Cane incatenato senza acqua e cibo a Catania: proprietario denunciato

Le forze dell'ordine hanno salvato un povero cane incatenato senza cibo e acqua. La vicenda ha avuto luogo a Catania ed è scattata una denuncia verso il proprietario

Dalla Sicilia ci arriva l’ennesima storia di maltrattamento ai danni dei poveri animali domestici. Le forze dell’ordine, infatti, hanno salvato a Catania un cane incatenato senza acqua e senza cibo. Hanno poi provveduto, dopo averlo messo in sicurezza, a denunciare il proprietario. Ricordiamo che si tratta di un rischio penale, punito con multe anche molto salate e la prigione.

Cane triste
Fonte foto da Pixabay

I Carabinieri hanno portato in salvo un cane meticcio, trovato legato a una catena in una struttura dalle precarie condizioni in viale Brummacaro, nel quartiere Librino, della città siciliana. I militari della Compagnia Carabinieri di Fontanarossa e dal personale dell’Asp hanno trovato l’animale malridotto. Non aveva accesso a cibo e acqua ed era costretto a rimanere fermo sul posto, visto che la catena era molto corta (alcune Regioni hanno vietato l’uso di tale strumento per il benessere dei pets). Il cane non aveva nemmeno il microchip, ma viveva nella casa di questo uomo di 56 anni che non si prendeva assolutamente cura di lui.

I Carabinieri hanno già provveduto a denunciare per abbandono di animali il proprietario di 56 anni. L’animale è stato posto sotto sequestro e i militari dell’Arma lo hanno affidato alle cure dei medici veterinari. Adesso si trova in una struttura adeguata, dove gli operatori si stanno prendendo cura di lui, come nessun altro aveva mai fatto nella sua vita. Non si sa da quanto tempo fosse in quelle condizioni e cosa ha dovuto subire nel corso della sua esistenza. Quello che sappiamo è che ora è al sicuro e sarà curata, nutrito e coccolato a dovere, da persone che hanno a cuore il benessere degli animali.

Auto dei Carabinieri
Fonte foto da Pixabay

Il cane rimasto incatenato senza acqua e cibo non potrà ora sperare in una nuova casa per sempre. La giustizia deve fare il suo corso. Ma quando sarà possibile, sicuramente gli operatori della struttura in cui si trova ospite faranno di tutto per affidarlo a una famiglia che possa accudirlo con amore e dedizione.

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