Cane lecca candeggina, cosa fare?
I prodotti per l'igiene della casa sono una benedizione per noi, ma diventare un pericolo per Fido. Cosa possiamo fare se il cane lecca la candeggina?
La salute del nostro amico a quattro zampe è una priorità. Cosa possiamo fare se il cane lecca la candeggina? Prima di tutto chiamare subito il veterinario di fiducia e fornirgli una anamnesi il più possibile dettagliata. In base alle sue indicazioni, ci dovremo muovere il più velocemente possibile.
Esattamente come succede con i bambini, dobbiamo fare attenzione a non lasciare niente di incustodito se è potenzialmente pericoloso. La curiosità degli animali è rinomata, non si fermano davanti a niente e a nessuno, ecco perché è fondamentale prevenire invece che curare. Tutti i prodotti chimici che utilizziamo per pulire, teniamoli sotto chiave e lontana dalla portata dei cuccioli, siano essi bambini o quadrupedi.
Cane lecca acqua e candeggina
Se il cane lecca la candeggina, dobbiamo fare in modo che si liberi dell’agente tossico prima possibile. Non affidiamoci al fai da te o al sentito dire. La situazione è già seria, peggiorarla potrebbe risultare addirittura fatale.
Sia diluita con l’acqua che concentrata può provocare un vero e proprio avvelenamento del cane. Molto dipende dalla quantità ingerita e dal tempo di reazione. Se la quantità è minima e ce ne rendiamo conto immediatamente, il veterinario di fiducia – che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza – ha più possibilità di agire in maniera efficace.
Se il prodotto è candeggina per uso domestico, siamo di fronte a una sostanza che irrita ma non corrode. Quella senza cloro contiene perossido di idrogeno, che provoca il vomito e invece corrode i tessuti. Tutto dipende dalla concentrazione. Se non è diluita le conseguenze possono essere anche molto gravi e portare alla morte.
La tipologia per uso domestico ha un livello di pH di circa 11, mentre quella concentrata è di circa 12 o 12,5. È ovvio che più è diluita, meno risulta essere dannosa. In tutti i casi può provocare lesioni alla pelle, all’esofago e allo stomaco. Ecco perché è assolutamente consigliabile tenerla a debita distanza dalle zampe e dal muso del nostro amico a quattro zampe.Infatti, per quanto la sbadataggine sia sua, la responsabilità è nostra che abbiamo maggiore coscienza dei pericoli che corre.
Tra gli errori più frequenti, c’è quello di lasciare il secchio dello straccio incustodito. Niente di più pericoloso, visto che basta solo qualche minuto di distrazione perché le conseguenze siano anche irreversibili. Questo vale sia per i cani che per i bambini. La loro curiosità è cieca, quindi dobbiamo essere noi a preservarli.
Ad attirarli è soprattutto l’odore molto forte. Ricordiamoci sempre, infatti, che l’olfatto del cane è davvero molto sviluppato e lo spinge ad andare in lungo e in largo per esplorare e scoprire novità eccezionali.
Il cane ha bevuto acqua e detersivo
Il cane che lecca la candeggina reagisce anche in base alla razza. Ci sono alcune palle di pelo, infatti, che riescono a tollerare le indigestioni meglio di altre. Il pericolo è sempre concreto e questa sostanza non è mai innocua, ma le reazioni possono essere meno preoccupanti del previsto e comunque possiamo avere più tempo a disposizione per intervenire. Inoltre, ci sono esemplari più incoscienti di altri, e anche questo gioca un ruolo determinante.
Per esempio, i Pomerania non sopportano il suo olezzo molto forte, di conseguenza è difficile che diano più di una leccata prima di scappare via disgustati. I Labrador, invece, non hanno questo campanello d’allarme naturale. Per quanto riguarda i felini, invece, non ne sono attratti più di tanto, ma potrebbero toccarla accidentalmente con le zampe e poi leccarsele. Infatti, siamo di fronte ad animali estremamente autonomi nella gestione della propria igiene.
Cane ha leccato la candeggina, i segnali principali
Se il nostro amico a quattro zampe non sta bene, dobbiamo essere in grado di capirlo. Conoscere il linguaggio del cane e i segnali che manda è il primo passo. Poi, indubbiamente, è importante sapere a cosa corrispondono quanti più sintomi possibile. Non perché ci si debba sostituire al veterinario, assolutamente; ma perché è importante sapere che la tempestività può fare la differenza.
Anche osservando semplicemente la casa possiamo trovare degli indizi. Il secchio rovesciato per terra o tracce lasciate qua e là devono farci pensare che la nostra piccola palla di pelo potrebbe non essersi limitata alla marachella, ma anche a un drink extra e non salutare. Fondamentale, comunque, è osservare in che condizioni fisiche si trova. Tra i sintomi più frequenti ci sono:
- Irritazione in corrispondenza delle aree che sono entrate a contatto con la candeggina;
- Tosse canina persistente;
- Salivazione eccessiva;
- Ustioni sul muso o nel cavo orale;
- Tremori e convulsioni;
- Debolezza e pressione bassa;
- Algie addominali;
- Episodi di vomito e diarrea.
Si tratta di segnali che, di solito, si presentano dopo pochi minuti dalla presunta ingestione. Le ustioni rimangono più a lungo, gli altri sintomi tendono a scemare nel giro di mezz’ora se la situazione non è grave. Tuttavia, ci sono delle ripercussioni più subdole e pericolose. Tracce di candeggina lo specialista potrebbe trovarle nel sangue. Ecco perché è fondamentale che il nostro adorato Fido sia sottoposto a una visita di controllo. Solo in questo modo potremo scongiurare il peggio e non dover affrontare conseguenze più gravi in un secondo momento, quando ormai potrebbe essere troppo tardi.
Cane ingerisce candeggina, come intervenire
Se il cane lecca candeggina concentrata è fondamentale che il veterinario di fiducia venga contattato immediatamente. Qualora non dovesse essere reperibile, raggiungiamo la clinica veterinaria più vicina. Saranno i medici a valutare la gravità della situazione e la terapia più adeguata alla risoluzione del problema.
Se le conseguenze non sono gravi e circoscritte a irritazioni cutanee, lo specialista potrebbe consigliarci un bagno e uno shampoo specifico e particolarmente delicato per alleviare il bruciore che certamente non renderà la vita facile alla nostra piccola palla di pelo.
Se la dose ingerita è irrisoria, al nostro Bau sarà sufficiente vomitare e liberarsi di tutte le tossine che ha in corpo. Attenzione, però, perché questa non è la soluzione ideale in tutte le circostanze. Se non siamo sicuri del prodotto, non induciamo il vomito. Alcune sostanze, infatti, possono risultare letali subito dopo determinate operazioni. Qui si capisce ancor di più perché il fai da te debba essere assolutamente bandito.
Lo stesso vale anche per la ciotola di latte come rimedio contro le intossicazioni. Se il consiglio arriva dal veterinario possiamo stare tranquilli, altrimenti non rischiamo.
Inoltre, in ambulatorio ci sono strumenti che non possediamo. Lo specialista potrebbe decidere di sottoporre il cane a una lavanda gastrica per svuotare lo stomaco dalla sostanza pericolosa, oppure utilizzare il perossido di idrogeno per indurre il vomito.
La prevenzione è la cura migliore
Qualsiasi sia il problema di salute del nostro amico a quattro zampe, ma soprattutto in casi potenzialmente così gravi, la prevenzione è la migliore delle strategie che possiamo mettere in atto per proteggerlo dai pericoli.
La candeggina, così come l’ammoniaca, è altamente consigliabile che rimanga chiusa nel suo apposito stipetto, lontano da mani e zampe indiscrete e incoscienti. Il secchio con l’acqua non lasciamolo mai incustodito e mettiamolo via una volta che abbiamo finito di passare lo straccio per terra. Oltre a quelli già citati, teniamo custoditi i prodotti per la pulizia del bagno, dei pavimenti e qualsiasi altra sostanza chimica. Infine, un valido aiuto potrebbe essere quello di tenere un kit del pronto soccorso per cani in casa.