Cane legato alla recinzione di una scuola abbandonata: la storia di Levey

Levey se l’è vista davvero brutta. Il cane è stato legato alla recinzione di una scuola abbandonata. Chissà da quanto tempo era lì e quanto ha sofferto nella sua vita. Quando lo hanno trovato era in condizioni terribili. Per fortuna qualcuno si è accorto di quel povero animale e ha chiamato i soccorsi. Se fosse passato anche solo qualche giorno in più, forse Levey non ce l’avrebbe fatta.

Legata a una recinzione, scheletrica e ormai senza forze: così è stata trovata Levey, una cagnolina soccorsa a St. Louis, nel Missouri. Il suo salvataggio è avvenuto appena in tempo, grazie alla segnalazione di una persona che ha allertato i volontari di Stray Rescue of St. Louis. Non è chiaro per quanto tempo Levey sia rimasta in quelle condizioni, ma il destino ha voluto che qualcuno si accorgesse di lei prima che fosse troppo tardi. Quando i soccorritori l’hanno raggiunta, era talmente debole da non riuscire nemmeno a stare in piedi. Tuttavia, nei suoi occhi brillava ancora un barlume di speranza.

Portata d’urgenza alla clinica del rifugio, ha ricevuto subito assistenza veterinaria. Nonostante la sofferenza, ha dimostrato una straordinaria dolcezza, affidandosi completamente a chi si stava prendendo cura di lei. Ogni giorno ha compiuto piccoli progressi, riacquistando lentamente peso e forze. Dopo una settimana, il cambiamento è stato evidente: il suo corpo ha iniziato a rispondere positivamente alle cure e il suo spirito si è acceso. Oltre a fidarsi nuovamente degli esseri umani, Levey ha trovato un compagno speciale: Alaric, un altro cane salvato da una situazione simile. I due ora giocano insieme, corrono e si sostengono a vicenda, dimostrando come il dolore condiviso possa trasformarsi in un legame profondo.

Anche se il percorso di recupero del cane trovato legato a una recinzione non è ancora concluso, il peggio è ormai alle spalle. Prima di essere adottata definitivamente, avrà bisogno di una casa temporanea dove continuare a rafforzarsi. Ma una cosa è certa: la solitudine ha lasciato spazio all’amore e la paura alla speranza. Come scrivono i volontari sui social: “Ora arriva la parte più bella: viziarla e aiutarla a riprendersi del tutto!”