Perché il mio cane è diventato iperprotettivo?
Un cane iperprotettivo vuole bene al suo padrone, ma è comunque un pericolo per sé e per gli altri. Ecco le cause di questo comportamento.
Per i padrone di un cane non c’è niente di più bello che vedere ricambiato il proprio affetto dal loro amico a quattro zampe. E questo affetto può essere manifestato in una gran quantità di modi, a seconda del carattere di Fido e del rapporto che si instaura con lui; uno di questi è senz’altro uno spiccato senso di protezione che può dimostrare in varie occasioni, ma soprattutto quando entriamo in contatto con altre persone o animali.
Determinati fattori, che analizzeremo proprio in questo articolo, possono però spingere un cane ad alimentare fin troppo questo senso di protezione, fino a diventare apertamente e immotivatamente ostile verso gli altri. Stiamo parlando insomma di un cane iperprotettivo. Vi spiegheremo qui cosa possa causare questo comportamento, e se ci sia un modo per limitarlo nel tempo.
Quando la gelosia supera il limite
A tutti piace sentirsi protetti, soprattutto se si sta vivendo un momento di tensione o di effettivo pericolo. Cosa succede però se questo atteggiamento persiste anche in assenza di rischi? Sicuramente l’effetto sortito è di tutt’altro tipo: molti restano sorpresi nel notare che il loro cane, tranquillo e pacifico fino a pochi momenti prima, si mostra improvvisamente aggressivo in presenza di qualcun altro.
Magari state solo facendo una passeggiata e passate accanto a qualche passante (con o senza cani al seguito); o magari avete appena accolto in casa vostra un amico, che ora si sta avvicinando per salutarvi; a volte si tratta persino di altri membri del nucleo familiare, che magari vorrebbero abbracciarvi: assolutamente nulla di pericoloso in vista. Eppure vi ritrovate a osservare Bau che cerca in ogni modo di impedire qualunque interazione tra voi e chiunque altro ci sia nei paraggi.
È possibile che si frapponga tra voi e i malcapitati con cui siete entrati in contatto; probabilmente lo vedrete assumere immediatamente una posizione difensiva, con orecchie basse e denti in bella vista; magari si metterà a ringhiare per incutere timore in chi ha davanti. Del resto è questo che crede di fare: difendere il suo padrone da un presunto aggressore. Il problema non è solo che non si tratta affatto di un’aggressione, ma anche che da difensivo, l’atteggiamento del cane potrebbe diventare apertamente ostile. E da quel momento in poi è facile che la situazione sfugga di mano, poiché potrebbe attaccare senza alcun tipo di provocazione.
Come si arriva a questo punto?
Ma come fa un cane a sentirsi legittimato a comportarsi in questo modo? Perché si ritrova a reagire così violentemente a qualcosa che noi reputiamo così innocuo, come un incontro tra amici o un abbraccio? Vi sono fondamentalmente due ragioni che possono far sviluppare in lui questa tendenza.
La prima ha a che vedere con il vissuto del cane. Se in passato ha subìto abusi o maltrattamenti, ciò non potrà non avere delle pesanti ripercussioni sul modo in cui si relaziona agli altri, soprattutto se tali maltrattamenti sono stati causati dall’uomo. Molte persone che adottano un cane prendono con sé esemplari traumatizzati, che fanno fatica a fidarsi degli esseri umani. Aiutarli a ricostruire un rapporto di fiducia con noi è assolutamente possibile; ma si tratta di un percorso lungo e difficile, che a volte può rendere il cane fin troppo dipendente dal suo nuovo padrone. E a quel punto potrebbe diventare iperprotettivo per paura che succeda qualcosa di brutto alla persona responsabile della sua felicità.
La seconda ragione riguarda il modo in cui lo abbiamo educato noi. La socializzazione e l’addestramento hanno un’importanza fondamentale per il suo sviluppo: gli permettono infatti di imparare a relazionarsi correttamente con persone e animali e a riconoscere i comportamenti corretti e quelli da non ripetere; allo stesso tempo, lo aiutano anche a sviluppare fiducia in se stesso. Se non ci riusciamo, se non sappiamo guidarlo nel modo giusto, potrebbe sviluppare vari problemi comportamentali causati non solo da mancanza di disciplina, ma anche da paura e insicurezze.
Capire in tempo che qualcosa non va
Per capire se Fido è iperprotettivo, è necessario osservare il suo comportamento in pubblico o comunque in situazioni in cui non siamo soli con lui. Non appena si avvicina qualcuno a noi, un cane iperprotettivo potrebbe:
- Abbaiare, ringhiare o mostrare i denti, sia per attirare la vostra attenzione che incutere timore in quelli che considera degli aggressori. Si tratta comunque di segnali di avvertimento, atti ad evitare che la situazione degeneri ulteriormente e dare all’altro il tempo di allontanarsi.
- Seguirvi senza sosta: pur non intervenendo direttamente sull’interazione che state avendo, Fido non ha comunque intenzione di perdervi di vista. Se notate che è in un chiaro stato di ansia saprete che per lui non è affatto uno scherzo: è seriamente preoccupato per voi.
- Fare pipì in giro, anche dentro casa, quando assiste all’ingresso di un estraneo. Ciò potrebbe essere un segno di paura, ma anche un modo per marcare il territorio e reclamare la casa come suo regno davanti all’intruso.
- Mordere o attaccare persone o altri animali che entrano in contatto con voi. Non tutti i cani iperprotettivi arrivano a questo punto, ma è importante individuare segnali meno allarmanti e intervenire a riguardo se lo si vuole evitare.
Le possibili soluzioni
Se il nostro cane è effettivamente iperprotettivo e non permette a nessuno di avvicinarsi a noi, è il caso di correre ai ripari: non farlo significherebbe lasciare che la situazione peggiori ancora di più, rendendolo un pericolo per tutti. A seconda delle ragioni, non è sempre possibile un intervento risolutivo efficace, in particolare se abbiamo a che fare con un cane fortemente traumatizzato.
Nella maggior parte dei casi si può però almeno limitare la portata del problema, e per farlo bisogna partire dalla giusta educazione: lo scopo è quello di scoraggiare determinati comportamenti, facendogli capire che sono sbagliati e che non deve ripeterli. Fatevi aiutare da delle persone fidate ed esercitatevi con il vostro cane ricostruendo le circostanze in cui si è mostrato ostile nei loro confronti. Ogni volta che lo farà, dovrete fermarlo e correggerlo.
A rendere questa operazione particolarmente delicata contribuisce la necessità di non rinforzare il loro comportamento negativo dandogli troppa attenzione: è importantissimo trovare il giusto equilibrio e farsi ascoltare senza incoraggiare indirettamente una reazione scorretta. Concentratevi sui progressi che fa, anche piccoli, e premiateli con una carezza o un dolcetto. Quando Fido sarà pronto aumentate il livello di difficoltà facendo delle passeggiate con lui e osservate come si comporta con degli estranei veri e propri. Se non riuscite a fare progressi in alcun modo, sarà il caso di affidarsi a una figura professionale nell’ambito del comportamento canino.