Un cane può essere vegano?
Esattamente come nel caso dei proprietari vegetariani, anche i vegani vorrebbero adeguare la dieta di Fido alla loro; ma il cane può essere vegano?
Diversi sono gli studi a favore di questo tipo di alimentazione, almeno per gli esseri umani. La domanda però qui è un’altra: il cane vegano può avere problemi nutrizionali? I pareri sono discordanti.
Di certo c’è che qualsiasi dieta si scelga per il nostro amico a quattro zampe non deve essere improvvisata e frutto del fai-da-te: il supporto del veterinario è indispensabile per evitare delle carenze che possono avere gravi conseguenze.
Pareri favorevoli e contrari sul cane vegano
Alla base di una scelta del genere ci sono ragioni di salute ed etiche: l’idea è quella di contrastare le industrie che sfruttano e maltrattano gli animali; e al netto di problemi di salute, chi è vegano tende a far sì che anche il proprio animale a quattro zampe lo diventi.
Il cane vegano può essere tale senza incorrere in gravi carenze nutrizionali e problemi di salute? Questa è la domanda che ci si pone, e non tutti si trovano d’accordo.
I nostri pelosi per natura sono carnivori, discendono dal lupo e sono dei predatori; hanno denti forti e canini affilati. Allo stato brado, certamente non prediligono la frutta e la verdura. Molti veterinari credono che l’addomesticamento del cane non giustifichi anche un così radicale cambiamento alimentare. Lo reputano inappropriato dal punto di vista nutrizionale e da quello evolutivo.
I predatori hanno la necessità di consumare proteine e grassi animali. Per rispetto bisognerebbe assecondare la loro natura: il cane vegano potrebbe infatti sentire l’esigenza di cibarsi di alimenti ormai radicati da migliaia di anni nel suo DNA. Non tenere conto di questo aspetto potrebbe causare inutile stress, ridurre le difese immunitarie e favorire l’insorgenza di varie malattie.
Il cane è diventato onnivoro a seguito della convivenza con l’uomo. Il cambiamento è stato graduale e le sue capacità digestive sono migliorate. Ecco allora che il nostro amico a quattro zampe potrebbe anche essere vegano.
Alla base di questa tesi ci sono tre principi: quello etico che salvaguarda gli animali; quello salutistico secondo cui il cibo vegano per animali sarebbe più sano di quello (soprattutto industriale) tradizionale; e ambientale: l’allevamento di animali destinati alla nutrizione è uno dei principali fattori che causano cambiamenti climatici.
Il cane vegano corre rischi?
L’intestino canino non è così corto da avere gravi problemi digestivi. Al netto di disturbi specifici, può assimilare anche altri alimenti oltre alle proteine animali.
Il cane però è onnivoro; la dieta vegana, così come quella dell’uomo, dev’essere bilanciata. Deve contenere fonti proteiche, carboidrati, minerali, vitamine, aminoacidi e alcuni grassi. La mancanza o la carenza di questi elementi può portare alla nascita di malattie più o meno gravi.
Gli amici quadrupedi oltretutto hanno bisogno di una quantità di proteine maggiore rispetto a quella di cui necessita l’uomo. E’ importante che il cibo vegano per cani sia facilmente digeribile e molto vario, perché si assumano tutte le quantità di nutrienti necessarie. Lo stesso vale nel caso della dieta vegetariana.
È essenziale, qualora si sia convinti di perseguire su questa strada forzando la natura, chiedere la consulenza di un veterinario che eviti l’insorgenza di carenze proteiche, vitaminiche e minerali. L’alimentazione vegana dev’essere anche integrata con quei nutrienti che non possono essere assunti a livelli ottimali con l’esclusione di carne, uova e latte (quest’ultimo tra i cibi proibiti a causa del lattosio).
L’alimentazione del cane vegano
La dieta per un cane vegano può essere sia industriale che fatta in casa. Il mercato si sta adeguando sempre di più alla richiesta dei padroni di animali domestici, e ormai la scelta è ampia. Questi cibi sono molto digeribili e soprattutto contengono tutti i nutrimenti necessari per garantire una dieta sana ed equilibrata, e quindi una vita lunga, al nostro amato amico a quattro zampe.
Per quanto riguarda la preparazione in casa, bisogna tenere presente che non tutti gli alimenti consumati dall’uomo sono idonei al nutrimento del cane. Sarà inoltre necessario intervenire completando la dieta vegana con integratori alimentari e alghe marine in grado di colmare eventuali carenze nutrizionali.
Procedere per gradi
Se si vuole che il proprio cane diventi vegano bisogna procedere per gradi e tentativi, sempre con il supporto di un nutrizionista canino esperto. Si inizia mescolando il cibo vegano con quello fino a quel momento utilizzato, evitando ovviamente gli alimenti nocivi al cane (siano essi vegetali o animali).
Carote, broccoli e altre verdure; riso, quinoa, lenticchie e cereali in generale sono da privilegiare. Tra i cibi assolutamente da evitare invece ci sono:
- Avocado;
- Agrumi;
- Uva;
- Cipolle e aglio;
- Patate;
- Frutta secca e semi.
Importante è non far mancare a Fido due aminoacidi chiamati L-carnitina e taurina, che non sono generalmente aggiunti agli alimenti per cani commerciali, e possono essere insufficienti anche nel cibo fatto in casa. Una carenza di questi nutrienti può causare cardiomiopatia dilatativa: una grave malattia in cui il cuore diventa grande e flaccido e non può più funzionare.
Una dieta per il cane vegano richiede un’attenzione particolare agli amminoacidi, alle vitamine e ai minerali. È essenziale consultare un esperto per stabilire tipi e dosi di cibo appropriati, e integratori per fornire tutti i nutrienti necessari.
Consigli utili
Una volta completata la conversione a cane vegano, bisogna sempre fare attenzione affinché la dieta sia sempre bilanciata e non crei problemi (soprattutto ai cuccioli).
Nel caso di disturbi gastrointestinali e cutanei cronici è bene ricorrere al supporto del veterinario per una diagnosi e una cura adeguate al problema.