Cane troppo grande fuori dal taxi: insegnante rimane a piedi di notte in stazione
Un'insegnante doveva prendere un taxi, dopo essere arrivata in piena notte in stazione. Ma il cane era troppo grande e il tassista non li ha fatti salire a bordo
Arrivare in piena notte in stazione e non poter salire a bordo di un taxi può essere un inconveniente spiacevole da vivere. Soprattutto se si è con i bagagli e una figlia, oltre che con un Siberian Husky. Ed è proprio a causa dell’animale che questa insegnante è rimasta a piedi a Torino, di fronte alla stazione di Porta Nuova. Il cane era troppo grande ed è rimasto fuori dal taxi per volontà del tassista, insieme a proprietaria e figlia.
Annagrazia Larato è una docente di Trani, che era arrivata a Torino. Era appena scesa alla stazione di Porta Nuova, in pieno centro. Era piena notte e lei era con la figlia e il cane di razza Siberian Husky di nome Beach. Erano le ore 22 del 2 gennaio scorso quando il treno sul quale madre, figlia e cane di 12 anni è entrato in stazione. Le due donne dovevano arrivare fino alla zona dove si trova l’ospedale Le Molinette, a tre chilometri di distanza. Lì vive l’altra figlia Mariachiara. La donna e la ragazza con l’animale al guinzaglio si mettono in fila per prendere un taxi: purtroppo le corse della metropolitana sono finite da poco.
Quando è arrivato il loro turno, sembravano invisibili. Nessun taxi si è fermato. La donna racconta che ne saranno passati una ventina. Poi, finalmente, quattro tassisti hanno accolto la loro richiesta, ma non le hanno fatto salire, perché non potevano accogliere il cane. Era troppo grande. I tassisti prendevano solo cani di piccola taglia, mentre per i cani di taglia più grossa andava prenotato il servizio chiamando il centralino dei taxi di Torino. La donna, allora, ha chiamato, ma subito dall’altra parte le hanno detto che non sarebbe stato facile, serviva un mezzo predisposto. Non c’era niente da fare. La donna, la figlia e il cane hanno camminato in piena notte in una città sconosciuta per tre chilometri.
Annagrazia è andata dappertutto con il suo cane, rispettando sempre le regole. Si è anche rivolta alla polizia municipale del comune di Torino e ha raccontato la sua storia a un giornale locale.