziotto sono gli altri punti. I dettagli
Arriva la proposta di legge: gatti e cani ammessi ovunque. Nei locali aperti al pubblico, nelle scuole e persino nei luoghi di culto. Vediamo cosa recita il testo proposto dal Partito Democratico e cosa cambierebbe rispetto alle norme vigenti.
A proporlo sono state Stefania Pizzopane e Patrizia Prestipino, a novembre del 2019. Il decreto legge prevede che tutti gli animali domestici abbiano accesso ai locali pubblici, migliorando così l’interazione tra essere umano e amico a quattro zampe (e il loro benessere).
Tutte le novità
Cani ammessi ovunque: questo dipende dal fatto che non è il proprietario ad avere maggiori diritti in materia di animali domestici, ma è il pet che – “nobilitato come essere senziente” e non più visto come “un oggetto di proprietà” – ha il diritto di andare in giro con il proprio amico bipede.
Ma non è finita qui: oltre all’accettazione nei locali, nei supermercati e non solo, il testo del ddl si esprime anche riguardo ai casi di divorzio, di morte dei proprietari e di pensione per il cane poliziotto.
Cosa dice di legge vigente
Oggi la legge dice che gli animali domestici possono accedere ai luoghi aperti al pubblico se tenuti al guinzaglio o provvisti di museruola (entrambi se vengono portati sui mezzi di trasporto o nei locali pubblici). All’interno di bar e ristoranti, purché l’animale non entri a contatto con gli alimenti per evitare eventuali contaminazioni.
Per quanto riguarda supermercati e punti vendita al dettaglio di alimenti, il Ministero ha previsto la possibilità che vengano adibiti spazi dedicati ai pet (non ultimi i carrelli con il vano apposito) e il principio è sempre lo stesso: impedire il contatto diretto o indiretto con i cibi, sia sfusi che confezionati.
I supermercati petfriendly
Cani ammessi ovunque, o quasi. Infatti, è a discrezione del gestore se ammettere o meno gli animali domestici, considerato il suo pieno diritto di decidere le regole di accesso a una proprietà privata. Ha però l’obbligo di apporre un cartello ben visibile all’ingresso con l’avviso “Io qui non posso entrare”.
In rete si può trovare un elenco di supermercati che si sono adeguati al rapporto sempre più simbiotico tra cani, gatti e proprietari. Molti adesso dànno la possibilità di ingresso con le precauzioni del caso (così da garantire l’igiene indispensabile quando si parla di cibo).
La proposta di legge
La proposta di legge, firmata dalle due deputate del Pd, potrebbe introdurre un nuovo Libro nel Codice Civile. Si tratterebbe del XIV bis degli animali, che definisce questi ultimi come “esseri senzienti” già dai primi articoli. Secondo la proposta, “la legge riconosce e tutela il loro diritto alla vita, alla salute e a condurre una esistenza dignitosa e compatibile con le loro caratteristiche etologiche”.
Inoltre sarebbe “vietato, salvo quanto previsto dalla legge, l’allontanamento coatto di animali familiari dalla propria famiglia”. A questo articolo seguono altre voci, che si esprimono su casi particolari.
Non finisce qui
In caso di separazione o divorzio, il ddl affida cani e gatti “in via esclusiva al coniuge che ne garantisce il migliore benessere psico-fisico ed etologico”. È comunque prevista la possibilità dell’affidamento condiviso.
Se dovesse morire il proprietario, invece, l’erede ha l’obbligo di prendersi cura di Fido o Miao. Il tribunale ha l’onere di affidarlo a chi è in grado di garantire il benessere psicofisico. Agli animali in dotazione alle forze dell’ordine, invece, il ddl assicura la pensione per vecchiaia al termine del servizio.