Cane si lamenta se un bimbo piange: tutte le ragioni e cosa fare
Se il vostro cane si lamenta del pianto di un bambino possono esserci diverse cause dietro. Ve le presentiamo qui.
È difficile restare indifferenti se ci si rende conto che un bimbo piange a breve distanza da noi. E se le nostre reazioni a questo fenomeno possono essere molteplici, ognuna con delle cause ben precise, lo stesso si può dire di un cane che si lamenta del suono che percepisce. Se avete una certa familiarità con una situazione di questo tipo, questo articolo fa proprio per voi: spiegheremo qui le possibili ragioni di questa sua reazione e il modo in cui possiamo intervenire a riguardo se ne sentiamo la necessità.
Un solo fenomeno, tante possibilità
La nascita di un bambino è senza dubbio un evento meraviglioso, e come tale viene di norma vissuto da tutte le persone che si apprestano ad accoglierlo nella loro famiglia, sia che si tratti dei genitori stessi che di eventuali fratellini o altri parenti. Ma si può dire la stessa cosa anche per quanto riguarda i nostri animali domestici?
Soprattutto nel caso dei cani (ma anche in quello dei gatti) molte persone tendono a credere che i nostri amici a quattro zampe si abitueranno naturalmente alla grande novità in casa con il passare del tempo, senza che si renda necessario uno sforzo da parte dei padroni nel facilitare loro la cosa. Ma le cose non stanno affatto così: i cani sono degli animali assai abitudinari, che amano la loro routine e vengono turbati da dei cambiamenti improvvisi ai quali non sono stati sufficientemente preparati; c’è chi considera questo tratto caratteriale una prerogativa dei gatti, ma sarebbe un errore considerare i cani automaticamente più versatili e pazienti di un felino.
E infatti molti padroni vengono messi di fronte al fatto compiuto e si ritrovano a constatare questa realtà quando ormai non è possibile attenuare le loro reazioni, che vanno dalla gelosia al nervosismo ma che di base segnalano un forte turbamento. È anche per questa ragione che bisogna fissare delle regole precise di convivenza tra cani e neonati. Alcune situazioni particolari possono però verificarsi anche presso coloro che hanno fatto di tutto per preparare il proprio Fido all’idea che qualcosa in famiglia sarebbe cambiato per sempre.
Il pianto di un bambino, a seconda di tempi, modi, durata e anche dell’intensità con cui avviene, può provocare effetti diversi su di noi; e lo stesso discorso può valere anche per un cane. Cosa succede però se a ogni pianto del neonato il cane di casa reagisce con guaiti e lamentele, senza che si riesca a farlo calmare? Si tratta in realtà di una situazione più frequente di quanto si possa immaginare, e secondo alcuni esperti di comportamento canino ha delle cause ben precise a prescindere dalla particolare disposizione caratteriale che ogni singolo esemplare può presentare. Vi illustreremo ognuna di queste cause proprio in questo articolo.
Inguaribile curiosità
Non è necessario avere un cane in casa propria per sapere che stiamo parlando di animali estremamente curiosi per natura: si tratta di una dote che la stragrande maggioranza di loro presenta, e anche in modo molto spiccato. Se succede qualcosa di nuovo in casa, anche se il cambiamento apportato alla loro vita è minimo o nullo, loro lo verranno a sapere e moriranno dalla voglia di saperne di più. E l’arrivo di un nuovo membro della famiglia rappresenta sicuramente un cambiamento significativo!
Ma all’inizio – magari proprio nel corso dei primi giorni successivi al suo ingresso in casa – Fido potrebbe non rendersi nemmeno conto di avere a che fare con un cucciolo di umano. Quello che riuscirà ben presto a capire, però, è che ci sono dei “rumori” nuovi che fino a poco tempo prima non si sentivano, e già questo basta a volerne sapere di più. E se guaisce in risposta a questi rumori, ciò potrebbe voler dire che è in attesa di una spiegazione sulla loro provenienza.
Questione di stress
Purtroppo, però, la spiegazione più comune va nella direzione opposta. Molto spesso infatti siamo abituati a dare un’accezione negativa al guaito di un cane, e con una buona ragione: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta del gesto più simile al pianto di un essere umano, e ciò significa che il nostro cane sta provando a esprimere un dolore o un disagio. Non possiamo quindi trattarlo con leggerezza e limitarci a interpretarlo come una reazione positiva alla presenza di un bambino quando in realtà Fido sta cercando di dirci tutt’altro.
Non va neanche sottovalutato il fatto che i cani sono dotati di un udito molto più sensibile del nostro, e che quindi il pianto di un bambino può in effetti provocargli un fastidio fisico che segnalerà lamentandosi a sua volta. E anche se fisicamente non avverte alcun problema, sentire all’improvviso un rumore a cui non è affatto abituato – magari nel cuore della notte o mentre sta dormendo – potrebbe provocargli uno stato di ansia non indifferente. È soprattutto nei cani adulti e anziani che si può notare una reazione di questo tipo; non è rara nei cuccioli, che anzi possono restare confusi da stimoli sensoriali a cui non sono stati ancora esposti, ma più sono piccoli e più sarà facile per loro abituarsi a ogni novità o cambiamento.
L’inizio di una grande amicizia?
Fortunatamente per noi e per loro, esistono anche delle cause meno drammatiche a questo fenomeno, e una di esse ha a che vedere con la grande empatia di cui sono dotati molti cani. La possibilità che, sentendo un bambino piangere, Fido compia il corrispettivo canino di un pianto potrebbe lasciare scettici molti di noi ma la veridicità di questa teoria è stata dimostrata da alcuni studiosi.
In particolar modo, il professor Ted Ruffman dell’Università di Otago (Nuova Zelanda) è giunto a questa conclusione dopo aver condotto uno studio su 75 cani e aver analizzato le loro reazioni al pianto di un bambino (anche computerizzato). Effettuando delle analisi su dei campioni di saliva prelevati ai cani presi in esame, Ruffman ha riscontrato un aumento dei livelli di cortisolo nel loro organismo successivamente all’ascolto del pianto, nonché dei segni fisici di aumento dell’attenzione e di sottomissione.
Se è vero che esistono molte razze che non vanno d’accordo con i bambini, ve ne sono molte altre che riescono a entrare in sintonia con i più piccoli e non solo riuscire a percepire sin da subito che essi sono dei cuccioli di uomo, ma anche entrare in sintonia con loro e con i loro sentimenti fin dalla più tenera età. Non deve stupire quindi che il vostro cane si immedesimi così tanto con il disagio di un neonato che piange.
Come rimediare
Se all’inizio è normale restare affascinati e anche un po’ commossi da un fenomeno di questo tipo, è altrettanto normale se non sacrosanto provare a porre rimedio a questa situazione e allentare un po’ la tensione, tranquillizzando Fido e facendogli capire che non c’è motivo di turbarsi. Oltretutto, dover calmare un neonato che piange e un cane che si lamenta di rimando non è un’operazione semplice per molti neo-genitori.
L’unica soluzione possibile è quella di cercare di abituare il vostro cane a questa nuova normalità. I trucchi da seguire per raggiungere questo scopo sono tanti, e uno dei più efficaci consiste nel dargli un piccolo snack nel momento in cui il bimbo comincia a piagnucolare e prima che abbia il tempo di reagire: in questo modo sarà più semplice fargli associare i suoni che emette il vostro piccolo con delle esperienze positive; anche distrarlo con uno dei suoi giocattoli preferiti nei momenti più “delicati” può avere un discreto successo. Ovviamente ci vorrà del tempo, ma con un po’ di pazienza e tanta comprensione nei confronti del vostro amico a quattro zampe riuscirete nel vostro intento.