Cosa fare se il cane soffoca: manovre d’emergenza e consigli utili
Quando il cane soffoca dobbiamo esser pronti ad agire tempestivamente, mantenendo i nervi saldi e adottando le procedure corrette
Il cane soffoca: è emergenza! La salute del nostro amico a quattro zampe va preservata con delle corrette abitudini. Soprattutto se siamo alla prima esperienza, chiediamo il parere del veterinario di fiducia e di professionisti esperti del settore.
Se il nostro peloso è in difficoltà, emette dei segnali inconfondibili. Inizia a tossire in maniera continuata, si agita, si muove in maniera scoordinata, ha un respiro affannato e piange. Povero piccolo!
Questi sono tutti i sintomi tipici di un cane che soffoca. In caso di emergenza, la tempestività fa la differenza fra la vita e la morte. Corriamo alla clinica veterinaria più vicina e allertiamo gli specialisti di turno, ma intanto impariamo qualche manovra per aiutarlo.
Indice
- Come intervenire se il cane soffoca
- Manovra di Heimlich
- Rianimazione cardiopolmonare
- Perché il cane soffoca
- Cane soffoca, molte persone ci hanno chiesto anche
Come intervenire se il cane soffoca
Prima di tutto è consigliabile togliere il collare al cane che soffoca per cercare di favorire il passaggio di più aria, in modo tale da consentirgli di respirare meglio. Controlliamo scrupolosamente la bocca e proviamo a vedere se riusciamo a localizzare l’ostruzione. Se non troppo in fondo, cerchiamo di rimuovere l’eventuale con le mani o con l’ausilio di una pinzetta oppure proviamo a prendere Fido per le zampe posteriori, sollevandolo e scuotendolo per cercare di farlo liberare sfruttando la forza di gravità, anche con qualche colpetto sulla schiena.
Di fronte a un cane che soffoca, ricordiamoci sempre che cambia l’approccio a seconda dell’età. Con gli esemplari di piccole dimensioni o i cuccioli, possiamo usare anche una mano sola con la quale avvolgere lo sterno, procedendo con le compressioni toraciche. Per il Bulldog o razze simili, ad esempio, la rianimazione deve avvenire in posizione supina.
Con i cani piccoli (sotto i 13 o i 14 kg) è meglio premere da un centimetro e mezzo a cinque centimetri al massimo, mentre per un esemplare più grande si deve andare da un minimo di due e mezzo a un massimo di sette. Insomma, meglio allenarsi quando non ci sono emergenze in corso e si ha il tempo di automatizzare il meccanismo. Non è mica uno scherzo!
Manovra di Heimlich
Proprio come noi esseri umani, anche i cani possono essere salvati mediante la cosiddetta manovra di Heimlich. Il cane va preso cercando di posizionare le braccia tra lo stomaco e le zampe posteriori, in pratica sulle costole, in modo da agire con delle pressioni rapide fino a quando non fuoriesce l’oggetto responsabile dell’ostruzione.
La cosa più importante quando siamo di fronte a un cane che soffoca è riuscire a tenere sotto controllo la tensione e la paura che non possa farcela. La velocità e la precisione fanno la differenza. Per una manovra corretta ed efficace si devono seguire degli step ben precisi:
- Troviamo un luogo stabile e distendiamolo sul fianco destro;
- Posizioniamo i palmi delle mani in corrispondenza della cassa toracica, dove si trova il muscolo cardiaco (nel punto in cui la zampa anteriore si collega al tronco);
- Comprimiamo sul torace in modo tale che la compressione vada da 1/4 a 1/3 rispetto alla misura del torace;
- 100 o 120 compressioni al minuto. Ogni 30, tenendo la bocca del cane completamente chiusa, respiriamo nel suo naso per due volte (in alternativa possiamo usare una mascherina);
- Ripetiamo la tecnica fino a quando non torna a essere reattivo.
È importantissimo verificare l’eventuale assenza di battito. Nel caso in cui questo sia assente, infatti, non bisogna assolutamente fare il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale.
Rianimazione cardiopolmonare
Sapere come rianimare un cane è importante: può fare la differenza tra la vita e la morte. Parliamo della cosiddetta rianimazione cardiopolmonare per il nostro adorato Fido, che vale per qualsiasi altro essere vivente. Deve avvenire tempestivamente perché ogni secondo perso può compromettere la salvezza del nostro adorato peloso.
È una di quelle pratiche che speriamo non debbano servire mai, ma che è caldamente consigliato conoscere per affrontare al meglio un’eventuale emergenza canina. E farsi trovare preparati è indispensabile. Ecco allora che, oltre al kit di pronto soccorso per i cani, dobbiamo essere addestrati per fronteggiare quante più situazioni di pericolo possibile. Non si tratta solo di conoscere le manovre, ma anche di saper gestire l’emotività.
Ogni fase della vita prevede degli approcci leggermente diversi, adattandosi alla fisionomia e alle condizioni di salute generale del cane. Rianimare un cucciolo di cane richiede un’attenzione e una sensibilità maggiore, visto che il suo corpicino è più delicato. Di contro un esemplare ormai vecchietto deve essere coccolato per motivi differenti, ma siamo sempre di fronte a un soggetto debole.
Perché il cane soffoca
Fermo restando che non bisogna mai improvvisare e pensare che il fai da te o l’approssimazione siano sufficienti per salvare la vita alla nostra piccola palla di pelo, ci sono delle situazioni in cui siamo chiamati ad agire per scongiurare il peggio. L’approccio del veterinario è sempre e comunque preferibile.
Se il nostro amico a quattro zampe, però, ha bisogno di un intervento immediato perché non respira più e non c’è il tempo materiale di raggiungere la clinica, non possiamo tirarci indietro. Siamo l’ultima spiaggia di Fido e dobbiamo fare tutto il possibile per fare in modo che abbia ancora qualche anno da vivere.
A tal proposito, può tornare utile sapere perché e come muoversi quando il cane anziano respira male: potrebbe essere l’anticamera di qualcosa di più serio. Dobbiamo imparare a utilizzare il kit del primo soccorso e la tecnica più efficace per guadagnare del tempo in attesa di poterlo portare in clinica.
Cane soffoca, molte persone ci hanno chiesto anche:
Perché il cane fa come se avesse qualcosa in gola?
Qualora dopo la rianimazione cardiopolmonare il respiro non dovesse riprendere normalmente, è molto probabile che ci si trovi di fronte a un’ostruzione delle vie respiratorie. In questo caso giriamo il nostro amico a quattro zampe al contrario (con il dorso contro il nostro petto) e incrociamo le mani sotto la gabbia toracica. A questo punto, applichiamo cinque forti pressioni sull’addome.
Successivamente verifichiamo se nella bocca o attraverso le vie respiratorie è presente un corpo estraneo che ostruisce il passaggio dell’ossigeno. Se c’è, rimuoviamolo delicatamente e procediamo con altri due respiri artificiali.
Facciamo attenzione a come procediamo con la rimozione. Un movimento errato potrebbe far sì che l’oggetto scenda ancora più in profondità, non facendo altro che peggiorare la situazione. Nell’eventualità in cui fosse un felino ad aver bisogno di questa tipologia di operazione, la manovra è la stessa di quella per i cani di piccola taglia oppure ancora cuccioli.