Perché il cane si spaventa delle ombre?
Il benessere psicofisico del nostro amico a quattro zampe è un obiettivo ben preciso, sapere perché il cane di spaventa delle ombre può tornare utile
Tutti dobbiamo fare i conti con le nostre paure, succede a noi bipedi e ai nostri amici a quattro zampe. È un aspetto che fa parte della vita e che non si può evitare.
Conoscere le fobie di Fido e le ragioni che le provocano ci può aiutare a prevenirle e a evitare traumi inutili. In tal senso, è utile conoscere il linguaggio del corpo, che si basa soprattutto sul non verbale.
Il cane si spaventa delle ombre perché non sempre sa da dove provengono e cosa sono nella realtà. Insieme al veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi e caratteristiche di razza che possono incidere, si può trovare un rimedio.
Di che si tratta
Il cane che si spaventa delle ombre, sostanzialmente, non sa cosa siano nel dettaglio e teme di essere in pericolo. Il sentimento della paura è comune a quasi tutti gli esseri viventi e spesso è legato a eventuali esperienze pregresse negative. Nonostante ciò, una volta superato il momento, ci si riscopre più forti di prima e soprattutto più maturi, pronti ad affrontare il futuro con maggiore consapevolezza.
Questo tipo di condizione riguarda soprattutto i cuccioli o gli esemplari più giovani che hanno all’attivo meno giorni di vita vissuta. Il punto cruciale è comprendere il modo in cui determinati timori vengono affrontati e gli effetti che hanno sulla psiche e sulla qualità di vita della nostra piccola palla di pelo. È facilmente intuibile, infatti, che l’attacco di panico nel cane è molto più grave di una paura momentanea. Per fortuna, però, con il veterinario ed etologi esperti tutto è risolvibile, basta conoscere il giusto metodo e non sbagliare approccio.
La sciofobia
La paura è soggettiva, infatti non tutti reagiamo a un determinato evento nella stessa maniera. Questo principio vale per noi bipedi, ma anche per i nostri amici a quattro zampe. Il punto è che se il cervello decodifica una determinata situazione improvvisa e inaspettata come pericolosa lancia dei segnali di difesa e spinge il corpo ad andare in protezione ed evitare il peggio, quando e se possibile.
Inizialmente, si avverte una sorta di apprensione, una sensazione spiacevole che spinge a stare in allerta. Se siamo nelle condizioni di capire la causa scatenante e debellarla, Fido si sentirà subito meglio e ci sarà grato del nostro intervento tempestivo.
Se invece non comprende da cosa sia dovuto tutto quanto, la tensione rimane e può avere degli effetti più o meno permanenti sulla psiche. A tal proposito, può tornare utile sapere cosa significhi adottare un cane traumatizzato e cosa possiamo fare per aiutarlo a superare i suoi timori.
Fido ha paura, i segnali
Il linguaggio del cane ci dice tantissimo sul suo stato d’animo e di salute. Saperlo interpretare correttamente non è un vantaggio di poco conto nell’ottica di aiutare la nostra piccola palla di pelo a vivere nelle migliori condizioni possibili.
Se ci rendiamo conto che Bau mette la coda tra le gambe, abbassa le orecchie ed è indeciso su quale comportamento adottare è sicuro che c’è qualcosa che lo ha messo in allarme e adesso lui non sa cosa è meglio fare per affrontare quello che lui, a torto o a ragione, vede come un pericolo. Infatti, per difesa il nostro cervello (e quello del cane) intende offesa o difesa. È l’adrenalina che entra in circolo e che fa in modo che una qualche risposta verso l’esterno venga data.
O Fido aggredisce o scappa a zampe levate e si va a nascondere. Soprattutto a casa, in quest’ottica, è importante che l’ambiente sia a misura di quadrupede e che ci sia un luogo che viene inteso come rifugio. A tal proposito, può tornare utile sapere come abituare il cane al kennel.
Un’altra reazione possibile è la paralisi e l’immobilismo totali. In questo caso il nostro amico a quattro zampe trema e il cuore gli batte all’impazzata. Ecco allora che sapere cos’è l’aritmia del cane può tornare utile così da saperla riconoscere e intervenire prima che le conseguenze siano gravi. Fido, infatti, potrebbe sentirsi male: avere le pupille dilatate, la pressione alta e perdere liquidi. Il cane disidratato, poi, se non viene soccorso può mettere a rischio addirittura la vita.
Cane che fa gli agguati
Come già accennato, come reazione alla paura, il nostro amico a quattro zampe può reagire attaccando. Infatti, l’adrenalina prodotta dalle ghiandole surrenali fa sì che tutte le energie vengano utilizzate in ottica difensiva. Ciò sta avvenendo se notiamo:
- La muscolatura contratta;
- I battiti del cuore accelerati;
- La pressione alta nel cane;
- Le pupille fisse e dilatate;
- Il pelo rizzato;
- Denti stretti.
In questi casi è importante capire la ragione della paura ed eliminarla. Ma cosa possiamo fare se il cane si spaventa delle ombre? Il tutto si complica se è la sua a incutergli timore. La sagoma, infatti, spesso percepita deformata, viene vista come un rischio che lo insegue e che lo mette in pericolo.
Cani che fissano le ombre
Il cane che si spaventa delle ombre deve essere aiutato da un esperto in comportamento canino. Un po’ come succede a noi umani quando siamo in difficoltà, si potrebbe intraprendere un percorso terapeutico. A tal proposito, può tornare utile scoprire quali sono i corsi di addestramento per cuccioli.
Per esempio, inizialmente è opportuno avvicinarsi al cane quando si è all’ombra di un edificio per nascondere la sagoma che, inevitabilmente, il sole creerebbe. L’obiettivo è eliminare lo stato di confusione in cui si trova, facendogli capire che si può fidare di noi e che non c’è nulla di cui avere paura, soprattutto in nostra presenza.
A seconda della situazione che riscontra il comportamentista, saranno necessari tempi più o meno lunghi per aiutare la nostra piccola palla di pelo a superare la sua fobia. La nostra raccomandazione, come sempre, è quella di non improvvisare, di non affidarsi al fai da te o ai consigli di chi non ha una preparazione verificabile e certificata. Questo tipo di approccio, infatti, rischierebbe di peggiorare le condizioni psicologiche di Fido, che invece di uscire fuori dal tunnel si ritrova ancora più lontano dalla risoluzione del problema.