Cane guida del non vedente cacciato dal supermercato: l’uomo ha cercato di far valere i suoi diritti
I cani guida possono entrare dappertutto, perché sono di supporto alle persone che non possono vedere. Un uomo ha dovuto far valere i suoi diritti in un supermercato
Un uomo di Codogno, in provincia di Lodi, ha denunciato una situazione davvero vergognosa. Il cane guida del non vedente è stato cacciato dal supermercato nel quale l’uomo era entrato per fare la spesa Lui ha cercato di far valere i suoi diritti, perché non gli era mai capitato di essere rifiutato all’ingresso per la presenza del suo fidato compagno. Aveva anche la pettorina apposita, ma i dipendenti del negozio non hanno voluto sentir ragioni.
L’uomo era andato a fare la spesa in un discount Lidl di Codogno. Quando è entrato, gli hanno detto che il suo cane guida Venom doveva stare fuori. Il cane indossava anche la pettorina con i simboli dell’Unione Ciechi e della Croce Rossa. L’uomo è stato rincorso tra gli scaffali del supermercato, per ribadire che Venom non poteva stare lì. Ha chiesto di parlare con un superiore, ma non era presente ed erano loro i responsabili al momento. E per loro il cane guida non poteva entrare.
“Una cosa del genere, in tanti anni mi era capitata soltanto una volta, in una pizzeria di Asti, dove alla fine, la mia famiglia era uscita. In quel caso ero riuscito a farli multare“. L’uomo è sempre entrato dappertutto con il suo cane guida e nessuno lo aveva mai cacciato. Questa volta gli hanno chiesto di uscire e di rinunciare di fatto al suo diritto. Ma lui ha continuato a fare la spesa arrivando alla cassa, uscendo imbarazzato per quanto accaduto. Gli altri clienti erano solidali con lui.
Sul caso del cane guida del non vedente cacciato dai dipendenti del discount è intervenuta anche LIDL: “Per noi è molto importante offrire ai nostri clienti il massimo dei servizi e un ambiente piacevole, sicuro e accessibile. Pertanto, confermiamo che nei nostri store è consentito l’accesso ai clienti non vedenti, accompagnati da cani guida. A seguito delle opportune verifiche, ci teniamo a sottolineare che il personale presente si è limitato a invitare i clienti, peraltro frequentatori abituali del negozio, ad assicurarsi che il cane non entrasse in contatto diretto con i prodotti esposti, al fine di garantire il rispetto degli standard di igiene e sicurezza in materia”.