Cane sale sul tavolo: come farlo smettere?
Al nostro Fido permetteremmo tutto, ma ci sono dei comportamenti che non si possono tollerare. Se il cane sale sul tavolo, dobbiamo impedirglielo
La nostra piccola palla di pelo è davvero un terremoto? Il cane che sale sul tavolo ci fa disperare? L’obiettivo è trovare una strategia efficace per insegnargli, una volta per tutte, che non si fa.
In quest’ottica, non dimentichiamo che il nostro adorato Fido ha bisogno di regole e che più lo teniamo impegnato, meno motivi avrà di scorrazzare in giro per casa in maniera incontrollata.
Gli animali, infatti, umani compresi, devono incanalare correttamente le proprie energie per mantenere un sano equilibrio psicofisico.
Il cane e l’attrazione verso il tavolo
Parliamoci chiaro: le superfici medio-alte hanno una certa attrattiva per Fido. Questo vale ancora di più se si tratta di pelosi che appartengono a razze di cani perfette per l’agility, intelligenti e veloci.
Tuttavia, se il comportamento è reiterato, significa che il cane probabilmente, non ha ricevuto una corretta socializzazione. Si tratta di una fase molto delicata dell’esistenza di un peloso, in cui impara come si interagisce con il mondo esterno nel rispetto di tutti gli attori in gioco.
Eventi della vita permettendo, è bene che questa cominci già dalle prime settimane dopo la nascita. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sui corsi di addestramento per cuccioli, che devono essere tenuti da professionisti esperti e certificati.
Questione di abitudine
Se abbiamo deciso di adottare un amico a quattro zampe, magari portandolo via dalla gabbia un metro per un metro del canile cittadino, soprattutto nelle prime settimane di convivenza, vanno fissati dei paletti e non va mai abbassata la guardia.
Fido vede la sua nuova casa come un luogo nuovo, da esplorare e scoprire. Il tavolo non è da meno. Oltretutto le superfici sopraelevate sono le sue preferite, perché migliora la visuale d’insieme.
Questo però non vuol dire che tutto è permesso, anzi: sin da subito dobbiamo stabilire cosa si può e non si può fare. Certamente, l’invasione di un luogo delicato come la cucina, in cui l’igiene deve essere garantita, non può non essere offlimits per il nostro peloso dispettoso.
Fido scalatore, perché?
Il cane che sale sul tavolo segue la propria natura. Gli animali, cani o gatti che siano, infatti, sono inclini a salire sui ripiani in generale. Mensole, mobili, mobiletti sono troppo invitanti per un esemplare che deve ‘toccare con zampa’ per avere la percezione di quello che lo circonda. La vista è un senso molto utile e di cui si serve il nostro amico a quattro zampe, ma mai come l’udito, l’olfatto e il tatto.
C’è però una differenza sostanziale tra Miao e Fido. Il primo sale sulle varie superfici per avere un controllo maggiore del territorio, il secondo per ragioni più sentimentali. La nostra piccola palla di pelo, infatti, soffre molto la solitudine e non vede l’ora di passare del tempo con noi, magari quando siamo tornati da una lunga giornata di lavoro fuori.
Si tratta di un aspetto da non sottovalutare in fase pre-adozione: per quanto l’intenzione sia nobile, non andiamo fino in fondo se non siamo sicuri di avere le risorse di cui il cane ha bisogno. Nei casi più sofferti di solitudine, infatti, si arriva a parlare di ansia da separazione. Ecco allora che scala i mobili per sentirsi più vicino a noi.
Non solo affetto
Non pensiamo che tutto giri intorno a noi, per quanto sia vero che il cane ci voglia molto bene e dipenda dalle nostre scelte. Determinate abitudini, infatti, sono dettate anche da un bisogno di comodità.
La cosiddetta comfort zone è quella che il nostro adorato Fido ricerca in casa propria soprattutto. Dei punti in cui si sente protetto e al sicuro. Sono delle aree della casa che sente come proprie e non corrispondono soltanto al sottoscala e a tutti i posti che hanno un ‘tetto’: pensiamo a sotto il letto, il tavolo o qualsiasi altro ‘sotto’. Anche sopra i mobili ha la percezione che non gli possa succedere nulla di male.
A tal proposito, può valere la pena approfondire l’utilità del kennel come rifugio e sapere come fare in modo che il cane ci si abitui senza traumi.
Non dipende sempre dal cane
Il cane che sale sul tavolo, spesso, lo fa perché invogliato. Ecco allora che anche il nostro comportamento incide su quello di Fido. Se il gatto salta sul tavolo per una questione territoriale, il migliore amico dell’uomo spesso è attirato da qualcosa.
Se non vogliamo assecondare determinati atteggiamenti proibiti, non induciamo in tentazione con cibi succulenti lasciati incustoditi e presidiamo sempre la cucina quando si sta preparando qualcosa di buono in vista del pranzo o della cena.
In quest’ottica, dobbiamo anche evitare di cedere quando il cane ci chiede dei bocconcini durante i nostri pasti. Meno rendiamo ‘appetibile’ il tavolo, meno dovremo combattere con gli istinti del nostro amico a quattro zampe.
Sarà l’ingordigia o lo spirito di sopravvivenza, questo dipende dalla dieta e dal fatto che sia più o meno sana ed equilibrata, ma stiamo certi che il cane non si lascia sfuggire l’occasione di una razione extra di pappa. Ecco perché funziona così bene il meccanismo del rinforzo positivo in addestramento.
Ci sono poi dei casi in cui la gola c’entra poco. Se non concediamo le giuste attenzioni alla nostra piccola palla di pelo, lei cerca di attirarle su di sé in vari modi. Salire sul tavolo della cucina o fare qualsiasi cosa che sa metterci in allarme è una tattica vincente, non è vero?
Possibili rimedi
Il cane sale sul tavolo? Chiuderlo in una stanza o tenerlo legato, a parte il fatto che lo fa star male, sono soluzioni momentanee, non risolutive. È meglio puntare all’educazione del nostro amico a quattro zampe, alla già citata socializzazione. I risultati saranno definitivi, o quantomeno duraturi.
Tra i comandi base, che Fido deve conoscere perché possa vivere in compagnia di bipedi e in un ambiente urbano in generale, c’è “seduto”. Se lo conosce, noi proprietari avremo un maggiore controllo delle varie situazioni, soprattutto quando abbiamo ospiti in giro per casa. La soluzione non è rinchiuderlo in un’altra stanza, ma insegnargli la convivenza nel rispetto delle regole e di tutti gli attori in gioco, bipedi e quadrupedi che siano.
In fase di addestramento, ovviamente, è fondamentale mantenere la coerenza. Non possiamo sperare che Fido ci obbedisca se gli diamo delle regole contrastanti fra loro. Non cedere a quegli occhioni che ci supplicano di ricevere un pezzettino del nostro pollo arrosto serve proprio a questo.
Infine, se il cane sale sul tavolo della cucina, un’ottima strategia è quella di fornirgli una distrazione più interessante del pranzo. Non è certo un’impresa facile, ma non impossibile. I suoi giochi preferiti, o uno nuovo appena comprato, possono fare al caso nostro.