Cane anziano in macchina: come abituarlo e quanto può resistere
Il nostro amico a quattro zampe non si separa da noi quasi mai. Un cane anziano in macchina, però, ha bisogno di determinate attenzioni. I dettagli
Con Fido si ha un rapporto sempre più simbiotico, tale da ridurre il gap comunicativo inevitabile tra due specie così diverse fra loro, attraverso una convivenza quasi 24 ore su 24. Il cane anziano in macchina, quindi, è facile che debba salirci per seguirci i tutti i nostri spostamenti (più o meno lunghi).
L’auto e il kennel, quindi, non sono solo mezzi di trasporto, ma ambienti all’interno dei quali il nostro amico a quattro zampe deve sentirsi al sicuro. Con una corretta socializzazione, un po’ di pazienza e un addestramento mirato l’obiettivo è raggiungibile.
Uno sguardo d’insieme
Far capire al cane anziano che in macchina non ha nulla da temere è fattibile ed è importante per evitare di causargli motivi di ansia, stress e nervosismo. In questo modo, salute permettendo, potremo programmare anche viaggi lunghi e non dover rinunciare alla compagnia del nostro amico a quattro zampe.
Il carattere e il temperamento di Fido hanno un ruolo determinante nell’approccio che avrà con le novità, che siano auto, gite fuoriporta o qualsiasi elemento inaspettato. Ci sono esemplari, infatti, tendenzialmente temerari e curiosi che non avranno nessuna titubanza, con altri invece l’impresa richiederà una dose maggiore di pazienza.
A incidere è anche il vissuto, le esperienze pregresse. Adottare un cane traumatizzato, per esempio, rappresenta un atto di amore estremo ma richiede qualche attenzione in più, con un cucciolo che ancora deve scoprire il mondo e non sa che cosa sia la cattiveria sarà più semplice affrontare la fase di socializzazione.
La macchina come un rifugio
La casa di chi ha un amico a quattro zampe è a misura di tutti i conviventi, bipedi e quadrupedi che siano. Fido, quasi certamente, avrà il suo luogo sicuro, quello nel quale potrà rifugiarsi quando ha paura o è intimorito da qualcosa. A tal proposito, ecco come abituare il cane al kennel. L’obiettivo è che non lo veda come un nemico che concorre a portarlo dal veterinario, ma come il suo posto franco. La stessa sensazione dovremo fare in modo che la provi in auto.
Prima di portarglielo per lunghi tragitti, facciamolo abituare gradualmente, magari davanti al vialetto di casa e a motore spento. La sua coperta preferita, i giochi che reputa più divertenti e la nostra voce rassicurante possono giocare un ruolo determinante. Dovremo affrontare la questione come fosse un addestramento a tutti gli effetti. Sessioni di massimo venti minuti, all’insegna del relax, e se notiamo segnali di nervosismo soprassediamo. Se invece le cose dovessero andare bene, ‘complimentiamoci’ con Fido con il clicker e premiandolo con un bocconcino succulento.
L’olfatto, un nostro alleato
Il cane anziano in macchina, ma vale per esemplari di tutte le età, si sentirà maggiormente a proprio agio se sentirà gli odori a lui familiari. Il fatto di trasferire alcuni oggetti che lo fanno stare tranquillo all’interno dell’abitacolo serve anche in questo senso. Visto che il nostro amico a quattro zampe annusa dappertutto per reperire informazioni utili sull’ambiente che lo circonda, dobbiamo fare in modo che abbia delle sensazioni positive.
L’ideale è optare per un cuscino o una cuccia che favoriscano i pisolini. Così otterremo “due piccioni con una fava”: rendere il sedile più comodo, ma anche più confortevole. Una volta reso confortevole (meglio se quello posteriore), saliamo a bordo dell’auto insieme al nostro amico a quattro zampe e mettiamoci al posto del guidatore. In sostanza, dobbiamo ricreare le condizioni che vivrà una volta che non sarà più un’esercitazione.
Restiamo fermi per qualche minuto senza accendere il motore. La prima volta è propedeutica a fargli prendere confidenza con l’abitacolo e fargli sapere che non ha nulla di cui preoccuparsi. Dovremo concedergli una piccola esplorazione, in modo tale che prendano confidenza con quella che per qualche ora sarà la loro nuova casa.
Il rinforzo positivo
La seconda volta che il cane anziano sale in macchina dovrà essere un replay della precedente, ma con una sorpresa invitante e succulenta. Facciamogli trovare uno dei suoi snack preferiti a mo’ di ricompensa, in maniera tale che possa sentirsi gratificato da questa nuova esperienza e faccia delle associazioni positive. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come funziona la memoria del cane.
Replichiamo esattamente ciò che abbiamo fatto la volta precedente: facciamolo adagiare comodamente sul suo giaciglio, sediamoci al posto di guida e non accendiamo il motore. Lo step successivo è quello – una volta che Fido sarà buono e tranquillo – di premiarlo con un rinforzo positivo. Ebbene, sì, addestrare il cane con gli snack è possibile, ma senza esagerare. Così facendo, comincerà a capire che quello è l’atteggiamento giusto da mantenere ogni volta che si trova in macchina.
L’allenamento e il processo di automatizzazione sono lenti e graduali, non possiamo pretendere che qualche minuto sia sufficiente. Questa procedura va ripetuta più e più volte, fino a quando non sarà ben radicata nella mente di Bau, e per esserne certi c’è la riprova nell’addestramento.
Successivamente aggiungiamo un altro piccolo particolare: la radio accesa, per esempio, ma mantenendo il volume basso. Anche perché l’udito del nostro amico a quattro zampe è molto sensibile e ci sono dei rumori che non sopporta, determinati generi musicali compresi. A tal proposito, sapere qual è la melodia che Fido predilige, può sortire degli effetti positivi.
Giriamo la chiave nel quadro
La prima volta facciamolo per qualche minuto. Se all’inizio il piccolo sembra spaventato o agitato non preoccupiamoci, è un comportamento del tutto comprensibile. Non dimentichiamo che è la prima volta che sente questi rumori! Come nel secondo step, anche in questo caso dobbiamo premiarlo ogni volta che si comporta in maniera virtuosa.
Perché il processo sia automatizzato ci vorrà più o meno tempo, a seconda del grado di “temerarietà” del nostro adorato Fido. Come detto in precedenza, è ovvio che alcuni esemplari si abituino più velocemente ai cambiamenti. Dobbiamo lasciargli tutto il tempo che gli occorre per abituarsi alla macchina e soprattutto al rumore del motore, alle vibrazioni dell’abitacolo e agli odori che si creano.
Pronti, partenza, via!
Dopo aver superato il terzo passaggio, il nostro fine è quasi raggiunto. Il cane anziano si sente ormai a casa propria anche in macchina. Deve soltanto abituarsi a viaggiare. A questo punto, possiamo limitarci a piccoli tragitti. È sufficiente avere come meta un posto non troppo lontano e magari già conosciuto dalla nostra piccola palla di pelo.
Ovviamente vale lo stesso principio dei passaggi precedenti: non basta un unico breve viaggio. Replichiamo lo stesso percorso più volte, in giornate diverse; dopodiché proviamo a scegliere strade più lunghe e mai battute. Appena non si presenterà alcun segnale di nervosismo e Bau salirà in auto senza batter ciglio, potremo dire di avercela fatta.