Cane con parvovirus: che succede a Fido e cosa fare?
Il cane con il parvovirus è colpito dalla parvovirosi felina, una malattia contagiosa e molto pericolosa. Ecco cosa dobbiamo sapere
Il cane con il parvovirus contrae una malattia altamente contagiosa che si chiama parvovirosi canina o gastroenterite infettiva. Questa malattia è davvero pericolosa, colpisce principalmente i cuccioli al di sotto dei 6 mesi di età e può essere mortale. Come se non bastasse il parvovirus è uno dei virus più resistenti che ci siano ed è in grado di sopravvivere nell’ambiente per moltissimo tempo.
Cerchiamo di capire cosa succede al cane con il parvovirus, quali sono i sintomi della parvovirosi e, soprattutto, quanto sia importante vaccinare i cuccioli contro questo nemico invisibile. Non dimentichiamo che questa malattia in Italia è parecchio diffusa e ogni anno causa tantissime morti tra i nostri amici a quattro zampe.
Cos’è il parvovirus?
Il parvovirus canino (CPV) è un virus altamente contagioso che può colpire i cani di ogni età che non sono stati vaccinati. Il parvovirus canino provoca la parvovirosi, chiamata anche gastroenterite infettiva canina. È comparso per la prima volta nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso tra i cani domestici in Europa, provocando un’epidemia di miocardite e gastroenterite.
Esistono due distinti parvovirus canini chiamati CPV-1 e CPV-2, ma è il secondo a provocare la parvovirosi canina. Si tratta di uno dei virus canini più potenti che esistano tanto che ha un tasso di mortalità elevatissimo che può raggiungere il 10% nel caso di cani adulti e il 91% nei cuccioli.
In genere i cani che prendono il parvovirus e sopravvivono dopo quattro giorni di malattia riescono a recuperare le forze e a tornare sani, anzi diventano immuni al virus e non possono contrarre più la parvovirosi. Al contrario la maggior parte dei cuccioli muore, spesso anche se vengono curati dal veterinario.
Gli studi sulla malattia e sul virus hanno raggiunto livelli importanti, tanto che per fortuna esiste un vaccino molto efficace per i nostri amati quattrozampe. In questo modo possiamo prevenire il contagio e far sì che Fido non debba mai sopportare una simile sofferenza, rischiando anche la vita. Purtroppo la malattia continua a diffondersi anche qui in Italia perché nel tempo il virus ha sviluppato diverse varianti, tutte estremamente forti e resistenti.
Come avviene il contagio del parvovirus?
Il cane con il parvovirus è contagioso per tutti i cani con cui entra a contatto, quindi va assolutamente isolato non solo finché ha la malattia ma anche almeno per i due mesi successivi. Il contagio avviene per contatto con le secrezioni dell’animale infetto, quindi con feci, urina o saliva, tanto per fare degli esempi.
Il parvovirus canino riesce a sopravvivere nell’ambiente per molti mesi perciò quando un cane si infetta anche se guarisce lo porta con sé. Di fatto anche un cane che ha superato la malattia continua a essere veicolo di contagio e purtroppo anche noi potremmo esserlo. Il virus sopravvive anche dentro casa e in tutti gli oggetti con cui il cane con il parvovirus è entrato a contatto. Ecco perché è molto importante pulire e disinfettare con i giusti prodotti cucce, lettini, coperte e anche i nostri stessi indumenti. Soltanto così possiamo evitare il pericolo di contagio per altri cani, soprattutto per quelli non vaccinati.
Se Fido ha il parvovirus facciamo moltissima attenzione a non farlo avvicinare ad altri cani, specialmente ai cuccioli e ai cani che soffrono di altre malattie.
Quali sono i sintomi della parvovirosi canina?
Il cane con il parvovirus, quindi con la parvovirosi canina, presenta dei sintomi ben precisi che dipendono dalla gravità dell’infezione. Per un cane malato e con un sistema immunitario compromesso il decorso della malattia è rapido e purtroppo può portare alla morte in pochissimo tempo. I cani sani reagiscono diversamente, talvolta addirittura non manifestano veri e propri sintomi e guariscono da soli. Se non è così, i sintomi iniziano dalla mancanza di appetito (anoressia) e proseguono con vomito frequente. Fido vomita talmente tanto da arrivare alla diarrea emorragica, quindi con presenza di sangue, e in più ha anche la febbre molto alta.
Parliamo di sintomi che per certi versi potrebbero essere comuni a molte malattie, quindi non è semplice capire da subito se si tratti di parvovirus. Considerate, però, che il virus è molto aggressivo e se non viene contrastato in tempo causa danni interni molto pericolosi. Agisce sul midollo spinale e sulle cellule del sistema immunitario e, in più, distrugge le pareti dell’intestino.
La parvovirosi canina si può curare?
La parvovirosi canina è una malattia infettiva per cui non esiste una vera e propria cura. Un cane con il parvovirus deve avere la fortuna di essere portato in tempo dal veterinario, ma il trattamento serve solo ad alleviare i sintomi in attesa che guarisca. Purtroppo la guarigione non è scontata e soprattutto i cuccioli nella maggior parte dei casi non sopravvivono.
Il cane con il parvovirus non deve stare a contatto con l’ambiente e soprattutto con altri cani, perciò per il trattamento si consiglia il ricovero in clinica. C’è una doppia ragione per questo, prima di tutto perché il cane malato è contagioso e può diffondere il virus. In secondo luogo perché ha il sistema immunitario compromesso e stando a contatto con altri cani potrebbe prendere altre malattie e infezioni. Inoltre se Fido sta in clinica il veterinario può monitorare la temperatura corporea e abbassare la febbre alta e somministrargli le flebo per reidratarlo.
Nei casi più gravi il veterinario può ricorrere alle trasfusioni di sangue o alla somministrazione di proteine se i valori sono insufficienti. Dato che Fido non mangia, inoltre, può procedere con l’alimentazione “forzata”, in modo che riesca comunque a nutrirsi.
Il parvovirus è contagioso per l’uomo?
Il cane con il parvovirus può contagiare la gastroenterite infettiva all’uomo? Assolutamente no. Per fortuna noi non possiamo contrarre il virus dai cani e possiamo prenderci cura del cagnolino malato senza problemi. Sappiamo bene quanto sia importante fargli sentire la nostra vicinanza e il nostro affetto, specialmente quando sta male. Lasciarlo completamente da solo sarebbe terribile, sia per noi che per il povero Fido. L’unico problema è che stando a contatto diretto con il cane col parvovirus diventiamo a nostra volta veicolo di contagio per gli altri cani. Il virus, come abbiamo visto, sopravvive a lungo nell’ambiente quindi tutto ciò che Fido ha toccato, inclusi i nostri indumenti, possono contenerlo. Ecco perché oltre a disinfettare accessori, cucce e giocattoli dobbiamo pulire nel modo appropriato anche le nostre cose.
Prevenzione e vaccini
Purtroppo il parvovirus non è mai stato debellato e per questo continua ad affliggere i nostri amici a quattro zampe. Dal canto nostro dobbiamo essere dei padroncini responsabili e vaccinare Fido contro la parvovirosi canina, seguendo accuratamente il calendario di vaccinazioni del veterinario. Le vaccinazioni sono fondamentali per i cuccioli ma anche per i cani adulti, che devono fare sempre tutti i richiami annuali. Quando adottiamo un amico a quattro zampe dobbiamo procedere prima di tutto con le vaccinazioni obbligatorie per cimurro, epatite infettiva e parvovirosi, appunto. Ci sono anche quelle non obbligatorie, ma comunque importanti per preservare Fido da altra gravi malattie: leptospirosi, parainfluenza, tosse da bordetella, malattia di Lyme, coronavirus e leishmaniosi. In questo caso, però, dobbiamo consultare il veterinario e concordare con lui se sia il caso o meno di vaccinarlo.