Cane di un amico in casa: come accudirlo al meglio
Se ospitiamo il cane di un amico in casa, dobbiamo sapere come affrontare una questione che potrebbe anche risultare inedita (o forse no). Tutti i dettagli
Un nostro conoscente deve partire e non può portare con sé Fido, oppure ci viene a trovare ma è nel bel mezzo di una vacanza pet friendy? Sapere cosa ci aspetta potrebbe aiutare a gestire il cane di un amico in casa. Non trattandosi del proprio quattro zampe, ma piuttosto di un esemplare che segue abitudini e orari differenti, potremmo essere un attimo in spaesamento, ma cerchiamo di mantenere la calma e di capire come agire al meglio, nell’interesse di tutti gli attori in gioco.
Prima di tutto dovremmo provare in tutti i modi a far sentire a proprio agio il nostro nuovo coinquilino, un po’ come se fosse nel suo appartamento. Ciò non vuol dire soltanto che lo si deve trattare con affetto: anche l’accoglienza è importante e contribuisce a mantenere intatto il suo equilibrio psicofisico.
Uno sguardo di insieme
Il punto cruciale, quando si ospita il cane di un amico in casa, è ricordare che non si tratta del proprio. Certamente non si sentirà perfettamente a proprio agio, sentirà la mancanza del proprio compagno di avventure bipede (e nei casi più gravi potrebbe soffrire di ansia da separazione) e non vedrà l’ora di poter tornare alla vita di sempre.
Ecco allora che si dovrà essere il più tolleranti possibile. Importante, qualora ce ne fosse l’esigenza, è di far andare d’accordo il proprio amico a quattro zampe con il nuovo arrivato. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più su come impostare la presentazione tra due quadrupedi. Inoltre, non dimentichiamo di farci lasciare tutti gli accessori dell’ospite: che abbia a che fare con quelli a lui familiari può aiutare a mantenere alto l’umore.
Cambiare ambiente destabilizza
Per quanto avere il cane di un amico in casa non voglia dire la stessa cosa di avere ospite un felino (estremamente abitudinario), si tratta comunque di un periodo in cui il quattro zampe si deve adattare a un luogo a lui sconosciuto. Oggetti, spazi, abitanti: tutto è nuovo e insieme a lui non c’è chi considera famiglia. Cerchiamo di immedesimarci in Fido e proviamo a semplificargli le cose.
Tutto deve avvenire nel rispetto della natura e dei tempi di chi è una new entry, ma anche tenendo in considerazione i bisogni di chi già abita la casa e potrebbe esentirsi un attimo invaso, senza aver dato la propria opinione in merito, oltretutto. Insomma, si tratta di una fase delicata, in cui viene richiesta una dose extra di pazienza e di umanità. Possiamo farcela.
Una grande responsabilità
Seppur si tratti di un periodo limitato nel tempo, il nostro approccio non deve essere troppo diverso da quello che metteremmo in pratica con una nuova adozione in corso. Si può definire un affidamento e, in quanto tale, non durerà per sempre. Ciò, ovviamente, non significa che non dobbiamo essere attenti allo stesso modo, anzi: con un amico a quattro zampe che non è nostro abbiamo una responsabilità maggiore.
Prima di tutto la casa. Deve essere pronta ad accogliere il nuovo inquilino e rispondere alle sue necessità. Questo significa che Fido avrà spazi, giochi e accessori propri. Pensiamoci per tempo, complice una richiesta in anticipo del suo proprietario. In fondo, si tratta di una sfiga e, se tutto va per il verso giusto, poi sentiremo la mancanza di questa piccola palla di pelo.
Inoltre, visto che non sappiamo che indole ha e come potrebbe reagire a un nuovo ambiente da un giorno all’altro, mettiamo da parte tutto quello a cui teniamo e che potrebbe essere accidentalmente danneggiato. Non lo dobbiamo fare soltanto per noi, ma anche per agevolare l’ospite negli spostamenti. Si sentirà un po’ come un elefante in una cristalleria, e noi è bene che ne teniamo conto: saprà come ricompensarci.
Un angolo tutto per sé
Come succede nella mente di qualsiasi pet, e se ci pensiamo anche nella nostra, avere un ambiente che si avverte come il proprio, confortevole aiuta a stare tranquilli, in pace e ad andare d’accordo con i propri coinquilini. Se l’esemplare in questione è abituato al proprio kennel, non lo vede come una gabbia, ma come un rifugio, chiediamo al suo papà umano di portare anche quello insieme a tutti gli altri accessori.
Se a essere stato adottato è un cane traumatizzato, la situazione è un po’ più complessa. Spesso e volentieri non ci è dato sapere cosa abbia vissuto Fido, ma una cosa è certa: un quadrupede che ha vissuto in canile non deve aver ricevuto una grande quantità di amore, e dal punto di vista qualitativo – spesso – le condizioni non sono molto diverse. Non dimentichiamo, quindi, che la mancanza del proprio padrone potrebbe essere vissuta come un abbandono, forse l’ennesimo, e che è necessaria una dose di pazienza maggiore.
Gli accessori utili
Come già accennato, insieme al cane dell’amico in casa arrivano ciotole, giochi, coperte e trasportino. Potremmo adattare quelli del nostro amico a quattro zampe o usarne di nuovi, ma non sarebbe la stessa cosa. Aggiungeremmo un elemento di novità a un periodo già abbastanza nuovo e complesso di per sé.
Quello che possiamo fare in modo che rimanga invariato, lasciamo che lo sia. A tal proposito, facciamoci dire gli orari per pappa e passeggiate quotidiane. Se possibile, cerchiamo di rispettare le abitudini di Fido, anche se non abita a casa propria. Questo, ovviamente, nel rispetto degli altri quadrupedi conviventi.
Niente è superfluo, anche il suo gioco preferito è bene che lo segua: non stiamo parlando solo degli oggetti indispensabili per nutrirsi e scaldarsi. Senza portare un intero appartamento in valigia, il proprio compagno d’avventure bipede dovrà preparare una valigia a misura del suo adorato Fido.
Il momento della pappa
Si tratta di uno dei momenti più attesi dal (nostro, almeno momentaneamente) amico a quattro zampe. Se continua a mangiare, possiamo già essere orgorgliosi: vuol dire che l’accoglienza è stata gradita. Importante è conoscere ogni dettaglio della sua dieta e seguirla alla lettera, altrimenti si rischiano dei problemi gastrointestinali.
Lo stomaco di Fido, infatti, è molto delicato e deve essere nutrito secondo determinati parametri che il veterinario stabilisce in base allo stile di vita, all’età e alle condizioni fisiche generali. Ecco allora che avere un medico di fiducia, fa la differenza: conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono dare un quadro più completo dello stato di salute. Evitiamo cibi mai provati prima o altamente dannosi, l’ultima cosa che manca – considerando il periodo complesso che sta vivendo il cane – è una visita extra.
Un salto dal veterinario
Potrebbe essere necessario fare un salto in clinica, se il cane di un amico in casa rimane da noi per un lungo periodo. Non dobbiamo comunque tralasciare le visite di routine, i richiami delle vaccinazioni e l’applicazione dell’antiparassitario; sperando che non ci siano emergenze da dover affrontare. In quest’ottica, il suo papà umano dovrà lasciare anche il libretto veterinario intestato al cane, i contatti del suo specialista e tutte le informazioni utili per fare in modo che ogni cosa fili liscia.
Oltre a questo è bene anche tenere sempre a portata di mano i numeri utili, quelli di pronto intervento. In caso di emergenza, può essere utile avere con sé il kit del pronto soccorso. In questi casi è bene mantenere la calma e non farsi prendere dal panico. La tempestività è fondamentale e se perdiamo tempo prezioso a fare allarmismo panico e a pagarne le conseguenze potrebbe essere Fido.
L’educazione e le buone maniere
L’addestramento non può essere improvvisato, anzi: è bene che cominci già dopo le prime settimane di vita, in concomitanza con la fase di socializzazione. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sui corsi di addestramento per cuccioli. Sperando che il nostro ospite non sia tra gli esemplari con problemi comportamentali, cerchiamo di manterere intatte anche le abitudini, per così dire, sportive. Non dimentichiamo che incanalare correttamente le proprie energie significa anche mantenere un certo equilibrio psicofisico, e lo stesso vale pure per gli animali.
Questo principio non deve essere seguito a senso unico, anche Fido deve capire che in una casa nuova le regole possono cambiare leggermente. Senza stravolgere la sua routine, cerchiamo di far sì che si adatti ai nuovi ritmi senza spiacevoli conseguenze.
L’addestramento, ovviamente, è consentito solo ed esclusivamente in compagnia del proprietario. Non si tratta solo di quattro esercizi, ma anche di un momento durante il quale rafforzare il rapporto tra bipede e quadrupede. Certo, però, se è abituato a distruggere la tappezzeria, qualche soluzione bisogna trovarla prima che il soggiorno si concluda. Se il suo veterinario lo ritiene opportuno, contattiamo un etologo certificato e specializzato in comportamento canino.
Non dimentichiamo l’importanza del gioco
Il cane di un amico in casa è una grande responsabilità e per lui sarà tutto nuovo: la casa, la famiglia che lo ospita. Per questo motivo, potrebbe essere inizialmente triste per lui trovarsi in un ambiente diverso da quello a cui è sempre stato abituato. Nel tentativo di tirargli un po’ su il morale, è bene giocare con lui in modo dolce e intelligente, anche in maniera tale da potergli insegnare anche qualcosa di veramente utile. Fanno parte di questo percorso i giochi formativi per il cane.
Si possono fare molti giochi mentali per il cane all’aperto, come ad esempio il nascondino. Uniamo l’utile al dilettevole: stimoliamo il suo cervello e lo facciamo divertire e rilassare. Per fare questo tipo di gioco, è necessario utilizzare un oggetto del cane, un suo giocattolo. Quest’ultimo gli andrà restituito, solo una volta che avrà scovato il nascondiglio del padrone. Uno stimolo in più a impegnarsi che risponde al principio del rinforzo positivo, una sorta di premio per far sapere al nostro amico a quattro zampe che siamo fieri di lui. Possiamo anche organizzare una caccia al tesoro.
Facciamolo sentire protetto
Prendersi cura di un ospite a quattro zampe vuol dire anche farlo sentire al sicuro, protetto quasi come fosse insieme al suo compagno di avventure bipede. L’affetto, infatti, e le attenzioni che si danno al cane, contribuiscono a farlo sentire amato, ma anche indipendente e sicuro di sé. Si tratta di un sottile equilibrio che vacilla di fronte a un cambiamento importante come un trasferimento, seppur momentaneo.
Per riuscirci non servono grandi accorgimenti. Anche se la casa è senz’altro un luogo confortevole, si deve abituare l’amico a quattro zampe a essere sicuro di sé anche fuori, almeno fino a che non torna colui che considera famiglia. In tal modo potrà affrontare i cambiamenti con minore difficoltà in futuro. Come accennato, questa è una forma di cura importantissima.
Per riuscire a fare tutto ciò, è essenziale conquistare la fiducia del cane. Non è difficile, ma nemmeno la cosa più immediata in assoluto. Oltretutto, è più difficile non perderla. Un errore grave potrebbe compromettere il rapporto con il nostro ospite. Non dimentichiamo i dettagli. Questi, sebbene siano semplici da tenere a mente e da svolgere, sono molto importanti. È importantissimo prestare loro attenzione, soprattutto se il cane tende a spaventarsi con poco.
E che gli vogliamo bene
Anche se si tratta di una figura che non farà parte della nostra vita stabilmente, il principio affettivo è lo stesso di quello che regola il rapporto con il nostro cane. Facciamolo sentire importante, che la sua presenza è importante per noi e fa la differenza. Questo è utile perché capirà che non serve temere la persona che lo ospita in casa, dato che non è poi così diverso dal proprio compagno di avventure bipede .
Altra accortezza per la cura del cane è farlo uscire spesso e pensare alla socializzazione del cucciolo, almeno per non fargli sentire la mancanza della persona che ritiene essere la più importante della sua vita. Quanto sinora detto serve a essere dei perfetti padroni di casa. Sì, perché non dobbiamo preoccuparci solo degli ospiti a due zampe. Sono tutti importanti e meritano la nostra attenzione e la nostra cura. Se saremo all’altezza, Fido saprà come farcelo sapere e anche il suo padrone sarà felice di aver scelto noi come amici a cui affidare colui che considera alla stessa stregua di un figlio. Provare per credere!