Cane smarrito in aeroporto ritrovato dopo un mese: dove era finito Maia?
Maia si era perso in aeroporto quasi un mese fa. Lo hanno cercato dappertutto, ma solo adesso sono riusciti a ritrovarlo: era nascosto sotto una rastrelliera
Finalmente può tirare un sospiro di sollievo la famiglia di Maia: il cane smarrito in aeroporto è stato ritrovato dopo un mese. Sembrava sparito nel nulla nello scalo Hartsfield-Jackson di Atlanta, capitale dello stato americano della Georgia. Volava con la sua mamma umana con un volo della Delta Airlines, ma prima di salire a bordo è fuggita dal suo trasportino.
24 giorni fa Maia era scappata dal trasportino, mentre la una donna la stava trasferendo in un rifugio temporaneo. Si trovava all’interno Volava con la sua mamma umana con un volo della Delta Airlines, ma prima di salire a bordo è fuggita dal suo trasportino. La proprietaria, una passeggera della Delta Airlines, era stata rimandata a casa per mancanza di visto turistico. Il suo cane Maia era rimasto in stallo in attesa di potersi ricongiungere con la donna. Poi l’incidente all’aeroporto: Maia ha fatto perdere le sue tracce.
L’incrocio con un Chihuahua ha fatto però ritorno a casa dopo quasi un mese. Si trovava nascosta sotto un portapacchi dello scalo georgiano, lo stesso dove gli operatori avevano bloccato la sua proprietaria sprovvista dei documenti necessari per volare. Robin Cole Allgood, che ha trovato il cane, ha raccontato: “Quando sono intervenuto, ho iniziato a farmi spazio alle sue spalle, in modo da poterla liberare e poi farla uscire. Quando l’ho raggiunta non se n’è neppure accorta, era un momento delicato: ho fatto un lungo respiro e l’ho afferrata intorno alla vita. Intorno a me ho sentito la gente gridare: Robin ce l’ha, ce l’ha fatta”.
Il cane smarrito in aeroporto ha trovato la salvezza e la sua mamma umana ha finalmente ricevuto la bella notizia che attendeva da giorni. Maia era stanca, ma in buona salute. Paula Rodriguez, la sua proprietaria originaria della Repubblica Dominicana, aveva sporto denuncia, ma l’hanno costretta a tornare a casa. L’avevano spesso vista e sentita piagnucolare, ma nessuno era mai riuscito a recuperarla. La madre della proprietaria è già andata ad Atlanta a recuperarla, perché la figlia non può ancora entrare negli USA.