Cane cieco e malato viene salvato dai maltrattamenti del proprietario
Se non si è in grado di mantenere un cane o di garantirgli tutte le attenzioni e le cure del caso, è inutile adottarli per poi farli soffrire. Facendo così si solo danneggiano delle vite innocenti, che magari avrebbero sperato in ben altro futuro.
Ci troviamo ad Adelaide, Australia; qui un cane è stato vittima di ogni tipo di violenza, di continui maltrattamenti e, più in generale, dell’assoluta indifferenza umana. Il nome della piccola era Brandy, una Fox Terrier che ha vissuto una vita triste.
Usiamo il passato, perché Brandy è venuta a mancare qualche mese fa anche a causa della sua anzianità. L’RSPCA di Adelaide salvò Brandy nel 2017, quando era vittima delle violenze del proprietario 54enne Geoffrey Mortensen.
Brandy divenne completamente cieca ad un occhio e parzialmente dall’altro, varie infezioni la colpirono, anche perché il proprietario la lasciò vivere immersa nelle sue feci. Una condizione terribile, paragonabile a quella della schiavitù.
L’orrendo stato di salute di Brandy ha contribuito pesantemente alla scomparsa di quest’ultima. Il principale, se non unico, colpevole di questa storia è senz’altro il proprietario, Geoffrey Mortensen.
Ovviamente la giustizia ha fatto il suo corso; il tribunale di Adelaide ha ascoltato la testimonianza del capo veterinario Brad Ward. L’uomo ha affermato che il cane ha sofferto un dolore inimmaginabile per un prolungato periodo di tempo.
Inoltre il veterinario ha fatto leva sul fatto che, in caso di immediato intervento, Brandy si sarebbe potuta salvare. La condizione imposta dal signor Mortensen è stata la principale causa del male che ha afflitto per anni la piccola cagnolina.
Un’esistenza triste per il cane, che se avesse potuto scegliere, sicuramente non avrebbe mai messo zampa nella casa del 54enne.
Il signor Geoffrey Mortensen, dopo il processo, è stato condannato a 6 mesi di reclusione, 2 anni di domiciliari e al divieto di adottare altri animali domestici, questo fino a nuovo avviso.