Cane o gatto, chi è più pulito e perché? Tutto quello che c’è da sapere
Sono i migliori amici dell'uomo a quattro zampe, ma cane o gatto, chi è più pulito? La risposta è semplice, ma le ragioni complesse. Tutti i dettagli
Cane o gatto, chi è più pulito? La risposta in breve è il gatto, ma non si tratta di pigrizia o di chissà quale differenza tra le specie. Certamente i felini tengono di più alla propria igiene, ma è anche vero che in qualche modo Fido parte svantaggiato.
Il nostro obiettivo è cercare gli aspetti che regolano una faccenda così importante delle vita dei nostri amici a quattro zampe e che può arrivare a incidere anche sulla loro salute. Cerchiamo di fare un po’ di ordine e di imparare come possiamo intervenire noi compagni di avventure bipedi.
L’igiene, un biglietto da visita
Cane o gatto, chi è pulito? Nel dna dei nostri fedeli amici c’è qualcosa che li spinge a comportarsi in maniera profondamente diversa. Il nostro adorato Fido, soprattutto se appartiene a determinare razze, ama passeggiare al parco, scorrazzare in lungo e in largo e tuffarsi nel fango appena ne ha l’occasione.
Per Miao, invece, le cose stanno diversamente e questo incide molto sul grado di pulizia dei felini che, anche se randagi, amano passare il proprio tempo fra gli alberi, a cacciare topi e lucertole.
Che sia fango, sabbia o semplice acqua non importa, quello che conta per il migliore amico dell’uomo e riportare tutto quello che si può sul pavimento di casa: sembra il risultato di un piano ben studiato, insomma.
Il gatto è un animale differente, molto più tranquillo e restío a sporcare il suo prezioso manto. La bravura di gestire la propria igiene è risaputa quando si tratta dei felini. Tutto viene regolato da qualcosa, e anche la pulizia non fa eccezione: è una questione di comunicazione.
Il mantello di Fido
Se avessimo le capacità di un microscopio e potessimo fare un viaggio tra il pelo della nostra piccola peste – un po’ come accade in “Viaggio allucinante” di Asimov con il corpo umano – scopriremmo tante di quelle cose, che un avventura nello spazio, in confronto, sarebbe davvero noioso.
Ecco perché il veterinario di fiducia del nostro amico a quattro zampe, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, non smette mai di ribadire l’importanza del bagnetto periodico e della somministrazione dell’antiparassitario. Si va dai semplici acari della polvere, passando per ogni tipo di insetto esistente in natura, sino ad arrivare agli ectoparassiti.
Il pelo dei nostri amici a quattro zampe, soprattutto se è lungo e ha una struttura che cattura la polvere e la sporcizia, è un habitat perfetto per i microorganismi che popolano il Pianeta e trovano in Fido la dimora perfetta.
La presenza di microrganismi sulla cute e la pelliccia non è un pericolo, ma una sorta di identità. Infatti, il microbioma è l’insieme dei microrganismi simbiontici, che convivono con gli organismi ma senza recargli alcun danno. Si tratta di un sottile equilibrio fra la contaminazione e la pulizia, che conferisce un’identità olfattiva ai nostri animali.
Che cosa è il microbioma
Tra cane o gatto chi è il più pulito, senza l’intervento di qualcun altro, è Miao. Per capire la ragione che sottosta a certi meccanismi bisogna soffermarsi sul microbioma. Rappresenta tutti i microrganismi simbionti presenti nel corpo di bipedi e quadrupedi, sia esternamente che internamente.
Oltre ai microrganismi che si nascondono tra il pelo, che sono fondamentali per garantire la comunicazione odorosa tra soggetti, anche quelli presenti nell’apparato intestinale hanno la loro importanza, in special modo durante la fase digestiva.
Se abbiamo un deficit, vuol di re che non siamo in salute e che dovremo avere a che fare con fastidiosi disturbi gastro-intestinali. A incidere negativamente potrebbe essere l’uso degli antibiotici – soprattutto quando è prolungato – perché viene colpita la microflora intestinale.
L’olfatto per comunicare
Il nostro adorato Fido è un animale che nasce carnivoro e all’interno di un branco con delle gerarchie per garantire la sopravvivenza di tutti gli attori in gioco. Non a caso si parla di maschio alfa, e quando ce ne sono due nella stessa zona il pericolo di uno scontro è concreto.
Questo tipo di amici a quattro zampe hanno il bisogno di comunicare tra loro per definire le strategie da intraprendere e di ‘parlare’ con gli altri animali nelle vicinanze per intimare loro di non pensare a un’ipotetica invasione di campo. In quest’ottica, la comunicazione olfattiva è fondamentale.
Sono le secrezioni ormonali a regolare il tutto ed è per questo – per esempio – che soprattutto i maschi fanno la pipì a poco a poco e segnano in territorio. Stanno lasciando un messaggio importante per i forestieri di passaggio dal quartiere. Queste sostanze, stimolando determinati recettori, danno informazioni specifiche, in grado di determinare modificazioni di natura fisiologica e comportamentale.
Perché i cani si leccano?
Cane o gatto, chi è più pulito? Il gatto, lo sappiamo già, ma entrambi usano la stessa tecnica per occuparsi della propria igiene. La saliva altro non è che una secrezione sierosa delle ghiandole salivari che si trovano nella cavità buccale. Trattandosi del primo tratto dell’apparato digerente, ha una funzione digestiva.
Presenta alcuni enzimi che possono compromettere le costituenti esterne delle molecole che compongono il cibo e altri elementi. Dunque, se Fido si cospargesse di saliva modificherebbe la popolazione del microbioma e delle proprie secrezioni che lo identificano come essere individuale. Un vero disastro, insomma, considerando che vive in branco e tutte le dinamiche alla base della comunicazione ne verrebbero compromesse. Attraverso l’odore, infatti:
- Ci si afferma leader di un branco;
- Si corteggia la femmina che interessa per la riproduzione e viceversa;
- Ci si mette in guardia da possibili pericoli;
- Si marca il territorio.
Insomma, le scelte che il nostro amico a quattro zampe fa in termini di igiene sono strettamente legate alla sua sopravvivenza in natura, alla sua e a quella del suo branco.
Come si pulisce il cane
Cane o gatto, chi è più pulito e quali sono le tecniche che utilizzano? La cura per il proprio pelo, quando si parla di cani, ci dice molto sul tipo di dieta che segue. Se l’alimentazione è corretta, indipendentemente dal fatto che sia naturale o industriale, il manto appare appariscente, morbido e lucido. Il benessere in toto si manifesta esteriormente anche così.
Lo stesso vale per l’idratazione, che è espediente imprescindibile per la cura dell’elasticità della pelle e, quindi, di un pelo folto. Si può ricorrere, poi, ad alcune, piccole attenzioni per farsi belli e sentirsi comodi. Quest’ultimo è il fine principale.
Fido, se è appena stato in spiaggia, scuoterà il corpo per liberarsi della sabbia rimasta incastrata in mezzo ai peli. I denti li pulirà con l’ausilio di un osso, senza contare che ormai in commercio esistono degli snack studiati appositamente per questo obiettivo. Poi non può mancare il nostro intervento periodico, con il bagnetto e l’utilizzo di detergenti e spazzole precise.
Conclusioni
Il felino, per natura, è un animale solitario, elegante e silenzioso. L’attenzione all’igiene, anche in questo caso, è un fattore legato al comportamento e all’anatomia. La lingua di Miao è ispida e ruvida in superficie: perfetta nell’ottica di una puntuale igiene orale.
La particolare morfologia della lingua fa sì che il soggetto possa distribuirsi addosso le secrezioni cutanee, grazie anche all’azione degli enzimi salivari.
Si mira a schermare il proprio corpo da odori indesiderati, come il profumo del proprio compagno di avventure bipede. Si tratta di una forma di protezione nei confronti della propria “salute sociale”. L’aria, l’acqua e la terra sono veicoli di diffusione degli odori che i nostri amici a quattro zampe sanno come utilizzare.