Cane randagio senza speranza? No, la sua storia è a lieto fine
Era il cane randagio che nessuno voleva, ma poi un bel giorno qualcuno ha fatto qualcosa di speciale
“C’era una volta, tanto tempo fa…”: potrebbe iniziare proprio come una favola la storia del cane randagio che ha trovato improvvisamente il suo lieto fine.
La storia risale a diversi anni fa, quando nel mese di agosto una donna di Atene era in vacanza in una piccola città turistica sul mare. E proprio come nelle favole, la storia comincia con un’apparizione.
L’apparizione del cane randagio
Mentre stava passeggiando con il suo cane sulla spiaggia, la donna, di nome Valia Orfanidu, si accorse della presenza di un cane randagio. Valia è un amante degli animali, e si occupa proprio di randagi, che sono presentissimi sulle isole greche.
«Quando sei un amante degli animali che vivono in Grecia, è facile abituarsi ai cani randagi che vagano solitari dappertutto – ha detto – e si sceglie di salvare quelli che non ce la fanno per le strade: i malati, i cuccioli, le cagnoline in gravidanza… Perché aiutarli tutti è davvero impossibile».
Ma qualcosa di questo cane, che sembrava essere piuttosto giovane e non sembrava aver nessuna di queste pressanti esigenza ha trasmesso a Vania un profondo senso di urgenza. Doveva avvicinare quel cane.
«Fui presa dal panico – ha detto Vania – c’era qualcosa in quel cane che lasciava trapelare che la sua vita da randagio non fosse stata facile e che fosse estremamente vulnerabile».
La magia di un randagio che cerca amore
Non appena Vania si avvicinò, il piccolo rotolò sulla schiena e si lasciò accarezzare sulla pancia. Non aveva nessuno che si prendesse cura di lui, ma aveva tantissimo amore da dare. E stava facendo uno dei gesti affettuosi del cane.
«Voleva disperatamente delle coccole, voleva l’attenzione di qualcuno». Ha detto Vania, che a quel punto ha trascorso alcuni giorni con lui. E ha notato quanto fosse dolce e bisognoso d’affetto: voleva giocare nella sabbia, inseguiva le macchine che passavano e seguiva le famiglie che venivano al mare.
«Non ho chiuso occhio per due giorni. Pensavo e cercavo di trovare un modo per portarlo via da quella spiaggia il prima possibile» ha detto Vania.
Il lieto fine di Vania e del cane randagio
Alla fine, Vania tornò sulla spiaggia e lo portò con se in macchina. «L’ho chiamato Blu per il mare azzurro che gli ha tenuto compagnia per tutto questo tempo». Vania però non era destinata a essere la sua nuova mamma umana, poiché lei doveva occuparsi di tanti altri cuccioli.
Nel frattempo, in Olanda, una famiglia era in lutto per la perdita di uno dei loro cani, scomparso in estate. Abbaio, così si chiamava il cane che tristemente morì d’estate lasciando tutti, anche Rincewind (l’altro cane della famiglia) nel dolore profondo.
Abbaio e Rincewind lavoravano insieme come cani da terapia, visitando le case di cura della zona e aiutando le persone con demenza e affette dal morbo di Alzheimer, strappando loro dei sorrisi. Dopo questo lutto però la famiglia Folkerts ha scoperto una nuova gioia quando hanno conosciuto Blu.
Infatti grazie a Second Chance Animal Rescue Society Blu è stato ripulito e curato e poi preparato all’adozione, pronto per andare a casa dei Folkerts. Una settimana più tardi, con l’aiuto di Animal Association International (AAI), Blu era pronto per trasferirsi in Olanda.
Blu, il cane randagio è diventato un cane da terapia
Blu ha fatto un corso di addestramento per diventare un cane da terapia e questo mese ha fatto la sua prima visita alla casa di cura. Le persone erano felici di conoscerlo.
Il randagio che poteva trascorrere tutta la sua vita da solo sulla spiaggia ha finalmente una famiglia e una vita felice e aiuta anche le persone a sentirsi felici.