Perché il cane fa pipì se è eccitato o ha paura?
Trovare pozzanghere oppure coglierlo in flagranza di 'reato' non fa piacere. Perché il cane fa pipì se è eccitato o ha paura e come possiamo evitarlo?
A chi non è capitato almeno una volta di vedere il proprio amico a quattro zampe scodinzolante farla davanti alla porta di ingresso?
Si tratta di un tipo di minzione spontanea e incontrollata, stimolata proprio dall’eccessivo entusiasmo del nostro piccolo – ma non è sempre detto – peloso.
Sorprendere il cane che fa pipì se è eccitato o fa paura non è raro, soprattutto se è un cucciolo e gli vengono fatte tante feste al ritorno a casa.
Di cosa si tratta
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Perché il cane fa pipì se è eccitato o ha paura? Si tratta di un atteggiamento riconducibile alla sottomissione, una reazione a stati d’animo quali eccitazione, ansia e timore di qualche tipo. Al di là delle ragioni, che vale la pena indagare prima di capire come risolvere la questione, una precisazione è d’obbligo. Non puniamo né rimproveriamo il nostro amico a quattro zampe. Non lo capirebbe e oltretutto non lo fa con intenzione. Va aiutato.
Ecco quindi che non è il caso di sgridare il cane. Non otterremmo nulla e alimenteremmo le paure del nostro amico a quattro zampe. La soluzione ideale è accompagnarlo in una corretta socializzazione, una fase delicata della sua vita in cui impara a interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco e di tutti gli ambienti in cui si trova a vivere.
Cause più frequenti
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È una specie di mancanza di autocontrollo neuromuscolare della vescica. Come già detto, il più delle volte siamo di fronte a un cucciolone che ha difficoltà a gestire le proprie emozioni. In realtà spesso non si rende nemmeno conto di aver urinato.
Se la ragione non è gioiosa allora si tratta di una conseguenza a uno stato d’animo di sottomissione nei confronti di una persona che viene decodificata come dominante, e a volte coinvolge anche i cani adulti.
Potrebbe dipendere anche dal fatto di aver vissuto un evento traumatico, degli abusi in tenera età; ma questi – per fortuna – sono casi rari. La maggior parte dei nostri fedeli amici fanno la pipì perché sono particolarmente felici di vederci, di incontrare un ospite inatteso, e di ricevere coccole extra (tanto desiderate, e aspettate con ansia).
Perché il cane fa la pipì quando mi vede
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Perché il cane fa pipì se è eccitato o ha paura? Ecco il punto è proprio questo: per prima cosa si deve individuare la motivazione. Il nostro amico a quattro zampe deve essere trattato ed educato diversamente da chi urina perché si sente sottomesso o – peggio – ha subito un trauma di una certa entità.
Ignorare il problema non lo risolverà, bisogna intervenire. Se la nostra piccola palla di pelo la fa sul pavimento perché è contento di vederci rientrare a casa e già si prefigura un sacco di coccole in arrivo, cerchiamo di ridimensionare il momento.
Quando rientriamo a casa, non facciamogli le solite feste, facciamo passare in secondo piano il nostro ritorno ignorando il suo eccessivo entusiasmo. Finché ci salta davanti e cerca di attirare la nostra attenzione non diamogli importanza, altrimenti la pozzanghera sarà assicurata. Una volta che tutto sarà vissuto con minore enfasi, e alla nostra presenza a casa dopo una giornata di lavoro verrà dato il giusto peso, il nostro adorato Fido sarà più calmo e potremo dedicarci a lui.
Se la pipì involontaria viene scatenata dalla visita di un ospite inatteso (almeno per il cane) chiediamo anche a lui di ignorare il comportamento del nostro peloso. Se ci fa la pipì sui piedi facciamo finta di niente, puliamo senza aumentare l’ansia e l’eccitazione in casa.
Incontinenza emotiva del cane
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Diverso è quando ci rendiamo conto che il cane che fa pipì perché ha subito un trauma. Fido si chiama così per una ragione: ha estrema fiducia nel suo amico bipede. È disposto a fare di tutto per colui che identifica con il ‘capobranco’, e dimostra un affetto incondizionato per tutta la sua vita.
Per queste e per altre ragioni, quando vive un’esperienza particolarmente negativa soffre molto, si sente tradito e non capirà mai fino in fondo il motivo per il quale si sarebbe meritato un trattamento simile. Si arriva a parlare di ansia da separazione nei cani che magari hanno subito un abbandono; o si assiste a episodi di stress legati alla paura di rivivere determinate sensazioni. A tal proposito, può tornare utile sapere cosa fare se si decide di adottare un cane traumatizzato.
La prima arma a nostra disposizione in questi casi è la pazienza. Dopo di che ci si dovrà rivolgere a un etologo o a un veterinario esperto in disturbi comportamentali per capire come affrontare la situazione al meglio, senza sottoporre il nostro già sfortunato amico ad altri traumi.
Cane fa pipì per paura
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Una volta compreso perché il cane fa pipì se è eccitato o ha paura, arriva il momento di aiutarlo a superare la situazione. Oltre a prendere delle precauzioni per arginare gli effetti e tenere alla larga eventuali intrusi che potrebbero spaventarlo, sarà bene lavorare al fine di calmare l’aspetto emotivo: il punto principe della questione.
Il cucciolo di cane al guinzaglio, ma solo dopo aver fatto tutti i vaccini che lo proteggeranno dalle minacce esterne, dovrà fare delle passeggiate tra le vie del quartiere e al parco sotto casa. Dovremo essere noi a gestirlo e non il contrario, se siamo alla prima esperienza iscriviamolo a uno dei tanti corsi di addestramento per cuccioli.
Individuiamo eventuali comportamenti dominanti e agiamo nei confronti del nostro amico a quattro zampe con calma e tranquillità. Dobbiamo essere fermi, ma gentili. L’obiettivo è che ci veda come il suo ‘capobranco’, come una guida della quale avere fiducia.
Cane fa la pipì in casa per dispetto
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In fase di addestramento, la tecnica del rinforzo positivo viene raccomandata da tutti gli esperti del settore. Ebbene, sì: addestrare il cane con gli snack è possibile, l’importante però è non esagerare. Prima di iniziare e dare dei comandi chiari, decisi e il meno possibile equivoci, lasciamo che il nostro amico a quattro zampe annusi il premio.
Facciamo sì che ne mangi uno e poi cominciamo con la sessione di addestramento. Il rinforzo positivo, a questo punto, potrà riaverlo solo se e quando risponderà affermativamente alle nostre richieste. Insomma, Fido, un po’ come gli uomini, vanno presi per la gola.
In questa maniera noteremo che sarà maggiormente motivato a darci ascolto. Portiamolo per la strada, iniziamo la nostra passeggiata. Una precisazione è d’obbligo: non esageriamo con il tempo dedicato, massimo 20 minuti a volta ed evitiamo di sovraccaricarlo di informazioni che deve avere il tempo di assimilare e automatizzare.