Cane e digestione: quanto ci mette Fido per elaborare il cibo?
Il cane e la digestione devono andare d’accordo, sapere come funziona quella del nostro amico a quattro zampe è importante in ottica preventiva
Il nostro amico a quattro zampe ama mangiare, lo farebbe dalla mattina alla sera e senza darsi un freno. A curare la sua alimentazione dobbiamo essere noi, e se notiamo qualcosa di anomalo intervenire.
Se la nostra piccola palla di pelo cambia comportamento e qualcosa ci sembra non andare per il verso giusto, è meglio contattare il veterinario di fiducia: colui che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che potrebbero incidere negativamente.
Cane e digestione, in sostanza, devono andare d’accordo. Si tratta di un processo che conosciamo bene, ma che può variare da essere vivente a essere vivente. Ecco perché è importante sapere come avviene il processo di assorbimento del cibo in Fido. La salute sua salute dipende da ciò che mangia e da quanto gli alimenti che ingerisce siano indicati o meno.
Indice
Le varie fasi della digestione
Fido è un onnivoro opportunista
Quanto tempo far passare dalla pappa alla passeggiata
La masticazione di Fido
Per capire al meglio come digerisce il cane, è importante partire dall’inizio: da quando si avvicina alla ciotola e mangia la sua pappa tanto attesa. Il nostro adorato Fido, infatti, mastica e il cibo finisce nell’esofago, nello stomaco e poi nell’intestino tenue. Tuttavia, rispetto agli uomini, cane e digestione hanno qualche differenza. Lo stomaco del nostro amico a quattro zampe, infatti, è decisamente è molto più acido: si passa da un pH 1-2 del cane a un pH 4-5 dell’uomo. È questa acidità a permettergli di mangiare tranquillamente la carne, determinati tipi di ossa e di non ammalarsi a causa di eventuali batteri.
Una volta raggiunto l’intestino tenue, avviene un’ulteriore digestione grazie agli enzimi che raggiungono il pancreas e il fegato. I carboidrati e i grassi quindi, quando vengono ingeriti e digeriti, raggiungono il flusso sanguigno, donando energie a Bau. Ciò che resta del cibo, ovvero quello che non è necessario o quello che è in eccesso, si sposta verso l’intestino crasso.
L’espulsione delle feci
Raggiunto l’intestino crasso, dove si formano e si conservano le feci, si stanzia il restante cibo, che viene espulso. In sostanza, i cani hanno un tratto digestivo molto più breve rispetto a quello umano; proprio per tale motivo, nei pelosi il cibo passa più rapidamente che nel caso degli uomini.
Dal momento in cui il cibo viene masticato e da quando viene espulso possono trascorrere dalle quattro alle sei ore, per il cibo cotto, e dalle dieci alle dodici ore, per il cibo crudo. Le ore possono variare in base alla velocità di digestione; alcuni pelosi infatti hanno viscere più attive di altri e di conseguenza il processo è più rapido. Ci sono altri fattori però che determinano la fase digestiva: per esempio il tipo di dieta per il cane – che può essere più o mena ricca di fibre – e la quantità di acqua ingerita giornalmente.
Per qualsiasi informazione o dubbio in merito, è sempre bene confrontarsi con il veterinario, il quale ci darà tutte le informazioni necessarie e ci consiglierà su eventuali alimenti da dare Fido. La salute del peloso dipende soprattutto da ciò che mangia; somministrargli dei cibi che gli fanno bene, è fondamentale per avere un cane in forma e in salute.
Le varie fasi della digestione
Nel cane il processo di digestione si divide in step. Inizia quindi dalla bocca con la masticazione e la salivazione. Una volta raggiunto lo stomaco, è qui che il cibo solido viene dissolto dagli acidi gastrici. Si creerà una sostanza che si chiama chimo, sarà lei a viaggiare verso l’intestino tenue dove l’organismo assimila le sostanze nutritive di cui ha bisogno. I residui che restano continuano il loro viaggio fino all’espulsione.
Si tratta di fasi che hanno bisogno ognuna del proprio tempo, a incidere sono diversi fattori e tutto è volto al benessere del nostro amico a quattro zampe. Non esistono delle tempistiche uguali per tutti, vale per noi bipedi e anche per il nostro amico a quattro zampe. La durata dipende da fattori quali:
- Età: gli esemplari anziani hanno un metabolismo più lento rispetto a quelli più giovani;
- Tipo e dosi di cibo: l’umido del cane ha bisogno di una digestione più rapida rispetto al secco, le dosi maggiori poi hanno bisogno di seguire un processo più lungo;
- Esercizio fisico: se in nostro amico a quattro zampe segue uno stile di vita sedentario, rallenta anche la digestione. Più si muove, più il suo organismo sarà sano e funzionerà come deve;
- Idratazione: il processo metabolico ha bisogno di acqua, se Fido beve il necessario lo favorirà.
Non dimentichiamo poi che i cani, rispetto ad altri animali, hanno bisogno di più tempo. Il loro stomaco può metterci anche dalle 8 alle 12 ore per scomporre tutto quello che ha ingerito, prima del passaggio all’intestino. Il cibo umido, in genere, ci mette circa la metà del tempo che ci impiegano le crocchette.
Successivamente, il processo che fa passare ciò che rimane del cibo dall’intestino all’espulsione non può durare meno di due ore. Questo aspetto può subire delle variazioni in base a come è andata la digestione. Se non ci sono state difficoltà, è così: altrimenti sopraggiunge la stitichezza e potrebbe volerci più tempo. L’assunzione di cibo maggiormente digeribile, in questa fase, può aiutare a regolare nuovamente la regolare motilità intestinale.
Fido è un onnivoro opportunista
I tempi della digestione del cane hanno determinate caratteristiche, e possono variare, perché è carnivoro per natura ma decenni e decenni di addomesticamento hanno fatto sì che la sua alimentazione mutasse almeno in parte. Il suo organismo si è abituato a ingerire qualsiasi tipo di cibo (o quasi), anche qualora fosse un tipo di alimento che non è in grado di assimilare del tutto.
Stimare quanto un cane ci metta a concludere la propria digestione non è facile: può variare da un minimo di mezza giornata fino a un massimo di due giorni. In questo caso, succede perché deve assimilare degli alimenti complessi come potrebbero essere le ossa, per esempio.
Quanto tempo far passare dalla pappa alla passeggiata
Come digerisce il cane ormai lo abbiamo capito, ma quando dobbiamo aspettare prima di portarlo a spasso per fare i propri bisogni? Il veterinario ce lo confermerà, è meglio evitare di uscire subito dopo pranzo o cena: il nostro amico a quattro zampe non avrà avuto il tempo di assimilare e lo stimolo della cacca arriverà dopo.
Inoltre, fare attività fisica – magari al parco sotto casa con altri cani – non è indicato a stomaco pieno. Il nostro peloso potrebbe restare vittima di una torsione gastrica. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere perché lo stomaco del cane fa rumore e quando è il caso di intervenire.
La torsione gastrica, anche conosciuta come sindrome di dilatazione e torsione gastrica, è più comune negli esemplari di grossa taglia. Si verifica con una dilatazione anormale dello stomaco mentre è pieno (di gas, cibo o liquidi) e avviene una torsione su se stesso. Questo stato provoca un’ostruzione delle vie che collegano lo stomaco e ai vasi sanguigni. Di conseguenza, se non si agisce in maniera tempestiva, può succedere anche che il cane muoia.
Ecco allora che la prevenzione non è un dettaglio secondario o di poco conto. La causa principale è rappresentata dalla grande quantità di cibo o liquidi ingeriti in maniera repentina. Lo stesso problema potrebbe essere provocato dalla presenza di gas difficili da espellere (soprattutto nei cani anziani). Può incidere anche lo stress nel cane o uno stato di eccitazione significativo (lo scoppio dei petardi, per esempio, può spaventare Fido a tal punto da provocare questo tipo di conseguenza).
La cosa migliore è portare a passeggiare il cane prima di dargli la pappa, in questo modo è praticamente ridotto a zero il rischio di torsione. Infine, di norma, è meglio suddividere la razione giornaliera in due pasti, così da gestire meglio le quantità. Inoltre lo stomaco no si gonfia troppo. Insomma, subito dopo pranzo l’unica conseguenza naturale da assecondare è un bel riposino.
Bagno dopo mangiato, sì o no
Il cane può fare il bagno dopo mangiato? Cane e digestione devono convivere in maniera pacifica e non li si deve disturbare in alcun modo. Rispetto al bagno a mare (o in piscina) subito dopo pranzo, il rischio di congestione è reale, ma solo in parte. Iniziamo con il chiamare le cose con il loro nome: la congestione non è altro che uno choc periferico causato dalla difficoltà vascolare. Quando si verifica è perché avviene una discesa repentina della pressione arteriosa che può portare l’animale a svenire. Ovviamente, se succede quando il nostro amico a quattro zampe sta facendo il bagno, il pericolo di annegamento del cane è concreto.
La motivazione principale dell’abbassamento della pressione arteriosa del cane è il cambiamento improvviso della temperatura quando si immerge nell’acqua fredda quando fuori c’è caldo. Il rischio di choc è direttamente proporzionale alla quantità di cibo ingerita, visto che un eccesso può portare a un aumento della circolazione sanguigna, che a sua volta aumenta la temperatura degli organi che stanno lavorando per scomporre il cibo, diminuendo l’afflusso sanguigno in altre aree del corpo e provocando una sorta di letargia.
Il rischio di congestione non è dato soltanto dal bagno dopo mangiato, ma anche nel caso in cui Fido si dovesse bagnare dopo una sessione intensa di esercizio fisico, attività anche questa che aumenta la temperatura corporea. C’è un’altra ragione per evitare il bagno subito dopo la pappa. Tanti esemplari, infatti, si eccitano di fronte a uno specchio d’acqua. L’idea del divertimento che li attende non fa controllare loro l’emozione. Si può venire a creare, quindi, quella specie di inquietudine che – come detto in precedenza – può provocare la torsione gastrica.
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