Cosa sapere sul tuo cane di 3 anni: necessità, bisogni, cure
Un cane di 3 anni, sembra strano a pensarci, ma è già un esemplare adulto con una serie di bisogni da tenere in considerazione. Tutti i dettagli
Il nostro adorato amico a quattro zampe, coccolato e curato ogni giorno con dedizione, per quanto il suo comportamento possa far pensare tutt’altro, è finalmente cresciuto ed è diventato uno splendido cane di 3 anni. Tutti i nostri sacrifici sono serviti, perché è forte, atletico e in salute: talmente tanto da essere un piccolo terremoto che ci dà del filo da torcere.
Eccoci arrivati quindi a quel punto della vita in cui non si può certo definire un cucciolo, ma è un amico a quattro zampe giovane ed energico che ha bisogno di incanalare correttamente le proprie energie. Insomma, un impegno non da poco il nostro, ma tutti gli sforzi vengono ripagati da quegli occhioni pieni di amore e riconoscenza che ci guardano tutte le sere prima di andare a dormire.
Uno sguardo di insieme
Se fossimo curiosi di calcolare l’età del cane e paragonarla alla nostra, un cane di 3 anni avrebbe circa 28 anni: nel pieno della sua giovinezza, insomma. In realtà, considerare un esemplare giovane, adulto o un po’ in là con gli anni non dipende solo dall’età anagrafica. Sono molti i fattori che ne condizionano lo sviluppo e lo stato di salute generale.
Dipende, quindi, anche dalla razza a cui appartiene e dalla stazza. Infatti, solitamente, i cani di piccola taglia invecchiano più lentamente rispetto a quelli con una stazza più grande. L’aspettativa di vita è maggiore, eventuali disturbi e patologie a parte. Il nostro fine è sempre quello di fare un po’ di ordine su un argomento in parte controverso. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere quando un cane diventa adulto.
Qualche dato importante
Un cane ormai maturo è un quadrupede che ormai ha sviluppato abitudini ben determinate. I mutamenti radicali nella sua vita li ha già affrontati e ora si può godere il periodo migliore della sua vita. Questo vale a meno che non si presentino eventuali bisogni specifici, che riguardano soprattutto le sue condizioni di salute nel complesso. Ecco allora che a entrare in gioco è il veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza importanti per avere un’idea precisa sulla situazione.
Per quanto riguarda l’alimentazione, si tratta di un aspetto fondamentale nell’esistenza del nostro amato Fido. Per esempio, un cane di 3 anni è ormai abituato a mangiare un certo tipo di croccantini e cibo umido. Qualsiasi mutamento pensiamo di apportare, aspettiamo il nullaosta del nutrizionista e facciamo una prova allergica con piccolissime quantità, se si tratta di un ingrediente mai sperimentato prima. Se non notiamo nulla di strano, andiamo avanti con le dosi consigliate, altrimenti optiamo per qualcos’altro che venga comunque approvato.
Questione di farci l’abitudine
Lo stesso vale per la passeggiata quotidiana. Il nostro amico a quattro zampe è perfettamente consapevole che si svolge più volte al giorno e a orari più o meno prestabiliti (nostri impegni permettendo), e in più ha ben chiaro quali siano i suoi giochi preferiti. Ormai abbiamo imparato a trascorrere del tempo in sua compagnia, sappiamo quanto sia determinante la fase della socializzazione sin dalle prime settimane di vita del cucciolo.
Si tratta di un esemplare adulto a tutti gli effetti. Ha necessità dei suoi accessori: dalle ciotole con l’acqua fresca e il suo cibo preferito, alla sua cuccia morbida e calda in cui fare dei lunghi riposini; ma soprattutto ha bisogno di tutto l’affetto che chi considera famiglia è in grado di donargli.
Ricordiamoci sempre, oltretutto, che una palla di pelo di questa età non è più un cucciolo che vuole correre, scorrazzare e giocare dalla mattina alla sera. Ha molte energie in corpo da incanalare adeguatamente, senz’altro, ma ha anche necessità dei suoi meritati momenti di riposo, durante i quali non essere disturbato se possibile.
L’attività fisica ideale per il cane
L’attività fisica per un cane di 3 anni è importantissima, come del resto lo è per i cuccioli ma anche per i cani anziani che, seppur tenendo a mente il loro stato di salute complessivo, hanno comunque necessità di muoversi. La tipologia di attività, quindi, è correlata a stretto giro – non solo all’età – ma anche alle dimensioni e al temperamento dell’esemplare che abbiamo adottato.
Ci sono cani di taglia piccola che, per esempio, che non hanno un’anatomia che li agevoli nell’affrontare percorsi a ostacoli oppure giochi acrobatici, gli è sufficiente anche soltanto una piccola corsetta dentro in casa o al parco e qualche gioco tranquillo per passare un’oretta con noi bipedi al ritorno dal lavoro.
I cani più grandi, invece, spesso, hanno un fisico più energico, che si presta maggiormente al movimento atletico e sicuramente non possiamo limitarci a lanciargli una pallina ogni tanto. Non a caso gli esemplari scelti per il canicross rispettano determinati standard.
Questi cagnoni hanno bisogno di almeno 30 minuti di esercizio fisico ogni giorno (pure di più se ne abbiamo la possibilità). In questa maniera, non soltanto si tengono in forma da un punto di vista fisico, ma mantengono un equilibrio mentale determinante, mettendo a frutto la propria intelligenza.
Un cane adulto come quelli di 3 anni, quindi, ha necessità di muoversi ma sempre in base alle esigenze specifiche e, comunque, sono consigliate delle formule più strutturate come lunghe passeggiate, gite fuori porta e giochi che ne mettano a frutto le abilità, come per esempio il riporto.
Stare bene e farsi belli
Qualsiasi sia il nostro fedele amico non deve saltare per nessun motivo le visite programmate dal veterinario. Il suo benessere è prioritario e la prevenzione deve essere sempre il nostro fine primario: si tratta dei migliori dei trattamenti.
Lo stesso vale per la toelettatura e l’igiene, che sono alla base di una vita sana e felice. Dobbiamo agire, come è normale che sia, in base alle specifiche caratteristiche del nostro amato Fido, considerando dunque la lunghezza e il tipo di manto. A incidere è anche lo stile di vita, più o meno avventuroso, a cui è abituato.
Contattiamo un professionista esperto, oppure procuriamoci tutti gli strumenti di cui abbiamo bisogno. E, soprattutto, rendiamo la routine della toelettatura qualcosa di distensivo e normale, così da non alimentare inutili capricci, stati di stress e ansia.
La nostra adorata palla di pelo non ha bisogno di bagni troppo frequenti e, all’occorrenza, dobbiamo sempre usare dell’acqua tiepida e uno shampoo specifico per cani. Mai e poi mai quello destinato agli umani, non rispetta il pH della cute!.
La toelettatura non ha solo scopo di mantenere il pelo del cane sempre morbido, pulito e lucente. Ci permette anche di controllare se a livello cutaneo tutto procede per il verso giusto. Teniamo conto anche del fatto che occhi e orecchie non devono essere trascurati, anzi devono essere controllati periodicamente per scongiurare l’eventuale presenza di corpi estranei.
Gli esemplari che passano tanto tempo all’aria aperta e che svolgono esercizio fisico, come i segugi o quelli che praticano sport, corrono un maggiore rischio di ritrovarsi spine, schegge e sassolini tra le dita delle zampe. Bisogna fare attenzione.