Cane senza casa protegge una donna anziana e cieca, che stava sdraiata vicino al fiume
Questa donna ha trovato, lungo il suo cammino, un cane ed è stato la sua salvezza
Questa fotografia ha fatto il giro del mondo sciogliendo milioni di cuori. E, io amici miei e cari lettori, sono qui per raccontarvi da dove viene e che cosa sta a significare. Infatti, serve soprattutto per sottolineare quanto sia importante tenersi stretti i nostri migliori amici pelosetti. I cani sanno essere degli animali fedeli e possono aiutarci in qualsiasi momento e situazione. Anche se non a livello materiale, per lo meno a livello emotivo, non ci abbandonerebbero per nulla al mondo. E, chi di voi ha dei cagnolini, lo sa perfettamente.
Giorno dopo giorno ci dimostrano e dimostrano in generale il loro amore e attaccamento nei nostri confronti e, questa storia ne è sicuramente un esempio. Infatti, non solo questo cane e i suoi amici pelosetti, sono stati vicini ad una donna che ne aveva bisogno. Ma dimostrano anche il fatto che dei randagi come loro hanno empatia da vendere. Non credete anche voi? Andiamo a vedere cosa è veramente successo a questa persona.
Questo cane, che potete vedere benissimo in foto vicino a questa donna, è un randagio. La foto è stata scattata da un uomo che stava passando da quelle parti, che si chiama Ake Srisuwan ed è diventata subito virale. L’immagine proviene dalle rive di un fiume presente in Nepal e la donna è una signora anziana, presumibilmente cieca e senza fissa dimora.
Questa gentile signora si era persa e, alla fine, si è addormentata lungo il fiume con il fango che la ricopriva. Nessun uomo e donna ha badato a lei o ha cercato di aiutarla. Bensì un cane randagio che passava da quelle parti ha deciso di farle compagnia. Di certo non poteva sostenerla e portarla in un posto sicuro. Così, deicse di vegliare su di lei.
E, a poco a poco si avvicinò anche un altro cane randagio. Anche lui, un pò incuriosito e un pò preoccupato per le sorti della donna. Prese esempio dal suo fratello canino e non la lasciò sola neanche un secondo. Questo fino all’arrivo dei soccorsi. Ebbene amici miei cari, quanto ancora dobbiamo imparare dai nostri amici a quattro zampe?