Il cane ha paura del ventilatore: come tranquillizzarlo e fargli capire che è innocuo
Il cane ha paura del ventilatore, in realtà ha paura di qualsiasi cosa faccia rumore e movimenti ai suoi occhi strani. Ecco come risolvere ed evitare traumi
Le alte temperature, quindi per almeno tre mesi l’anno, impongono l’utilizzo di condizionatori e qualsiasi altro aggeggio sia in grado di produrre refrigerio. Cosa possiamo fare allora se il cane ha paura del ventilatore? Come è possibile evitare di soffrire il caldo senza creare inutili traumi al nostro amico a quattro zampe? Scopriamolo insieme.
La prima cosa da fare è provare a immedesimarsi nel nostro amato Fido. Al suo posto cosa proveremmo se, improvvisamente, vedessimo azionarsi tre o quattro pale che girano a una velocità sostenuta? Per non parlare dei rumori e dello spostamento d’aria provocati: insomma, forse non ha tutti i torti a essere agitato.
Uno sguardo di insieme
Il cane che ha paura del ventilatore è dotato di tutti i sensi che afferiscono a qualsiasi altro suo simile. Questo vuol dire che, il suo istinto – basandosi su un olfatto molto sviluppato (non a caso i cani molecolari sono indispensabili nelle fasi di ricerca delle persone scomparse, una vista che i raggi x non possono reggere il confronto e un udito strepitoso – si mette in allarme e fa salire i livelli d’ansia in maniera notevole.
Esattamente come succede anche a noi esseri umani, il nostro amico a quattro zampe teme tutto quello che non conosce e che non si sa spiegare. Pensa possa trattarsi di una minaccia per sé e per tutti coloro che considera parte della famiglia, bipedi o quadrupedi che siano: poco importa.
Questione di razza?
Indubbiamente ci sono dei cani più sensibili ai rumori e ai fattori esterni in generale e altri che invece appaiono molto più tolleranti. Lo stesso se a essere azionato è un ventilatore.
I cani da pastore, per esempio, essendo stati allevati per badare al bestiame e restare sempre in allerta per proteggerlo da eventuali pericoli, non sono tra le razze che vivono serenamente il fatto che subentrino in maniera più o meno improvvisa rumori di qualche tipo.
Fosse per loro si libererebbero dell’intruso prima possibile, al di là del refrigerio che potrebbe portare a chi vive un determinato ambiente della casa. Ad avere la meglio è la sensazione di frustrazione legata al fatto di non avere il controllo su qualcosa e di non sapere che cosa aspettarsi.
I segnali tipici del disagio
Il cane che ha paura del ventilatore mette in atto dei comportamenti che, se conosciuti, possono aiutarci a interpretare tempestivamente lo stato d’animo. Fermo restando che non si può morire di caldo, possiamo provare ad avere qualche accorgimento in più per salvaguardare la serenità di Fido.
Inoltre, si tratta di un passaggio fondamentale per eliminare ogni tipo di disagio che si traduce in comportamenti molesti. Il nostro amico a quattro zampe, infatti, alla vista di questo oggetto che lo mette in allarme, potrebbe reagire abbaiando e mordendo l’aria: come se volesse difendersi e difenderci dal mostro cattivo.
Questo, oltre a sottolineare un malessere che non può essere ignorato, potrebbe provocare problemi con il vicinato. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sulle leggi che regolano la convivenza in condominio quando si hanno animali in giro per casa.
La paura potrebbe essere manifestata anche con una minzione incontrollata all’interno dell’appartamento e scegliendo il letto come nascondiglio preferito. Il tutto è molto probabile che venga accompagnato da livelli di stress notevoli, nervosismo, respiro affannoso e ansia. Il fatto che ci sia un luogo percepito come sicuro dal nostro peloso potrebbe aiutare: ecco che abituarlo al kennel potrebbe essere una soluzione.
Possibili rimedi
Se ci troviamo a dovere affrontare problemi di questo tipo, oltre a chiamare il veterinario di fiducia – che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza rilevanti -, possiamo avvalerci di un etologo esperto in comportamento canino.
Questo però, una volta consultato lo specialista e appurato che non si tratta di patologie di natura organica, è l’ultimo step. Prima possiamo provare con alcuni rimedi che servono a controllare l’emotività del nostro amato Fido.
Quando il ventilatore è in funzione possiamo provare a distrarlo con una sessione di gioco extra e particolarmente stimolante. In questo modo l’attenzione si sposta su un aspetto ludico, divertente e decisamente più rilassante, che fa passare in secondo piano qualsiasi altro elemento della stanza. Un’altra possibile soluzione, poi, è evitare i movimenti improvvisi e bruschi, che possono destabilizzare l’equilibrio psicologico di un soggetto che già deve fare i conti con una novità.
Questione di abitudine
Concediamogli anche qualche istante per abituarsi al rumore e al movimento delle pale. Insomma, deve avere il tempo di prendere familiarità con un nuovo elemento e capire cosa sta accadendo in quella che considera la sua tana, il luogo più sicuro, quello da proteggere in caso di eventuali intrusioni.
Non dimentichiamo che il nostro fedele amico darebbe la vita per noi, il suo amore incondizionato lo farebbe scattare in prima linea contro un nemico che ci minaccia, che sia un ventilatore o altro poco importa.
Per quanto possa sembrare interessante ‘studiare’ le reazioni del cane che ha paura del ventilatore, cerchiamo di non attirare la sua attenzione su un aggeggio che in funzione rischia di allarmarlo. Non faremmo altro che alimentare una reazione negativa e potenzialmente pericolosa per tutti gli attori in gioco.
Il nostro compito deve essere un altro, diametralmente opposto: cerchiamo di tranquillizzarlo, di fargli sentire la nostra presenza e di trasmettergli tranquillità. Se ci vede sereni, è probabile che sia ‘contagioso’ e che anche lui cominci a vedere il ventilatore come un oggetto funzionale, al massimo un complemento di arredamento come un altro.
L’importanza della socializzazione
Si tratta di una fase importantissima nella vita di un amico a quattro zampe. Una corretta socializzazione influirà positivamente nelle interazioni con il prossimo e nella gestione degli ambienti. Se al nostro adorato Fido, sin dalle prime settimane di vita, viene data l’opportunità di abituarsi ai rumori, ai suoni e agli odori, è più facile che le novità riesca a viverle senza troppo disagio.
Le esperienze sensoriali sono fondamentali perché un animale riesca a vivere serenamente il mondo che lo circonda. Vivere in una campana di vetro, lontani dalla realtà di tutti i giorni sarebbe deleterio da più punti di vista.
Se i consigli ricevuti dal veterinario o i rimedi appena consigliati non dovessero sortire i risultati desiderati, l’unica soluzione è avvalersi della professionalità di uno psicologo comportamentista. Si tratta di un etologo che sa interpretare correttamente il linguaggio del corpo del cane e che può darci consigli utili per aiutarlo e migliorare il rapporto bipede-quadrupede nel suo complesso.