Cane anziano, quante volte mangia? Quantità e consigli utili per il suo benessere
Il cane anziano quante volte mangia? Si tratta di un'informazione fondamentale quando comincia a invecchiare e necessita di necessità specifiche
Il cane anziano quante volte mangia? Prima di rispondere a questa domanda bisogna precisare che la dieta del nostro amico a quattro zampe dovrebbe seguire soprattutto i suoi bisogni individuali.
Prima di cambiare la sua alimentazione, quindi, invece di affidarci al fai da te, chiediamo consiglio al nostro veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.
Il sondaggio sui pelosi senior
A condurlo è stata la Scuola di Medicina Veterinaria Cummings a Tufts, è quello che è emerso fa preoccupare. Molti proprietari, infatti, pensano che i cibi per gli esemplari anziani debbano avere meno calorie, grassi, proteine e sodio. Non solo non è vero in ogni circostanza, ma non sempre si riesce a mettere in pratica questa informazione.
Il punto cruciale, però, è che ogni dieta deve essere pensata e stabilita in base alle esigenze del singolo amico a quattro zampe. Se, per esempio, il nostro Fido non è in sovrappeso ha bisogno di tutt’altro.
Invece di concentrarsi su meno proteine e calorie, la cosa fondamentale è considerare la condizione individuale del cane, con un focus sui problemi più comuni che colpiscono i cani anziani.
I motivi della perdita di peso
Il cane anziano quante volte mangia? La risposta cambia in base al peso, e non tutti gli esemplari sono obesi. La perdita di peso, inoltre, può dipendere da diversi motivi: ognuno di essi condiziona il tipo di alimentazione.
Quando Fido invecchia può perdere il senso del gusto e dell’olfatto, ecco allora che i cibi non sono poi così attraenti. L’appetito, poi, non è raro che diminuisca o che ci siano problemi ai denti che rendono il momento del pasto problematico. Non dimentichiamo che ci sono anche delle patologie che provocano un dimagrimento anche improvviso.
Ecco allora che, per tutti questi e altri motivi, diventa importante pensare a una alimentazione che preveda cibi ipercalorici e facilmente digeribili. Possiamo completarli anche con qualche stufato (pollo e patate dolci sono l’ideale, per fare un esempio) così da renderli più gustosi e appetibili.
Questione di salute
Se notiamo una certa inappetenza nel nostro fedele amico, o ancora delle difficoltà durante i pasti, portiamolo a visita dal veterinario di fiducia. Potrebbe riscontrare problemi alle gengive o ai denti, per esempio.
Se, invece, è affetto da obesità aiutiamolo con una diminuzione delle dosi quotidiane (sempre previo nulla osta da parte del nutrizionista). Si tratta, infatti, di una condizione che può provocare l’insorgenza di patologie anche di una certa entità: fra tutte problemi cardiaci e diabete.
Le proteine
Contrariamente a quanto si possa immaginare, gli esemplari avanti con l’età necessitano di proteine di buona qualità. Gli studi, infatti, dimostrano che il fabbisogno quotidiano aumenta, non diminuisce. In questo modo salvaguarderemo la massa muscolare, le funzioni degli organi e il sistemo immunitario.
L’unico caso in cui le proteine possono creare delle disfunzioni è quando il nostro amato Fido ha problemi di origine renale, ma questa è una condizione che vale anche per gli esemplari più giovani.
Le fibre
Molti cibi commerciali pensati appositamente per i più anziani contengono una quantità maggiore di fibre. Questo dipende dalla convinzione che la stitichezza sia più comune in vecchiaia. Nonostante questa tendenza possa esserci – visto che rallenta il sistema digestivo – non è detto però sia sempre così.
Bisogna inoltre tenere conto del fatto che a una motilità intestinale maggiore corrisponde a una difficoltà nell’assorbimento dei nutrienti. Ecco allora che la soluzione potrebbe essere inserire nella dieta alcuni probiotici come lo yogurt.
Infine non dimentichiamo che l’attività fisica non va eliminata, ma fatta in considerazione della salute generale del cane. Il movimento, infatti, favorisce la digestione. Stesso effetto fa l’acqua: non dimentichiamo quindi di mantenere idratato il nostro amico a quattro zampe.
Anche la zucca in scatola contrasta la stitichezza e, sorprendentemente, la diarrea. All’occorrenza se ne può aggiungere alla dose giornaliera un cucchiaino da tè per quattro chili di peso. Ovviamente, però, qualsiasi iniziativa va discussa con il veterinario, solo lui infatti può avere un quadro completo della situazione e prevedere eventuali effetti collaterali.
Gli integratori aggiunti
Molti alimenti senior contengono acidi grassi Omega-3, integratori per le articolazioni e antiossidanti. Questo, però, non è detto che sia sufficiente. Molti, infatti, vengono prodotti a temperature elevate che possono comprometterne l’efficacia.
Sono diverse le prove sul benessere degli integratori sui cani anziani, se vogliamo essere sicuri che li assumano somministriamoli separatamente alla dieta quotidiana. Esistono l’olio di pesce, di krill e salmone in compresse di gel acquistabili in farmacia. Sono tante le soluzioni e dipendono dalle esigenze specifiche: chiediamo sempre consiglio allo specialista.
Possibili alternative
Le alternative in commercio sono molte e tengono conto di ogni singolo bisogno. L’ideale è affidarsi al veterinario e capire con il suo aiuto di cosa ha bisogno il nostro amato Fido. Questo vale soprattutto in presenza di eventuali patologie.
Molti proprietari optano per una preparazione domestica ed espressa. Sembra, infatti, che i cani anziani siano in grado di digerire questi alimenti meglio di altri. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sull’alimentazione naturale.
Certamente, questo tipo di dieta richiede più attenzione e tempo, ma se il nutrizionista ci dice che può valerne la pena seguiamo le sue indicazioni e doniamo qualche anno in più al nostro amico a quattro zampe: ne trarremo vantaggio anche noi.
Conclusioni
In conclusione, il cane anziano quante volte mangia? Dipende da diversi fattori, dalla sua condizione di salute generale in primis. Una certezza c’è: chiediamo consiglio al veterinario di fiducia e prestiamo attenzione a eventuali sintomi di malessere. In questo modo daremo delle informazioni utili al nutrizionista che dovrà stilare una dieta ad hoc.
Avere un’idea di come debba essere l’alimentazione del cane è un primo passo, ma per quanto si possa avere esperienza non ci si può sostituire ai professionisti del settore. Per di più mancano degli studi sulle formulazioni degli alimenti per animali domestici anziani.
Consideriamo quindi la condizione individuale e i bisogni del nostro Fido. Inoltre, bisogna saper leggere l’etichetta e non credere ciecamente a quello che dicono gli slogan pubblicitari.