Cane si fa arrestare per farsi adottare dalle forze dell’ordine
Sappiamo alla perfezione che i cani potrebbero fare qualunque cosa pur di attirare poca attenzione, sarebbero capaci di tutto. Fra questi cani c’è chi lo fa per carattere, chi per gioco e chi, invece, lo fa per necessità.
Quest’ultimo è il caso di un piccolo randagio peruviano che è ricorso addirittura all’illegalità pur di farsi notare dalle forze dell’ordine. Tutto questo per un unico, semplice ma importantissimo motivo, che va oltre l’attenzione.
Il cane ha voluto che i poliziotti lo arrestassero solamente per trovare una famiglia, in grado di accudirlo e di farlo stare bene. In caserma si sarebbe sentito al sicuro, protetto da persone che gli avrebbero sicuramente voluto bene.
Signore e Signori, ci è riuscito, questo cane è riuscito nell’impresa di farsi arrestare dai poliziotti della caserma peruviana di Paita, che non hanno saputo resistere alla dolcezza del cucciolo.
Chato, è questo il nome che gli hanno dato i militari, non sta tutto il tempo senza fare nulla, anzi, è molto attivo in caserma. Si rende utile come può partecipando ai pattugliamenti o facendo le prove di perquisizione.
Certo, Chato non farà mai parte delle unità K9, questo lo diamo per escluso, ma nel frattempo cerca di rendersi utile, nel limite delle sue possibilità.
Il cane che qualche mese fa era un randagio, nato per strada e con la possibilità di rimanerci a vita, oggi è un cane diverso. Chato è un esempio positivo per tutti, poliziotti compresi.
Da questa storia si possono trarre tante conclusioni e tanti pensieri interessanti. Primo fra tutti, che ogni cane a suo modo è speciale, non esistono cani di serie A e cani di serie B.
Inoltre dalla storia di Chato possiamo imparare un’altra cosa importante, non importa quando un obbiettivo sia lontano da raggiungere, con la volontà e la perseveranza tutto diventa possibile.