Cane disidratato: segni e come rimediare
Con il caldo non è raro incontrare un cane disidratato. Imparare a riconoscere i sintomi e sapere come intervenire può salvargli la vita.
La disidratazione si verifica quando l’organismo perde più liquidi di quanto ne abbia introdotto. Ed ecco che i telegiornali, puntuali, cominciano con gli evergreen stagionali: quei servizi-decalogo su come prevenire eventuali malesseri. Noi vogliamo fare lo stesso, ma concentrandoci sul cane disidratato.
Partendo da cause e sintomi scopriremo come prevenire questo fastidioso status al nostro Fido. E come proteggerlo anche durante i giorni peggiori.
Cause di disidratazione
L’arrivo della stagione estiva, più degli altri periodi dell’anno, deve farci stare sul chi va là. Potrebbe capitarci infatti che i nostri amici pelosi (e molti altri animali), soprattutto se randagi, non bevano abbastanza.
Ecco perché può fare la differenza sapere riconoscere i sintomi e come intervenire davanti a un cane disidratato. Può capitare che smetta di mangiare o di bere, che diminuisca la quantità di nutrienti e di acqua ingerita.
In questi casi è possibile trovarsi di fronte a episodi di vomito e diarrea. Diventa quindi importante mantenere idratato il cane, sia esso il nostro coccolato amico a quattro zampe o un randagio incontrato per caso.
Alcune malattie possono predisporre a episodi di disidratazione: le infezioni batteriche, virali o da funghi, le parassitosi, le ostruzioni gastrointestinali, le malattie renali e endocrine (come il diabete) sono le principali.
Bisogna poi avere un occhio di riguardo poi per i cani di piccola taglia, loro sono più predisposti a causa del rapporto superficie/volume più elevato rispetto a quelli di taglia medio-grande.
Cane disidratato: sintomi
Se il nostro Fido è disidratato, i modi per capirlo sono molteplici. La pelle diventa rugosa, secca e perde elasticità; per avere la prova del nove c’è il test della plica cutanea. Si pizzica delicatamente la pelle sotto la nuca, sollevandola, e la si lascia cadere.
Se è tutto a posto torna subito nella posizione originaria, altrimenti ci impiega molto di più (il tempo di riposizionamento è un indicatore del grado di disidratazione).
Altri segni sono il naso asciutto e screpolato, le gengive secche e appiccicose. Non è rara la tachicardia.
Nei casi più gravi, le urine sono scure e con un elevato livello di concentrazione, gli occhi sono infossati, si assiste a episodi di vomito e diarrea, le mucose sono pallide e fredde alle estremità, il respiro è affannoso; il cane è debole, barcolla e non riesce a stare sulle proprie zampe.
Combattere la disidratazione
Per curare il cane disidratato non basta dare dell’acqua. La disidratazione non è sinonimo di sete: è una patologia che altera le normali funzioni fisiologiche a causa di una perdita di liquidi organici. E non tutti gli animali disidratati hanno sete.
Chiediamo consiglio al veterinario sul tipo di terapia da seguire: sarà lui a stabilire quale soluzione fluida somministrare per reintegrare i liquidi persi e correggere il deficit.
Cane disidratato: la prevenzione
Innanzitutto bisogna sempre assicurarsi che abbia una ciotola con acqua fresca e pulita. È importante spingerlo a bere (tranne in caso di vomito), portando con noi una bottiglietta anche durante le passeggiare quotidiane.
Come per l’uomo, una dieta bilanciata aiuta a prevenire la disidratazione: nello specifico il cibo umido che contiene più liquidi rispetto a quello secco.