Cane cieco: come prendersene cura e come farlo stare sempre bene
Come prendersi cura di un amico affetto da un deficit della vista? Al cane cieco servono gli altri quattro sensi super sviluppati e tanto amore
I sensi molto sviluppati del nostro amico a quattro zampe lo rendono quasi un supereroe. Se quindi viene a mancare la vista, dopo un periodo di assestamento e di acquisizione di nuove abitudini, la routine è tutt’altro che complessa.
Se decidiamo di adottare un peloso, indipendentemente dal fatto che abbia delle disabilità o meno, la consapevolezza è fondamentale. Si tratta di un impegno per la vita e Fido conta su di noi “finché morte non ci separi”.
Avere in casa un cane cieco, dunque, richiede diverse modalità di approccio e una serie di regole importanti da seguire, che cambiano in base a ogni singola esperienza. Il segreto è avere pazienza e accompagnarlo nelle fasi più delicate di adattamento, per il resto si dimostrerà perfettamente all’altezza.
Indice
Perché il cane diventa cieco e come capirlo
Come giocare con un cane cieco
Perché il cane diventa cieco e come capirlo
Molti amici a quattro zampe iniziano a perdere la vista a tarda età, spesso a causa di condizioni mediche come la cataratta. Altri hanno delle patologie primarie che portano come conseguenza problemi alla vista. In ogni caso, non è sempre immediato notare dei cambiamenti, perché ci sono sintomi che possono far pensare ad altre malattie.
Per esempio, un esemplare che sta perdendo la vista può apparire particolarmente letargico, e questo può erroneamente essere interpretato per mera perdita di energia tipica dell’età. Dall’altra parte, la cecità ha delle caratteristiche tipiche che la differisce da altri tipi di malessere.
Il cane cieco è confuso e quando si trova in posti che non conosce, si innervosisce e inizia ad abbaiare e piangere. È palesemente stordito e sbatte e cade continuamente. Per capire se il cane è cieco, guarda i suoi occhi: se hanno un aspetto torbido, opaco o vitreo e se rispondono sempre meno agli stimoli, sta decisamente perdendo la vista.
Cane cieco, consigli
Le modalità di approccio sono fondamentali perché il nostro amico a quattro zampe si affidi e si lasci aiutare nella gestione di una novità che è senza dubbio destabilizzante. La prima regola a cui bisogna assolutamente attenersi è quella di non spaventarlo mai. A tal proposito, non sgridare il cane: la paura lo stordisce ancora di più e le sue reazioni possono essere incontrollabili e nocive per sé e per chi gli sta attorno.
Non bisogna mai prendere in braccio il cane affetto da cecità o accarezzarlo senza prima avergli fatto sentire la nostra presenza. È preferibile chiamarlo, in modo da fargli capire che l’attenzione è rivolta verso di lui e aspettare che sia il cane stesso ad avvicinarsi a noi, anche se questo richiede qualche secondo in più.
I cani d’appartamento che diventano ciechi hanno inoltre bisogno di avere un ambiente equilibrato: è fondamentale non solo avere una casa a misura di quadrupede, ma anche mantenerla del tutto in ordine, in modo che Fido possa muoversi liberamente nonostante la sua condizione. A tal proposito, abituare il cane al kennel potrebbe essere un approccio per donargli una zona franca, un luogo dove possa sentirsi sicuro e protetto.
Cane cieco dalla nascita
C’è differenza tra un cane cieco dalla nascita e un cane che lo è diventato nel corso della sua vita. Se abbiamo a che fare con un cucciolo di cane affetto da cecità, avremo bisogno di adottare alcune accortezze. Inoltre, non dimentichiamo che lui non ha memoria del mondo che lo circonda nel modo in cui lo intendiamo noi. La tipica fase di socializzazione, quindi, dovrà essere gestita tenendone conto.
È consigliabile fare ambientare il nuovo arrivato riservandogli inizialmente uno spazio ben delimitato, per far sì che non si confonda nel nuovo ambiente. Tale pratica richiede un po’ di tempo: fare ambientare in tempi brevissimi un cane cieco in uno spazio ampio è pressoché impossibile, dunque armiamoci di santa pazienza. A tal proposito, può tornare utile come gestire un cucciolo di cane appena arrivato.
Per un cane che diventa cieco, invece, la situazione è del tutto diversa, ma anche più complessa. Con l’età è molto comune che accada. In questo caso gli amici umani devono cercare di aiutarlo e di non cambiare gli equilibri in casa. Devono inoltre evitare di spaventarlo (come abbiamo già accennato) e fare attenzione a scale e balconi, limitando al cane gli accessi alle aree dell’abitazione a rischio.
Come giocare con un cane cieco
Spesso si crede erroneamente che giocare con un cane cieco sia impossibile. Questo è del tutto sbagliato. Gli esseri viventi hanno diversi sensi e questi possono intensificarsi esponenzialmente quando se ne perde uno, e in più è noto che l’olfatto e l’udito sono dei sensi già molto sviluppati nei cani. Basti pensare al cane molecolare, per esempio.
Giocare con una palla da tennis non è più complicato, è semplicemente un’attività che richiede più tempo e qualche accortezza, ma non significa che sia meno divertente. Passeggiare e correre è importante per infondere fiducia e per intensificare il rapporto fra bipede e quadrupede. Fondamentale è l’utilizzo del collare per cane cieco.
È importante parlargli durante le passeggiate con lo scopo di fargli capire che siamo nelle vicinanze e in modo tale da non innervosirlo. In tal senso, può tornare utile sapere come parlare al cane per farlo sentire protetto e al sicuro.
Nel caso in cui durante il tragitto si dovessero incontrare degli ostacoli, aggiriamoli, in modo tale che il nostro amico a quattro zampe abbia la possibilità di memorizzare il tragitto e gli impedimenti: con l’abitudine li eviterà automaticamente.
La qualità di vita di un esemplare affetto da cecità dipende da come il padrone si approccia alla nuova condizione della propria piccola palla di pelo. È importante che si focalizzi sui bisogni del cane per migliorare una condizione che a primo impatto può fare paura e destabilizzare.
Portare in giro un cane cieco
Per gestire le classiche passeggiate quotidiane nel modo giusto e senza problemi dobbiamo tenere conto di diversi fattori che entrano in gioco. Prima di tutto l’umore del nostro amico a quattro zampe che, per via della sua condizione, una volta fuori casa potrebbe mostrare segni di ansia e nervosismo.
Non dimentichiamo che un cane cieco che esce dal proprio ambiente domestico si ritrova pervaso da suoni e profumi per lui nuovi e questo naturalmente può metterlo in difficoltà e disturbarlo.
Iniziamo ad abituarlo gradualmente alle uscite, passo dopo passo. In un primo momento scegliamo luoghi non troppo lontani da casa facendoglieli conoscere (e riconoscere). Diamogli il tempo di avventurarsi con calma e di prendere confidenza con questi spazi nuovi.
Naturalmente dobbiamo sempre stare al suo fianco in modo dolce e protettivo. Il nostro adorato Fido ha bisogno di sentirci, nel vero senso della parola. Perciò parliamogli e, anzi, sfruttiamo i comandi base per i cani per guidarlo anche con la voce.
La scelta del percorso è molto importante. Soprattutto deve essere sempre uguale, senza troppi cambiamenti. Questo è l’unico modo per far sì che acquisisca fiducia in se stesso e per portare a spasso il nostro quattro zampe senza che si innervosisca o abbia paura.
Va da sé che per portare a spasso un cane cieco occorrono gli accessori fondamentali per qualsiasi passeggiata. Dobbiamo far indossare a Fido il guinzaglio e un’imbracatura, molto meglio di collari e pettorine perché ci assicurano un maggior controllo.
Addestrare un cane cieco
Molto utile è che sia addestrato ad ascoltare, recepire e seguire i comandi di base. Quando addestriamo un cane che ci vede bene in genere ci affidiamo a dei segnali visivi. Pensiamo al rinforzo positivo e al fatto che mostriamo a Fido uno snack o un giocattolo per invogliarlo a eseguire il comando. Per un esemplare che non ci vede, ovviamente, non funziona così e dobbiamo affidarci al tatto e all’udito.
Puntiamo su parole brevi, semplici che il cane riesca a distinguere da tutti gli altri suoni che lo circondano. Dobbiamo essere molto bravi in questo e fare attenzione ad essere coerenti con le parole e il tono di voce che usiamo.
Non dimentichiamo che i cani fanno molto affidamento sulla loro vista per interpretare ciò che vuole il loro padroncino. Ma un cane cieco non ha questa capacità, quindi pronunciare le parole esattamente nello stesso modo ogni volta lo aiuta tantissimo ad imparare.
L’addestramento con il clicker per il cane in tal senso può essere uno strumento prezioso per un cane cieco. Il suono emesso è sempre uguale, rapido e facile da distinguere in mezzo a una miriade di suoni, molto di più rispetto alla nostra stessa voce. L’ideale è servirsi delle tecniche di rinforzo nell’addestramento del cane.
Evitiamo le ore di punta e i luoghi affollati
Andare il giro con un cane cieco nelle ore di punta non è esattamente l’ideale, perché è in quei momenti che parchi e giardinetti si riempiono di cani e persone. Questo potrebbe mettere in difficoltà il cane ma anche noi, perché la confusione è troppa e non riesce ad ascoltare i nostri comandi. Meglio scegliere luoghi tranquilli in cui siano presenti pochi elementi con i quali doversi approcciare e da ‘gestire’.
Non dimentichiamo mai che la socializzazione è uno strumento utilissimo per consentirgli di vivere una vita normale, dare libero sfogo alle proprie energie e al suo bisogno di fare amicizia. Portandolo sempre nello stesso luogo Fido ha la possibilità di conoscere i propri simili e incontrarli regolarmente. Si farà sicuramente tanti amici e si sentirà a casa anche fuori dalle mura domestiche.
Scegliamo posti familiari e sicuri per il cane cieco
I nostri amici a quattro zampe sono animali curiosi, che amano esplorare nuovi posti e conoscere sempre nuovi cani e nuove persone. Ma un cane cieco non ragiona esattamente in questi termini perché ha bisogno di punti di riferimento che lo facciano sentire al sicuro. Ecco perché è consigliabile portarlo sempre negli stessi posti, in modo che conosca tutti i possibili ‘ostacoli’ e che possa muoversi liberamente senza correre rischi.
Per lo stesso motivo dovremmo evitare percorsi e spazi pieni di insidie come buche, terreni scoscesi oppure oggetti con i quali potrebbe farsi male. L’ideale, poi, è portarlo in aree riservate ai cani con un bel recinto, in modo da poterlo lasciare di tanto in tanto libero dal guinzaglio senza correre il pericolo di perderlo di vista.
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