Cane anziano respira lentamente: cosa può significare e cosa possiamo fare
Fido ormai vecchietto deve fare i conti con gli acciacchi dell'età, il cane anziano che respira lentamente, ahinoi, è più frequente incontrarlo
Se il cane anziano respira lentamente, le motivazioni possono essere molteplici, e tali sono purtroppo gli effetti sulla nostra palla di pelo ormai in là con l’età. Salvaguardare la sua salute diventa ancora più importante se vogliamo regalargli e regalarci ancora qualche anno insieme.
Con un sintomo del genere potrebbe trattarsi di un semplice raffreddore, che si può curare in pochi giorni e senza troppe difficoltà; oppure essere l’amara espressione di alcune malattie croniche, non sempre facili da diagnosticare e con terapie più lunghe e complesse.
I sintomi più frequenti
Il cane anziano che respira lentamente, probabilmente, è affetto da una o più patologie che colpiscono l’apparato respiratorio. Vediamo insieme quali sono i sintomi – a volte combinati e più o meno gravi – che notiamo nel caso di un raffreddore banale, ma che non va trascurato anche visti e considerati gli anni:
- Poca voglia di mangiare;
- Debolezza e letargia;
- Secrezione dal naso;
- Irritazione delle mucose interessate;
- Starnuti.
Questo appena descritto è il quadro più ottimistico e anche il più semplice da affrontare. Se il nostro amico a quattro zampe dovesse presentare una sintomatologia più complessa, il veterinario di fiducia dovrà fare un altro tipo di valutazioni. Attenzione a:
- Febbre persistente;
- Tosse, sia grassa che secca;
- Respiro affannoso;
- Stanchezza;
- Nausea;
- Anoressia;
- Tachicardia;
Qualsiasi siano i segnali, è bene non sottovalutarli mai. Le patologie che colpiscono i polmoni e le vie aeree all’inizio possono svilupparsi per colpa di un semplice colpo di freddo, un’influenza non curata correttamente, umidità, cambi bruschi di temperatura e pioggia.
Bisogna portare Fido subito dal veterinario, soprattutto se cucciolo o anziano e quindi con delle difese immunitarie più basse rispetto a un cane adulto. Lo specialista, se lo conosce già, essendo al corrente di eventuali malattie pregresse e caratteristiche di razza, potrà individuare più facilmente la diagnosi e prescrivere una terapia che tenga conto di tutti gli aspetti in gioco.
Quando Fido ha l’influenza
Se il cane anziano respira male potrebbe avere una forma di influenza non contagiosa per l’essere umano, perché provocata da un virus filtrabile. Nonostante ciò, però, anche in una palla di pelo presenta gli stessi sintomi. Questa patologia può interessare sia le prime vie respiratorie che l’area addominale bronco-polmonare.
Se il nostro amico a quattro zampe strofina il muso su tutto ciò che gli capita sotto tiro, è un segnale palese che indica un’irritazione della mucosa nasale. Per aiutarlo a stare meglio possiamo lavare con cura e delicatezza la zona con un poco di acqua tiepida; dopodiché è bene asciugarla e applicare un poco di olio d’oliva.
O il raffreddore
Di solito passa in pochi giorni ed è importante che il cane anziano che respira lentamente mantenga una corretta idratazione, altrimenti potrebbero sopraggiungere gravi conseguenze. Ecco allora che è bene beva molta acqua, segua una dieta leggera, e stia a riposo e in un luogo protetto da freddo e correnti d’aria.
Mai pensare che gli starnuti siano solo starnuti: sono sintomi insidiosi che non devono persistere per più di un giorno; in caso contrario è meglio chiamare immediatamente il proprio veterinario di fiducia.
Fido ha la bronchite
Questa patologia potrebbe essere la conseguenza di un’influenza mal curata. Quando la mucosa che ricopre i bronchi si infiamma arriva la bronchite, che potrebbe essere accompagnata da altre malattie respiratorie come raffreddore, mal di gola e polmonite.
In un primo momento appare come una tosse secca e passeggera, che non provoca necessariamente un danno permanente. Se però la malattia peggiorasse, perché non finiamo il trattamento o per altre ragioni, potrebbe diventare acuta (e durare due mesi al massimo) o cronica (quando dura più a lungo e provoca danni alle vie respiratorie).
Le ragioni sono da riscontrare in infezioni virali o batteriche, allergie, funghi, e corpi estranei che vengono inalati (come fumo e polvere). Nel caso della bronchite acuta, lo specialista in genere consiglia l’antibiotico; se invece si tratta di una bronchite cronica, può associare dei broncodilatatori e sedativi per la tosse.
La polmonite, quando la situazione si fa seria
Nei cani questa è una malattia particolarmente grave, che colpisce i polmoni e le vie respiratorie inferiori, provocandone l’infiammazione. Se il cane anziano respira lentamente e gli viene diagnosticata questa patologia la situazione è piuttosto importante, visto che le difese immunitarie non sono più quelle di quando era giovane.
La bronchite cronica può portare a una polmonite batterica. Può provocare disagi alla gola, alla trachea (vedi la tracheite nel cane) e ai bronchi; e poi – come accade per la bronchite – può scaturire da funghi, virus, parassiti interni e batteri.
La diagnosi può essere confermata da alcuni valori del sangue e una radiografia del torace. Oltretutto, si può fare una coltura batterica per stabilire il tipo di trattamento da somministrare, che dipenderà anche dalla ragione dell’infezione e dal tipo di polmonite. La polmonite può essere di tre tipi:
- Da aspirazione di un materiale solido o liquido nocivo per i polmoni. In questo caso si dovrà estrarre o aspirare l’agente tossico;
- Virale: provocata da virus, funghi o parassiti, e trattata con farmaci specifici;
- Batterica, quando è trattabile con un antibiotico ad hoc che dovrà essere somministrato per almeno tre settimane;
Nel caso di edema polmonare
Consiste in un accumulo di liquido nei polmoni, in particolare nella area dell’interstizio, che si presenta spesso quando il nostro amico a quattro zampe è affetto da una insufficienza cardiaca congestizia. Il cane anziano respira lentamente, e in molti casi ha una tosse accompagnata da sangue.
L’obiettivo è ripristinare una discreta entrata e uscita di ossigeno, e si prevede l’utilizzo di una mascherina o di una sonda inserita nel naso. In questi casi, lo specialista consiglierà un’intubazione e una ventilazione a pressione positiva per evitare altro stress al povero malcapitato. Il veterinario di fiducia di solito prescrive diuretici (prestando attenzione quando c’è poco volume nel sangue) e broncodilatatori.
O asma
È molto comune. Un cane anziano che respira lentamente perché affetto da questa malattia presenta una tosse persistente durante il movimento. L’origine è riconducibile a qualche tipo di allergia o può essere congenita. Per aiutare il nostro adorato Fido a stare meglio, sono indicate le aree della casa più tranquille, con un’aria secca. Come sempre è indispensabile una dieta controllata e bilanciata.
L’attacco d’asma lo si riconosce attraverso il colore della lingua o delle gengive: diventano blu a causa della mancanza di ossigeno. Tra le cure c’è la somministrazione di broncodilatatori, steroidi e antistaminici.