Cane anziano, quali sono le vitamine che non possono proprio mancargli?
Il cane anziano, per motivi differenti da quelli che possono avere i cuccioli o gli esemplari adulti, ha bisogno di alcune vitamine essenziali per continuare a condurre un’esistenza in salute, si spera.
L’incolumità del nostro amico a quattro zampe è prioritaria, ecco perché dobbiamo fare tutto il possibile perché stia bene e non debba avere a che fare con determinate carenze. La terza età è una fase delicata e le visite di routine devono aumentare per prevenire eventuali e più probabili problemi di salute.
Uno sguardo di insieme
Tutti vogliamo che il nostro amico a quattro zampe viva il più a lungo possibile e senza troppi acciacchi o fastidi. In questa ottica, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Non a caso esiste il detto “siamo quello che mangiamo”.
Ecco anche perché il cane anziano ha bisogno di determinate vitamine essenziali. Più sana ed equilibrata sarà la dieta del nostro amato Fido, sin dalle prime settimane di vita, più possibilità avrà di diventare un vecchietto arzillo e felice.
L’obiettivo è di vivere tanti momenti belli e teneri a fianco del nostro amico a quattro zampe e di pensare il meno possibile a eventuali disagi che potrebbero mettere a dura prova la serenità di tutti gli attori in gioco, il cane in primis.
La fase dell’invecchiamento
Nonostante tutti i nostri sforzi per garantire una qualità della vita ottimale, l’invecchiamento porta con sé, nella migliore delle ipotesi, lievi problemi di salute che richiedono una maggiore attenzione verso il nostro fedele amico. Il nostro veterinario di fiducia – che conosce eventuali pregressi clinici, caratteristiche di razza e può avere il quadro completo – sarà di vitale importanza nella gestione medica di Fido.
Il segreto è assecondare le esigenze, anche quelle alimentari, del peloso. Vediamo allora il cane anziano di quali vitamine essenziali ha bisogno, anche se l’ultima parola spetta sempre al nutrizionista che stilerà un piano personalizzato in base ai bisogni del quattro zampe.
Patologie più frequenti
La longevità non arriva solo grazie alla fortuna e al dna del nostro amico a quattro zampe. Meglio verrà trattato il suo organismo, più facile sarà che godremo della sua compagnia a lungo. Si tratta di considerare sia i bisogni fisici che quelli psicologici e sociali: funziona esattamente come per noi esseri umani, né più e né meno.
Per quanto bene possa invecchiare il nostro caro Fido, il processo di invecchiamento non si può evitare. Con esso si assiste anche e soprattutto a dei cambiamenti importanti nell’organismo, e di essi bisogna tenere conto.
Il metabolismo e l’attività fisica diminuiscono, questo si traduce in pigrizia e sovrappeso. Il sistema immunitario, come quello dei cuccioli che però ancora non è del tutto sviluppato, appare più debole e il rischio di patologie aumenta. Inoltre, aumenta il rischio di disidratazione, visto che cala l’assunzione dei liquidi. Attenzione all’apparato osteo-articolare.
Infine, dobbiamo pensare anche all’equilibrio mentale del nostro amico a quattro zampe. Vedere cedere via via il proprio organismo non è una sensazione piacevole: si sente triste e impotente nei confronti degli effetti del tempo che passa. Stiamogli vicino il più possibile e facciamogli sapere che è il nostro primo pensiero, che saremo sempre presenti e che lo amiamo moltissimo.
L’importanza delle vitamine
La dieta del cane anziano deve cambiare per forza di cose e includere anche alcune vitamine essenziali per arginare gli effetti della vecchiaia. Questo processo, però, deve avvenire sotto la supervisione del veterinario di fiducia. In base ai risultati apporterà qualche modifica e, se necessario, ‘aggiusterà il tiro’.
Non facciamo di testa nostra e non affidiamoci al fai da te. Bisogna considerare lo stato generale della salute del nostro amico a quattro zampe e stabilire i nutrienti di cui necessita e in che percentuale. Anche le dosi cambiano, in base alla riduzione dell’esercizio fisico.
Il mantello del nostro amico a quattro zampe apparirà meno lucido, più opaco e spento. Inoltre sarà inevitabilmente più affaticato e meno atletico. Tutto questo, ed eventuali patologie specifiche, comporteranno una rimodulazione della dieta, anche in termini di vitamine e antri nutrienti.
Malattie come l’artrosi, problemi di circolazione sanguigna, di pressione alta o un metabolismo alterato sono tra le ragioni per cui le vitamine possono tornare utili, ma vediamo quali fanno al caso del nostro fedele amico. Sono utilissime soprattutto in fase preventiva, che come sappiamo è il momento migliore per evitare l’insorgenza di patologie anche di una certa entità.
Le vitamine per Fido
Il cane anziano ha bisogno di una serie di vitamine essenziali, per mettere ordine e capire quali nello specifico dobbiamo affidarci al nostro veterinario di fiducia che ci stilerà una lista dei complementi nutritivi di cui ha bisogno il nostro amico a quattro zampe. Tra i fondamentali ci sono:
- I sali minerali, che contengono elementi quali il calcio (fondamentale per contrastare l’usura dell’apparato scheletrico);
- La vitamina D, indispensabile per un corretto assorbimento del calcio nelle ossa e quindi indispensabile per il nostro amato vecchietto;
- Le alghe, che contengono una vasta gamma di nutrienti utili per il mantenimento del buono stato di salute in generale;
- Gli acidi grassi Omega 3, indicati per gli esemplari un po’ avanti con l’età con problemi di metabolismo e pressione sanguigna fuori norma;
- La vitamina A, invece, è un potente antiossidante che permette di salvaguardare la funzione della vista, prevenendo anche la cecità notturna.
Questo rappresenta un canovaccio che possiamo seguire, ma è importante ribadire un aspetto: nessuno può sostituirsi al veterinario. Niente improvvisazioni, meglio una visita di controllo ‘a vuoto’ che sottovalutare dei segnali importanti.
Consigli utili
Curare la malattia è sicuramente più dispendioso in termini di denaro e di tempo, rispetto che prevenire. Inoltre, e non è un dettaglio di poco conto, potremmo evitare al nostro fedele amico di dover fare i conti anche con disagi di una certa entità.
Prima di prendere qualsiasi iniziativa e stravolgere l’alimentazione di Fido, consultiamo il nutrizionista di fiducia. La stessa cosa vale se vogliamo introdurre un ingrediente mai ingerito prima. Aspettiamo il nulla osta dello specialista e facciamo una prova allergica con una piccolissima quantità. Se non notiamo reazioni sospette possiamo procedere secondo le indicazioni avute, altrimenti cerchiamo un’alternativa escludendo i cibi tossici per il gatto.