Cane con la filariosi: qual è il modo giusto per prendersene cura
Un cane con la filariosi ha bisogno di cure e attenzioni particolari. Ecco tutto quel che dobbiamo sapere per il bene del nostro Fido
Un cane con la filariosi ha bisogno di cure e attenzioni particolari perché affetto da una malattia causata da un parassita. Si tratta di una patologia piuttosto grave che può colpire i cani di qualsiasi età e razza. Il parassita che provoca questa malattia si chiama Dirofilaria, appartiene alla famiglia dei Nematodi e si trasmette al cane tramite le punture di zanzara, in particolare della zanzara tigre.
Cos’è la filariosi?
Un cane con la filariosi è stato sicuramente punto da una zanzara, in particolare da una zanzara tigre, le principali responsabili della trasmissione di questa malattia. La filariosi, chiamata anche semplicemente filaria, può avere due diverse forme a seconda del parassita trasmesso dalla zanzara. La Dirofilaria repens provoca la filariosi cutanea mentre la Dirofilaria immitis provoca la filariosi cardiopolmonare, quella più grave e potenzialmente letale per i nostri quattrozampe.
La filariosi cardiopolmonare è diffusa soprattutto nelle aree geografiche paludose e lacustri, per questo se ne registrano moltissimi casi nella Pianura Padana e nelle zone intorno al fiume Po. In realtà, però, i casi non mancano anche in altre regioni d’Italia come la Toscana, la Sardegna, la Sicilia e la Campania.
Parliamo di una malattia piuttosto subdola, oltre che pericolosa, perché talvolta il cane non presenta subito i sintomi e passano anche mesi dal momento del contagio alla loro manifestazione. Ecco perché è importante conoscerla e soprattutto prevenire, per quanto possibile, il contagio di questi parassiti.
Il cane con la filariosi è stato punto da una zanzara comune o da una zanzara tigre che gli ha trasmesso le larve del parassita Dirofilaria immitis. Queste larve una volta entrate in circolo si diffondono in tutto il sistema circolatorio e quando diventano vermi adulti si insediano vicino al cuore e ai polmoni. Ecco perché si parla di filariosi cardiopolmonare, proprio perché Fido ha disturbi e problemi cardiaci e respiratori. Questa forma di filariosi è molto grave, di più rispetto a quella cutanea che provoca meno danni.
Come si trasmette la filariosi?
La Dirofilaria è un parassita molto pericoloso che, una volta entrato in circolo nell’organismo, provoca danni gravi per la salute del nostro amico a quattro zampe. È praticamente impossibile prevedere e bloccare il contagio perché le responsabili sono le zanzare. Una zanzara (comune o tigre) punge un cane infestato con la filariosi, perciò risucchia il sangue in cui sono presenti le larve del parassita. In questo modo quando punge un cane sano gliele trasmette e queste iniziano a crescere nel suo sangue.
Purtroppo la Dirofilaria trova terreno fertile nel sistema circolatorio di Fido, e qui si sviluppa piuttosto rapidamente fino a raggiungere persino i 30 cm di lunghezza. È a questo punto che i vermi si insinuano vicino al cuore, dove iniziano a depositare nuovi esemplari, e nell’arteria polmonare. L’azione della filariosi è davvero devastante, basti pensare che ogni cane ne può ospitare tantissime e che possono sopravvivere all’interno dell’organismo anche per 7 anni.
Cane e filariosi: come prenderci cura di Fido
Come abbiamo detto, un cane con la filariosi non manifesta subito i sintomi della malattia. Significa quindi che se non abbiamo fatto seguire a Fido una profilassi preventiva è probabile che abbia la filaria anche se non sta male. I vermi impiegano diverso tempo per entrare in circolo, svilupparsi, crescere e poi insediarsi vicino a cuore e polmoni. Purtroppo, però, i sintomi veri e propri della malattia arrivano quando già l’infestazione è a livelli altissimi.
Ecco perché è importante che, specialmente nelle zone che abbiamo citato prima, ciascun cane segua dei trattamenti preventivi per evitare di prendere la malattia. Se non è così, possiamo chiedere al veterinario di eseguire periodicamente dei test per appurare se vi siano i parassiti in circolo nel suo organismo. Si tratta di un test molto semplice e che non dà alcun fastidio a Fido, costa pochissimo e ci consente di evitare che Fido stia molto male e che rischi la vita!
Se dal test emerge che il cane ha la filariosi cardiopolmonare, il veterinario deve procedere con un trattamento adeguato. Si chiama terapia adulticida e serve a uccidere i parassiti che si sono insediati nel cuore e nelle arterie polmonari. Naturalmente il trattamento dipende dalla gravità dell’infestazione, per questo è fondamentale diagnosticare la malattia prima possibile. Nei casi meno gravi bastano i farmaci per uccidere i parassiti, mentre in quelli molto gravi spesso occorre addirittura rimuoverli chirurgicamente. E quando la malattia è a un livello così avanzato, purtroppo, c’è anche la possibilità che il cane muoia.
Prevenzione della filariosi: cosa sapere
Come per tutte le malattie infettive è fondamentale la prevenzione. Di certo non possiamo prevedere quando il cane sarà punto da una zanzara o se questa gli trasmetterà la filariosi. Però possiamo usare prodotti che evitino questa spiacevole situazione!
Specialmente in estate le zanzare sono molto diffuse, perché proliferano con il caldo e l’umidità della stagione. Per questo motivo dovremmo sempre utilizzare delle sostanze repellenti per questi insetti, in modo che non si avvicinino al nostro Fido e non lo pungano. Naturalmente nella prevenzione rientra anche la cura nei confronti dell’ambiente in cui viviamo. Anche in casa dobbiamo utilizzare prodotti che respingano la presenza delle zanzare, in modo che non “facciano il nido” tra le nostre mura.
In estate, inoltre, è consigliabile tenere Fido al chiuso ed evitare il più possibile che trascorra del tempo all’aperto lontano dal nostro controllo. Soprattutto durante la notte le zanzare sono molto attive, quindi l’ideale è chiudere per bene porte e finestre o in alternativa installare delle zanzariere.
Cane e filariosi: possibili trattamenti
Per curare un cane con la filariosi il veterinario si può servire di due diversi tipi di terapia: macrofilaricida e microfilaricida. La terapia macrofilaricida non è molto efficace e, anzi, risulta tossica per i nostri quattrozampe. Prevede l’utilizzo di due molecole (melarsomina e tiacetarsamide) ma sono più i rischi che i benefici e soprattutto nei casi gravi non è mai consigliata.
La terapia microfilaricida ha un alto livello di successo nei nostri amici a quattro zampe. È sicura ed efficace e prevede un trattamento costante che impedisca alle filarie di svilupparsi nell’organismo del cane. Questa terapia è a base di sostanze chiamate lattoni macrociclici ed è utile sia per la filariosi cardiopolmonare che per quella cutanea. Tra questi possiamo citare:
- Ivermectina, un antiparassitario piuttosto comune efficace contro numerosi vermi intestinali (tranne la tenia), per la maggior parte degli acari e anche per le pulci; si trova sotto forma di tavolette masticabili o compresse e si usa anche nel trattamento della rogna e degli ectoparassiti che provocano la scabbia;
- Moxidectina, un altro efficace antiparassitario che si può acquistare sotto forma di soluzione spot-on (in pipette), compresse e perfino soluzione iniettabile;
- Selamectina, in soluzione spot-on si applica ogni mese a Fido direttamente sulla pelle e in questo modo il cane resta protetto dalle zanzare per tutta la stagione estiva;
- Milbemicina, infine, è la base di farmaci antiparassitari utili non solo per i vermi intestinali e polmonari ma anche per le infestazioni da pulci. Uno di questi è l’Interceptor per cani, che si somministra per via orale sotto forma di compresse.
Per un risultato ottimale dovremmo dare al cane questi farmaci specifici da aprile a novembre, cioè durante i mesi più caldi quando le zanzare sono maggiormente diffuse. Naturalmente questi trattamenti sono indicati per i cani di almeno 6-8 settimane.