Cane da esposizione: come iniziare e cosa sapere
Cosa rende Fido un perfetto cane da esposizione? C'è molto di più oltre il semplice aspetto fisico, scopriamo di che di tratta
Cosa rende Fido un perfetto cane da esposizione? C’è tanto da sapere sugli expo canini, un fantastico mondo fatto di amici a quattro zampe meravigliosi con alle spalle una vera e propria gavetta. Per ogni padroncino il proprio cane è il massimo, questo è innegabile. Così come vale sempre la stessa affermazione: tutti i quattrozampe sono bellissimi e meravigliosi!
Ma il cane da esposizione è un mondo a sé. Deve rispettare degli standard ben precisi e non è a tutti gli amici a quattro zampe che viene garantito l’accesso alle mostre e agli expo. Sono dei veri e propri concorsi di bellezza, come quelli umani, ma c’è anche di più. Un cane da esposizione deve dimostrare di essere perfettamente in linea con lo standard di razza ma anche avere eleganza, portamento ed essere addestrato in un certo modo. Vediamo allora come può Fido diventare un cane da esposizione e partecipare agli expo e, perché no, vincere qualche premio.
Come funziona un’esposizione canina
Gli appassionati di cani adorano partecipare alle esposizioni canine. Ne esistono tantissime e di tanti tipi, ma ogni volta è meraviglioso assistere alla mostra di esemplari stupendi e dalle qualità eccezionali. Le esposizioni canine sono un modo per approfondire la propria conoscenza sul mondo dei quattrozampe ma anche per ammirare esemplari e razze particolari che altrimenti sarebbe difficile contemplare dal vivo.
Il cane da esposizione, come anticipato, deve possedere dei requisiti ben precisi per partecipare a un expo canino o a una mostra. Ma naturalmente questi dipendono anche dal tipo di esposizione a cui intendiamo iscriverlo. Stando alle indicazioni dell’ENCI – Ente Nazionale Cinofilia Italiana possiamo distinguere tre diverse tipologie di manifestazioni dedicate ai cani, ovvero le esposizioni (mostre in cui si valuta la corrispondenza con lo standard di razza), le prove cinotecniche (che valutano le abilità dei cani) e le corse (velocità dei cani).
Ognuna di queste rilascia dei premi e delle attestazioni che possono avere valenza internazionale o nazionale. Poi ci sono anche quelle regionali che non rilasciano alcun certificato e, infine, i raduni che sono manifestazioni organizzate dalle associazioni cinofile locali. Il cane da esposizione, in buona sostanza, viene preparato e addestrato per partecipare alle prime due tipologie di manifestazione e deve seguire un percorso ben preciso che lo coinvolge, naturalmente, insieme al padroncino.
Come partecipare a un’esposizione canina
In genere è consigliabile prima partecipare alle manifestazioni di questo tipo da spettatori, in modo tale da potersi fare un’idea di come funzionano e si svolgono. Già questo basta per far crescere in sé la voglia di iscrivere il proprio quattrozampe! Ma, d’altro canto, ci fa anche capire che il cane da esposizione non è di certo improvvisato e ha bisogno di prepararsi in un certo modo insieme al suo padrone.
Per partecipare a un’esposizione canina prima di tutto occorre leggere attentamente il regolamento della manifestazione. Come in tutte le gare e i concorsi ci sono dei parametri da soddisfare e il cane deve possedere tutta la documentazione necessaria per essere ammesso. Se Fido rispetta tali requisiti, possiamo procedere con l’iscrizione scaricando l’apposito modulo e immettendo tutti i dati richiesti.
Cane da esposizione, quali documenti occorrono
Il cane da esposizione deve possedere una documentazione ben precisa, imprescindibile quando dobbiamo iscriverlo a una manifestazione come l’expo canino. Innanzi tutto deve avere il libretto delle vaccinazioni, in regola con la tabella di marcia prevista dal veterinario. È ovvio che sia così, dal momento che dobbiamo portarlo in un luogo pieno di persone e di altri cani. Tutti i cani partecipanti devono essere vaccinati e in salute, per proteggere se stessi e gli altri. Altra cosa importantissima, il cane da esposizione deve aver fatto il vaccino contro la rabbia (esattamente per lo stesso motivo di prima).
Vaccinazioni a parte, è necessario che il cane da esposizione sia registrato presso l’anagrafe canina, cosa che possiamo fare presso la ASL di nostra competenza territoriale. Si tratta di un obbligo per ciascun padroncino, a prescindere dal fatto che il cane debba partecipare o meno a un expo. In sostanza l’anagrafe canina registra tutti gli esemplari presenti sul territorio nazionale e tiene conto nel dettaglio di tutte le informazioni anagrafiche e non. Una sorta di grande banca dati che tiene traccia dei cani che vivono in Italia, insomma.
Per registrarsi all’anagrafe canina occorre che il cane sia microchippato, quindi che gli sia associato un codice univoco di 15 cifre. È come se fosse la sua carta di identità, in cui vengono registrati i dati anagrafici e inerenti alla razza ma anche i dati del proprietario.
Il cane da esposizione, infine, deve possedere il pedigree, ovvero il documento che attesta l’iscrizione al Libro genealogico del cane di razza gestito dall’ENCI. Il pedigree certifica in maniera ufficiale che Fido appartiene a una razza canina riconosciuta e contiene tutti i dati su di lui e persino sull’allevamento da cui proviene. La cosa importantissima del pedigree è che grazie a questo documento possiamo risalire fino alla terza generazione precedente nel suo albero genealogico. Ecco come si attesta la “purezza” della razza.
Come si addestra un cane da esposizione
L’addestramento di un cane da esposizione richiede tempo e pazienza, perciò l’ideale è cominciare sin da quando Fido è cucciolo. Generalmente si inizia a tre mesi con la correzione della postura di arti e collo. Dopodiché si implementa l’esercizio con l’utilizzo del guinzaglio e via via si procede con l’addestramento che riguarda il movimento del cane. Il cucciolo deve imparare a camminare al fianco del suo padroncino/accompagnatore, per l’esattezza alla sua sinistra.
Addestrare il cane da esposizione sin da cucciolo è importante anche per un altro motivo. Questa è la fase in cui impara a socializzare con i suoi simili e con le persone, caratteristica essenziale dato che le esposizioni sono luoghi affollatissimi. E poi non dimentichiamo che il giudice si deve avvicinare al cane per valutarne le caratteristiche, quindi Fido deve restare calmo in sua presenza.
Nelle esposizioni canine possiamo individuare tre fasi, che ci fanno capire meglio cosa è importante per l’addestramento di un cane da expo. Prima di tutto il giudice valuta la posa: il cane deve stare fermo e con gli appiombi paralleli. Nella seconda fase, invece, sonda in modo più dettagliato la morfologia, la dentatura e altre caratteristiche specifiche inerenti allo standard di razza. Infine, il giudice deve valutare l’andatura, cioè il modo in cui il cane cammina al fianco del padrone.