Cane sterilizzato: che succede dopo?
Che sia maschio o femmina, è l'intervento più eseguito. Diventa importante sapere cosa succede e come comportarsi con un cane sterilizzato
La questione della sterilizzazione chirurgica, nota appunto come sterilizzazione nelle cagnoline e castrazione nei maschietti, accende spesso grandi dibattiti. Oggi però non andremo a indagare la causa ma a parlare del cane sterilizzato e di cosa gli succede dopo.
Sterilizzazione e castrazione
Come abbiamo già accennato, quando si parla di sterilizzazione nel linguaggio comune il termine si usa sia per i maschi che per le femmine, anche se – nel primo caso – sarebbe più corretto parlare di castrazione. Si tratta infatti di due interventi differenti.
Le femminucce subiscono l’asportazione delle ovaie (ovariectomia), o delle ovaie e dell’utero insieme (ovarioisterectomia). Ai maschietti vengono invece asportati i testicoli, e si parla di orchiectomia.
Cambiamenti fisici dopo la sterilizzazione
Dal punto di vista fisico ci sono conseguenze oggettive quando si procede a sterilizzare un cane. È possibile che il tuo cagnetto o la tua cagnolina subiscano delle modifiche fisiche o comportamentali.
La sterilizzazione spesso fa ingrassare e questo vale soprattutto per le femmine, ma si tratta di un fenomeno che può essere controllato fornendo il cibo giusto e un regolare esercizio fisico.
Nei cani maschi, la sterilizzazione può causare la perdita del controllo della vescica quando il cane diventa anziano. Ma anche questa è una conseguenza che può essere controllata con alcuni farmaci specifici.
Cane sterilizzato: cambi di comportamento
Un cane sterilizzato è anche un cane che cambia comportamento, ma questo non è un male. Anzi. Tendenzialmente dopo l’operazione il cane si calmerà e tenderà anche ad avere meno sintomi di stress.
Sia per i maschietti che per le femminucce la sterilizzazione significa anche controllare gli ormoni e dire addio all’autoerotismo che in certi casi può diventare compulsivo e dannoso, sfociando in casi di dermatiti anche gravi.
Il cane sterilizzato è un cane diverso?
Fido resterà sempre e comunque il tuo Fido, su questo non ci piove. Semplicemente sarà più tranquillo, così come saranno più tranquille le cose intorno a lui. Per esempio i cani maschi sterilizzati in tenera età (6 mesi) hanno meno probabilità di fuggire.
Mostrano anche meno mostrare aggressività, evitano di montare persone o oggetti e non tendono a urinare per marcare il loro territorio. Tuttavia, se un cane maschio viene sterilizzato dopo (dai 3 anni in su) potrebbe non cambiare alcune di queste abitudini.
Se a essere sterilizzata è la tua cagnetta, cambieranno i comportamenti tipici del calore: non ci saranno più mestruazioni e ci sarà meno eccitazione. Questo porterà anche i cani maschi della zona a essere più tranquilli e a evitare risse tra cani.
Nelle femminucce la sterilizzazione è utile anche perché se vanno in calore e non hanno mai cuccioli possono sviluppare infezioni, anche gravi, all’utero. In ogni caso, che il tuo cane sia maschio o femmina è sempre bene valutare con il veterinario i pro e i contro della sterilizzazione e capire se l’età del cane è giusta per procedere.
Come viene eseguita l’operazione
Per completezza d’informazioni sul cane sterilizzato, accenneremo brevemente come avviene l’operazione. Come già detto precedentemente, non si tratta di un’operazione complicata, ma nel caso delle femmine è un po’ più invasiva, poiché interessa la cavità addominale dell’animale.
Con la castrazione, invece, questo non avviene, pertanto anche il recupero post operatorio sarà più rapido. Nelle cagnoline molto giovani basta l’asportazione delle ovaie – l’intervento più diffuso – se invece ci si trova di fronte a un soggetto che ha avuto diversi cicli mestruali, si preferisce rimuovere anche l’utero.
Come abbiamo già detto, in entrambi i casi si tratta di un intervento semplice e generalmente ben tollerato dal cane, che richiede comunque l’anestesia totale. Facilmente gestibile è anche la fase post-operatoria.
Cane sterilizzato: convalescenza
Qualche ora dopo l’intervento il nostro amico a quattro zampe riprende a deambulare. Nell’arco dei due giorni successivi, ricomincia a mangiare e tutte le funzioni fisiologiche tornano alla normalità.
Per qualche giorno sarà più tranquillo del solito, si alzerà e si siederà con più attenzione a causa della ferita che può dare qualche fastidio.
È importante che Fido non si lecchi la ferita nei dieci giorni successivi all’intervento. Per questo esiste il “collare Elisabetta”, o è possibile coprire la zona interessata con una maglia o con apposite tutine post chirurgia.
Durante questo periodo non deve essere lasciato libero e non deve correre: bisogna garantire la perfetta cicatrizzazione della ferita.