Cane canoro della Nuova Guinea riappare dopo 50 anni in Indonesia
Questa razza antica è tornata a popolare i paesaggi dell'Indonesia dopo oltre 50 anni senza nessun avvistamento
Il cane canoro della Nuova Guinea, che è noto per emettere suoni armonici con i suoi ululati, non si vedeva più da tempo. Si pensava esistesse solo in cattività, nei centri di conservazione o negli zoo. Ma ultimamente, qualcosa è cambiato ed ha fatto ricredere gli studiosi.
Tutti ormai credevano che questa antica razza fosse estinta in natura. Nessuno si aspettava di rivedere qualche esemplare tra i boschi dell’Indonesia. E invece, dopo più di cinquanta anni, l’ipotesi è crollata. Gli studiosi hanno potuto avere la conferma che ciò che pensavano era sbagliato.
Elaine Ostrander, illustre investigatore, ha detto a PNAS: “Il cane canoro della Nuova Guinea che conosciamo oggi è una razza che è fondamentalmente creata dalle persone“. Con una spedizione del 2016, nei remoti altopiani della Paqua, in Indonesia, si sono avvistati ben 15 cani selvatici.
Il team di ricercatori ha acquisito un’ampia documentazione fotografica. In quest’ultima è mostrato il numero e la varietà di cani selvatici visti negli altopiani. Osservando questo gruppo di cani, i ricercatori hanno pensato che fosse una specie molto simile.
Dopo diversi studi però, ecco che la verità è venuta fuori. Il cane canoro della Nuova Guinea è tornato a popolare i prati dell’Indonesia. Una notizia davvero importante perché erano scomparsi a causa della distruzione del loro habitat.
“Abbiamo scoperto che i cani canori della Nuova Guinea e i cani selvatici degli altipiani hanno sequenze genomiche molto simili. Sono molto più vicine tra loro che a qualsiasi altro canide conosciuto. Sull’albero della vita, questo li rende molto più imparentati tra loro rispetto alle razze moderne come il Pastore Tedesco o il Basset Hound“, hanno spiegato i ricercatori.
Gli studiosi hanno concluso che i cani degli altipiani sono la popolazione originaria del cane canoro della Nuova Guinea. La differenza evidente nei loro geni è dovuta alla grave consanguineità degli animali in cattività. Questo ha prodotto seri cambiamenti nel loro genoma, ma non ha cambiato nulla in termini di razza.
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