Cane mammone: cosa fare?
È la nostra ombra e ha spesso bisogno di un contatto: forse abbiamo un cane mammone. Vediamo come riconoscerlo e rimediare.
Ci sono dei comportamenti sospetti? Il nostro amico è troppo presente nelle nostre vite? È possibile che sia un cane mammone. È sicuramente il migliore amico dell’uomo, la sua fedeltà incondizionata è una certezza assoluta; ma ci sono dei comportamenti che arrivano al limite del patologico e potrebbero essere sintomo di insicurezza.
Prima di trarre delle conclusioni affrettate però vediamo quali sono i segnali che ci possono togliere eventuali dubbi.
Nessuna privacy in bagno con il cane mammone
Può far parte dei comportamenti comuni che esprimono amore, ma se diventa eccessivo dobbiamo decisamente preoccuparci. Il cane mammone non si limita a solo a voler venire in bagno con noi, ma non vuole proprio separarsi e vederci uscire dal suo campo visivo.
Questo significa che quando chiudiamo la porta (o persino quando entriamo in doccia) sentiamo sonore proteste: pianti e grattate. Questo è un tipico segnale di un attaccamento morboso al proprio padrone.
Possesso dei sedili dell’auto
Il sedile posteriore dell’auto è tutto suo. Se è ricoperto di peli e di giochi mordicchiati, vuol dire che Fido non ci lascia nemmeno quando usciamo di casa. Se poi prende possesso di un’intera zona della macchina, a discapito di amici e parenti, non ci sono più dubbi.
Di fatto un cane mammone cerca di venirci addosso anche quando guidiamo e non ci lascia in pace neanche se rimane in macchina con un’altra persona presente (mai lasciarli soli in auto!): farà il diavolo a quattro e sembrerà condannato al patibolo.
Manie di controllo e ansia da separazione
Un cane mammone è un cane che controlla periodicamente che mamma o papà siano presenti. Se siamo fuori casa – per esempio a una festa – nel bel mezzo dello svago viene verso di noi a controllare che ci siamo e non lo abbiamo lasciato lì da solo.
Siamo anche la sua attrazione preferita al parco. Se portandolo al parco non si sgancia mai da noi, ma continua a cercarci anche quando si trova nella zona dedicata a lui, dove può muoversi in libertà e senza guinzaglio, non vuol dire che abbiamo dimenticato di chiudere il tubetto di colla, ma solo che il nostro è un cane mammone, per altro con evidenti segni di ansia da separazione.
Cane mammone e letto
Fido ha un suo lato del letto? Bene, abbiamo un problema. Un altro segnale tipico è il fatto di avere il permesso di dormire sempre e comunque nel letto con noi, magari sempre nello stesso punto, il suo preferito.
Intendiamoci, dormire con il cane è anche una pratica sana, ma a patto che Fido non si imponga per farlo sempre e comunque, anche quando non è il caso perché stiamo poco bene. Se Fido si impone, piange e abbaia e se per finire ci “spinge” sempre più in là perché ha la pretesa di starci addosso… allora ecco, abbiamo un cane mammone.
Dove sei stata, mamma?
Un cane mammone potrebbe essere un cane geloso e lo dimostra in diversi modi. Intanto ama stare in braccio. Cammina al guinzaglio, sì, annusa in giro e fa tutti i suoi bisogni (magari segnando anche il territorio); ma preferirebbe stare in braccio e ce lo fa capire in tutti i modi.
La cosa potrebbe anche essere carina se limitata ad alcuni episodi e se il cane è di piccola taglia… diventa un po’ più complicato se il nostro amico a quattro zampe vuole farlo proprio sempre ed è un pastore tedesco o un labrador.
In più, per gelosia, ispeziona la casa al nostro ritorno. Fa un giro veloce, si assicura che non ci sia nessun altro oltre a noi e quando capisce che siamo soli non riesce a contenere la felicità che la nostra tanto attesa presenza gli provoca, ci saluta rumorosamente e scodinzolando a più non posso: non c’è dubbio nemmeno in questo caso.
Qual è il suo giocattolo preferito?
Il cane mammone non avrà un vero e proprio giocattolo preferito, perché preferirà spupazzare qualcosa di appartenente a noi. La nostra scarpa, la biancheria, il nostro cuscino.. icani che sono attaccati ai loro proprietari hanno anche un forte legame con il loro profumo e possono rannicchiarsi tra le loro cose.
Per altro, prediliscono quelle più puzzolenti come le scarpe. A tal proposito potrebbe essere utile sapere qualcosa di più sul senso dell’olfatto (molto sviluppato) e sul perché i cani annusano tutto.
Chiamiamolo cane velcro
Se Fido è un cane mammone sarà anche un… cane velcro. Insomma, anche se ha un’intera casa piena di superfici morbide su cui dormire, sceglie sempre il divano per stare accanto a noi.
Tutto ciò denota un grande affetto e certamente è in qualche modo gratificante e lusinghiero, ma cerchiamo di capire quali sono le ragioni che spingono il nostro amato amico a quattro zampe a cercare un continuo contatto con noi, e se nascondono dei disturbi o dei malesseri di qualche tipo.
Perché abbiamo un cane mammone
Tutti i segnali appena descritti potrebbero nascondere una profonda insicurezza o un grande senso di protezione nei nostri confronti. I cani, infatti, hanno uno spiccato senso del branco, ereditato dai lupi, e nutrono un profondo rispetto per il loro capo: noi!
Lasciarci soli per lui significherebbe esporci a dei pericoli. Che poi il pericolo sia un amico alla festa o un rotolo di carta igienica, è solo un piccolo e insignificante dettaglio.
Attenzione però: la differenza tra massima devozione e profonda insicurezza è sottile. La solitudine è un grande nemico dei nostri pelosi e si può arrivare anche a parlare di stress del cane. Questo è più facile che avvenga se viene lasciato spesso solo, o se abbiamo un cane traumatizzato da qualche evento passato.
Quando abbiamo a che fare con un cane mammone, attenzione anche all’introduzione di un altro animale in casa. La presentazione tra cane adulto e cucciolo di cane deve avvenire sempre seguendo determinate regole, soprattutto se il nostro fedele amico è molto legato a noi e al suo territorio, la sua casa.
C’è una soluzione
Siamo quindi destinati a vivere in simbiosi con il nostro adorato quadrupede? La risposta è no, a meno che non siamo noi a volerlo.
La soluzione è quella di rivolgersi al proprio veterinario per avere dei consigli o a un educatore cinofilo per concordare insieme un vero e proprio piano di addestramento.
Nell’attesa di ottenere dei risultati, non ci resta che avere pazienza (in fondo c’è di peggio nella vita) e monitorare la situazione per riferire eventuali comportamenti sospetti agli esperti in materia.