Il cane non ascolta: tutti i trucchi per riuscire a farsi sentire
Se il cane non ascolta potrebbe avere problemi di socializzazione o qualche malessere più profondo, saperlo ci dà la chiave per risolvere. I dettagli
Stabilire di allargare la famiglia e adottare un amico a quattro zampe non vuol dire solo amore incondizionato, coccole e carezze; ma anche educazione, metodo e rispetto reciproco per una convivenza pacifica e serena.
La fase della socializzazione, quindi, quando possibile, è bene che cominci già dalle prime settimane di vita.
Seguendo una programmazione precisa, all’insegna della coerenza e del metodo. Dare segnali discordanti, infatti, può solo confondere il nostro amato Fido ed ecco perché è importante usare il tono di voce corretto.
Se il cane non ascolta, potrebbe farlo per capriccio o per ragioni più profonde, che riguardano il suo benessere e che è importante individuare per garantire sia quello fisico che quello psicologico. In questo modo potremo vivere tutti insieme in pace e tranquillità.
Sguardo d’insieme
Capita di chiedersi perché il cane non ascolta mai ed è sempre importante capirne il motivo, prima di ricercarne il rimedio. Che gli amici a quattro zampe siano vivaci, soprattutto quando sono giovani e in forze, non è una cosa di cui stupirsi.
Ma fino a che età questo è normale e quanto possiamo e dobbiamo accettare per rispettare la loro natura? Qual è la linea di demarcazione che segna il momento in cui Bau è disobbediente? Capirlo è fondamentale per un corretto stile di vita.
Si deve aspettare che si calmi da solo o ci si deve rivolgere a personale esperto nel settore e scegliere dei corsi di addestramento per cuccioli e non solo mirati? Cerchiamo di mettere un po’ di ordine su un argomento su cui non sempre si hanno le idee chiare.
Le ragioni principali
Se decidiamo di prendere un cane, dobbiamo mettere in conto una fase di assestamento. Si trova in un nuovo posto, con nuove abitudini e con presenze diverse da quella della sua mamma o dei soggetti a cui era abituato, gabbia un metro per un metro del canile compresa. Inoltre, non è strano che, durante i primi tempi, voglia stare al centro dell’attenzione, circondato da amore, giochi e tanta allegria.
Forse è proprio per questo che tende a non ascoltare. Dobbiamo immaginare un nuovo arrivato come una persona estremamente spaesata. Dobbiamo e possiamo amarlo e comprenderlo sino a un certo punto, dopodiché dobbiamo tirare fuori un po’ di severità e autorevolezza.
Se la nostra piccola palla di pelo non si abitua sin da subito a determinate azioni, con il passare del tempo diventa sempre più difficile. Il suggerimento è chiaro: sì alle coccole, ma non perdiamo la nostra autorevolezza. Una delle prime cose da fare quando Fido arriva a casa, è mostrare dolcezza, ma pugno duro quando si tratta di capire cosa è concesso e cosa no. All’interno di ogni famiglia, è quasi fisiologico che si ritrovi una figura leader, una sorta di capobranco con cui si verifica una specie di imprinting.
Parola d’ordine concentrazione
Anche se si portati a considerare Fido tra gli animali più intelligenti al mondo, non significa che anche lui non debba crescere ed evolversi attraverso delle linee guida da seguire: l’educazione è necessaria sia se si parla di bipedi che di quadrupedi. Il cane che non ascolta va capito e aiutato, deve imparare. È quindi il caso di mostrare, come anticipato prima, un po’ di severità. Soprattutto all’inizio, è normalissimo che la nostra palla di pelo pecchi di attenzione. Si ritrova in un mondo nuovo, circondato da cose che non ha mai visto prima di quel momento.
Ricordando sempre il carattere giocoso del pet e della sua fame di curiosità, catturare la sua attenzione e fare in modo che ci ascolti non sarà per nulla semplice. Una volta trovato l’approccio giusto, però, saremo sorpresi di quanta intesa si possa sviluppare tra noi e il mostro amico a quattro zampe.
I casi in cui si parli di deficit dell’attenzione seri sono rari, ma possibili. Ecco che imparare a interpretare correttamente il linguaggio del cane diventa importante per sapere qual è il problema e se è opportuno contattare il veterinario di fiducia. Per questo motivo è il caso di osservare Fido e capire se non ci ascolta perché è vivace o se non lo fa per qualche altro motivo. Se sorge il dubbio, non temporeggiamo nel contattare lo specialista.
Questione di età
Chiunque abbia deciso di adottare un amico a quattro zampe, probabilmente, arrivato a un certo punto, avrà pensato di mollare e ha creduto che quell’esemplare non facesse per sé. Nulla di più sbagliato e di ingiusto nei confronti di chi dipende in tutto e per tutto da noi. Non bisogna mai prendere decisioni affrettate. A volte dimentichiamo che anche lui vive la fase della giovinezza, della spensieratezza e dell’incoscienza, della disobbedienza.
Spesso il motivo per cui il cane non ascolta è proprio questo. Riceve impulsi e stimoli di natura diversa nello stesso momento e vuole scoprire e conoscere tutto quello che lo circonda. In determinati casi, è anche giusto lasciarlo fare, con dei limiti da non oltrepassare. Dobbiamo avviarlo verso un percorso di educazione che lo renda cosciente di cosa può fare e di cosa no.
Come farsi ascoltare, il metodo
Per l’addestramento, qualsiasi sia l’obiettivo da voler raggiungere, si consiglia la tecnica del rinforzo positivo, snack e giochi per catturare l’attenzione del cane e premiarlo quando si comporta bene. Inoltre, dobbiamo creare un ambiente a misura di quadrupede, con una zona franca dove Fido possa sentirsi al sicuro. A tal proposito, può tornare utile sapere come abituare il cane al kennel.
Se fa qualcosa di sbagliato o se si allontana troppo, è il caso di richiamarlo in qualche modo. Sembra che il metodo che funzioni più di tutti sia quello di stimolare l’udito e l’olfatto del piccolo. L’importante, però, è non sgridare il cane. Non solo non capirebbe, ma si spaventerebbe. Meglio quindi sapere come parlare al cane. Inoltre, non va mai messa fretta all’esemplare in questione, ma se notiamo dei comportamenti strani è il caso di rivolgerci a un etologo.
Il cane che non ascolta ha bisogno di qualche sessione di addestramento mirata, all’insegna del relax e del divertimento. Ma prima sentiamo il veterinario di fiducia per capire se soffre di deficit dell’attenzione o di iperattività.
A volte determinati comportamenti possono essere legati alla razza del cane che magari ha un’indole più testarda o un carattere più forte. In altri casi, se il piccolo Fido è un trovatello, potrebbe aver subito un trauma di cui non sappiamo nulla. A tal proposito, può tornare utile saperne di più su cosa significhi adottare un cane traumatizzato. Insomma, capita la causa è più facile intervenire. Quel che è certo è che Bau deve potersi fidare di noi e non vederci come il nemico che lo punisce, urla e sbraita; ma piuttosto come un alleato che lo comprende sino in fondo.