Cane da solo a casa: tutti i consigli da seguire
Lasciare il cane da solo a casa è fonte di preoccupazione, per noi e per Fido. A volte però e necessario, e va affrontato nel migliore dei modi
Il cane da solo a casa ci dà pensieri, immaginiamo tutte le cose che possono accadere durante la nostra assenza e, a dir la verità, a quanto lui possa soffrire la solitudine.
Non vede l’ora che rientriamo da una lunga giornata di lavoro, e ce lo fa capire in tutti i modi non appena apriamo la porta di casa. Nel frattempo però potrebbe distruggere ogni angolo dell’appartamento che custodiamo con cura. Niente paura: ci sono delle precauzioni che possiamo prendere.
Abituare il cane a stare solo in casa
Per evitare che il cane da solo in casa ingerisca qualcosa che potrebbe farlo stare male, assicuriamoci di avere portato con noi il sacchetto della spazzatura. Eliminiamo dal raggio d’azione della nostra piccola peste a quattro zampe qualsiasi altro oggetto potenzialmente pericoloso: evitiamo che possa soffocare ingerendo un corpo estraneo, o possa vomitare a seguito di un pasto extra fuori controllo.
Esattamente come faremmo se ci fosse un cucciolo di umano in giro per casa, dobbiamo evitare che oggetti troppo piccoli – e rischiosi se ingeriti dal cane lasciato solo a casa – siano a portata di zampa. Esiliamo tutto ciò che possa provocare ostruzioni potenzialmente letali in zone dell’appartamento inaccessibili al nostro fedele amico: lui non sempre ha la capacità di capire cosa è innocuo e cosa no, aiutiamolo noi.
Quanto può stare da solo un cane in casa
Quando il periodo in cui lasciare il cane da solo a casa è parecchio lungo, stiamo parlando delle tanto sognate ferie estive, chiedere aiuto a personale qualificato potrebbe essere la soluzione. Eviteremo così di dover fare i conti con l’ansia da separazione nei cani, e ci sarà qualcuno a tenere d’occhio la situazione: il dogsitter.
Per periodi più brevi, o magari se non siamo momentaneamente nelle condizioni di portare a spasso Fido, possiamo avvalerci dei dogwalker. È fondamentale non cambiare la routine del cane, quantomeno non in maniera brusca: ne soffrirebbe.
Lasciare il cane da solo in giardino
Altre zone della casa molto pericolose quando il cane è da solo a casa, se non c’è nessuno che si occupi della sorveglianza, sono il cortile e il giardino. Non soltanto c’è il rischio di fughe, ma – soprattutto nel periodo estivo – l’esposizione prolungata al sole può essere molto pericolosa, causare la disidratazione e potenzialmente la morte.
La tecnologia ci aiuta in molti ambiti, non c’è giornata in cui non ne facciamo uso; e perché non ricorrere a lei anche quando dobbiamo lasciare il cane da solo a casa? Esistono delle webcam, simili alle videocamere a circuito chiuso dei ristoranti o di qualsiasi altro locale pubblico, con le quali possiamo monitorare la situazione anche a distanza e intervenire se necessario. Esistono poi dei dispenser per animali attraverso i quali dosare cibo e acqua durante la nostra assenza.
Lasciare il cane da solo una notte
Se il cane da solo a casa ha delle tendenze distruttive, allora potrebbe essere utile creare un’area appositamente per lui. Un posto dove possa muoversi in libertà senza il timore che faccia danni.
Se Fido non è abituato, bisogna allenarlo gradualmente, associando alla zona un rinforzo positivo e delle esperienze piacevoli. Scegliamo un altro posto per le punizioni, altrimenti il periodo che passerà in solitudine verrà vissuto negativamente.
Se Fido non è ‘figlio unico’ e il cane da solo a casa non è soltanto lui, la situazione di complica. Tenerli separati mentre noi non ci siamo potrebbe evitare eventuali tensioni e possibili incidenti. Si possono usare dei cancelletti per separare le zone della casa, ognuna arredata e corredata di tutto punto per far sì che i cani abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno.
Lasciare il cane da solo tutto il giorno
Quando il cane è da solo a casa – lo abbiamo appena accennato – è indispensabile che abbia tutto il necessario per stare bene e non sentire la nostra mancanza. Lo è soprattutto se si sta attraversando il periodo dell’adolescenza del cane.
Cibo e acqua ovviamente sono indispensabili; ma non dimentichiamo dei giochi con i quali passare il tempo e incanalare le energie, una cuccia comoda e familiare, e ogni possibile elemento che lo faccia sentire protetto anche in nostra assenza: non è raro che vengano rubate delle pantofole o dei calzini da tenere in ostaggio finché non rientriamo a casa.
L’udito è un senso molto sviluppato quando si parla di amici a quattro zampe. Quando il cane è da solo a casa, può sentire meno la nostra mancanza e stare buono se lasciamo di sottofondo dei suoni rilassanti o familiari. Più elementi hanno per sentirsi sicuri nell’ambiente in cui devono stare, più è probabile che i nostri amici quadrupedi non facciano danni.
Attenzione alle finestre
Una cosa da non dimenticare assolutamente quando lasciamo il cane da solo a casa è di chiudere le finestre. I veterinari si raccomandano: molti sono i casi di incidenti provocanti da un lancio involontario da un piano più o meno alto del palazzo.
Si eviteranno anche eventuali fughe, soprattutto durante la stagione degli amori, potenzialmente pericolose. Il cane potrebbe farsi male, o non essere più in grado di rientrare e perdersi.
Quando il cane è da solo a casa e ha bisogno di aiuto le decalcomanie alle finestre possono essere un valido supporto per i vicini di casa costretti a intervenire e per le forze dell’ordine, vigili del fuoco compresi.
Più elementi lasciamo per l’individuazione del nostro amico a quattro zampe, più è facile che – quando noi non cui siamo – qualcun altro possa soccorrere Fido in difficoltà.
Cani adatti a stare da soli in casa
Posto che ci sono un sacco di trucchetti per evitare che il cane lasciato solo a casa possa trasformarla in un campo di battaglia, cerchiamo di ridurre il meno possibile le nostre ore di assenza. Fido sente molto la solitudine ed è un animale molto abitudinario. Aspetterà con ansia il nostro rientro a casa, e sarà entusiasta appena sentirà anche solo il portone del palazzo aprirsi. Non dimentichiamocelo quando adottiamo un cane.
Ecco, per l’appunto, la solitudine – soprattutto se non è prolungata – non deve essere vista come un mostro da temere. Una volta adottato un cucciolo, addestriamolo gradualmente alla nostra assenza (partendo da periodi di distacco di 5/10 minuti). A tal proposito, possono tornare utili i corsi di addestramento per cuccioli.
È bene che abbia un’attività alternativa in caso di pianto: correre a consolarlo è controproducente. Piuttosto è meglio farsi vedere in un momento di relativa tranquillità, e senza avere troppe premure, cosicché non avverta il pericolo, e associ il ritorno della figura di riferimento a un suo stato di serenità.
A quanti mesi si può lasciare il cucciolo da solo in casa
Più il rapporto con il nostro fedele amico sarà intenso, meno il cane da solo a casa sentirà di essere in pericolo. Noi diventiamo come una mamma e un papà per lui, il porto sicuro dove rifugiarsi nei momenti di stress e di paura.
Con delle esperienze positive associate a noi, i loro capibranco per i quali darebbero la vita, aiuteremo i nostri pelosi a diventare autonomi e a vivere serenamente i momenti di distacco e di solitudine.
È bene limitare il più possibile lo stress delle punizioni al cane lasciato solo a casa. Non rimproveriamolo una volta rientrati e scoperta un’eventuale monelleria: la memoria del cane è a breve termine, e Fido non ha gli strumenti per comprendere un rimprovero che arriva dopo più di 20/30 secondi rispetto al fatto. Verrebbero aumentati gli episodi di stress e ne risentirebbe il legame uomo-cane: verremmo visti come imprevedibili e potenzialmente pericolosi.